Nonostante un sempre più florido mercato per i videogiochi, con ricavi per le aziende che continuano a salire di anno in anno, c’è chi se la passa male. La catena GameStop, infatti, ha annunciato la chiusura di ben 150 negozi in tutto il mondo nel corso del 2017, questo a causa (anche) delle forti perdite dell’ultimo anno.
I dirigenti GameStop avevano già pianificato queste chiusure nell’ambito di un progetto societario di circa tre anni, che prevede l’apertura di nuovi store dedicati però al collezionismo e alla tecnologia, senza dunque avere a che fare con i videogiochi.
La strategia è stata pianificata, certo, ma questo non significa che GameStop se la stia passando bene, come abbiamo anticipato. La celebre catena ha infatti visto, nel corso del 2016, uno spaventoso calo dei ricavi da prodotti nuovi (che non riguarda l’usato quindi). Per quanto riguarda i software, la perdita è stata di quasi il 20%, mentre il dato è ancora peggiore per gli hardware: oltre 29% in meno nel Q4 del 2016 (che è terminato il 28 gennaio), e questo nonostante l’uscita, come ricorda Polygon, di PlayStation 4 Pro, PS4 Slim e PlayStation VR.
Secondo la compagnia, tale calo è da attribuire soprattutto alle spregiudicate offerte che molti competitor del settore hanno operato sulle console nel Giorno del Ringraziamento e nel Black Friday. Inoltre, si aggiunge la scarsa prova di alcuni titoli AAA che solitamente fanno sfracelli sul mercato, come Call of Duty: Infinite Warfare che ha deluso tutti, dalla critica ai rivenditori appunto.
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