Valve è nei guai, ed è tutta colpa di Counter Strike: Global Offensive. Un giocatore, in questo caso querelante verso il colosso di Gabe Newell, ha accusato Valve di aver incentivato e tratto profitto dal gioco d’azzardo con l’FPS disponibile su Steam, e la questione finirà in tribunale. Valve è infatti accusata di aver creato un giro d’affari simile al gioco d’azzardo, e di averne tratto profitto.
Oggetto dell’accusa sono le skin per le armi, che secondo l’accusa verrebbero utilizzate da Valve come le chip di un casinò. Ogni giocatore di Counter Strike può infatti collegare il proprio account a siti esterni, che possono poi convogliare il denaro (sotto forma di skin) da scambiare con altri giocatori. Una ulteriore grave accusa riguarda l’età degli interessati, dato che i siti di terze parti non verificano che un utente sia minorenne o maggiorenne, facilitando dunque il gioco d’azzardo anche per chi ancora non ha raggiunto la maggiore età. In totale, si parla di cifre astronomiche per la questione legata al gioco d’azzardo con CSGO, quasi 2.3 miliardi di dollari.
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