Pokémon GO sta assumendo toni davvero incredibili, anche nel nostro Paese. Oggi due importanti associazioni, il Codacons e Asaps, hanno diramato due comunicati ufficiali nei quali vengono chiesti provvedimenti drastici da parte dell’Italia: il divieto di giocare a Pokémon GO nel nostro Paese.
Questo il comunicato del Codacons, che definisce Pokémon GO come un attentato alla sicurezza dei trasporti e dove chiede di cancellare la app nel nostro Paese:
Giochi di questo tipo rappresentano un pericolo concreto perché vengono utilizzati in qualsiasi momento della giornata e distolgono i giocatori dalla dovuta attenzione verso la strada e l’ambiente circostante. Pensiamo a chi usa l’App alla guida di una automobile, ma anche a pedoni e ciclisti a caccia di Pokemon che rischiano di essere investiti perché intenti ad osservare lo schermo del cellulare e non il marciapiede, le strisce pedonali e la strada dove camminano.
Alla luce degli ultimi incidenti registrati in Italia abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma, affinché apra una indagine per “attentato alla sicurezza dei trasporti” e verifichi se l’applicazione in questione possa rappresentare un pericolo ai sensi del Codice della Strada. Al tempo stesso ci rivolgiamo al Ministero dei trasporti perché adotti le misure del caso a tutela degli utenti della strada, compreso – qualora necessario – il divieto totale di diffusione dell’App Pokémon GO sul territorio italiano.
Di seguito invece il comunicato stampa di Asaps, che si concentra invece sulla pericolosità di utilizzare la app alla guida:
Ora da poche settimane irrompe questa novità del Pokèmon Go, una ulteriore minaccia al sistema della mobilità che oltre a distrarre i conducenti, anche se affiancati dai nuovi navigatori del Pokemon Go, si caratterizza come minaccia altresì per i pedoni e ciclisti come probabili vittime e anche come utilizzatori di questa App, spesso mentalmente assorbente, mentre sono alla caccia dei mostricciattoli.
Prima che la situazione dilaghi con conseguenze serie e preoccupanti, chiediamo ai vertici delle forze di polizia e ai sindaci di intervenire con misure che intensifichino i controlli e al governo con un provvedimento che vieti in modo più severo rispetto alle previsioni dell’art.173 CdS l’utilizzo di questo gioco distrattivo quando si è alla guida, prevedendo il sequestro del cellulare per almeno un mese con estensione del divieto di utilizzo della App anche agli accompagnatori all’interno degli abitacoli dei veicoli, oltre che ai pedoni durante gli attraversamenti stradali anche sulle strisce. O, quantomeno, di inibire il funzionamento della App in Italia durante guida.
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