Ricordate il curioso caso di Titanfall 2 e della sua scellerata finestra di lancio? Rinfreschiamo un po’ la memoria a tutti coloro che hanno dimenticato quanto accaduto.
Dopo l’ottimo successo di Titanfall nel 2014, Electronic Arts commissiona a Respawn Entertainment lo sviluppo di un sequel, questa volta multipiattaforma (il primo capitolo era esclusiva console Microsoft) e più ambizioso. Nasce così Titanfall 2, che oltre al classico comparto multigiocatore implementa per la prima volta una campagna single player che si rivela essere una delle esperienze più brillanti e riuscite dell’intera generazione. In definitiva, Titanfall 2 è uno degli FPS più interessanti apparsi su PS4, Xbox One e PC negli ultimi anni, ma che non è andato come previsto.
Al contrario del suo predecessore, che venne messo sul mercato in primavera, Titanfall 2 è uscito il 28 ottobre 2016, esattamente 7 giorni dopo Battlefield 1 ed esattamente 8 giorni prima dell’uscita di Call of Duty: Infinite Warfare. Nel giro di tre settimane dell’autunno 2016, in sostanza, Electronic Arts e Activision saturarono il mercato degli FPS, e ci fu un grosso sconfitto: nonostante il crollo di popolarità di Infinite Warfare, che ancora oggi viene ricordato come il Call of Duty più odiato di sempre, Titanfall 2 fu un flop alle vendite.
Questa, a dire il vero scellerata scelta di Electronic Arts, è anche ciò che decretò il fallimento di Titanfall 2. Ne è convinto Drew McCoy, ex-sviluppatore di Respawn Entertainment che ha da poco lasciato l’azienda e che nel corso di una recente intervista è tornato a parlare proprio dell’insuccesso commerciale di Titanfall 2, causato a suo dire da una politica incomprensibile di EA che ha messo in diretta competizione i suoi due grandi franchise sparatutto.
Alla base del flop di Titanfall 2, secondo McCoy, ci sarebbe proprio questa scelta di lanciare i due videogiochi a pochissimi giorni di distanza – e con un altro big in arrivo poco dopo – cosa che non ha fatto altro che danneggiare sia Battlefield 1 che il gioco di Respawn. Ad avere la peggio, però, è stato il gioco sci-fi, e questo anche per colpa della percezione della community.
McCoy ritiene infatti che il flop di Titanfall 2 sia stato ingigantito anche dalle voci, e che il passaparola non proprio veritiero non abbia fatto altro che danneggiare ulteriormente un videogioco che meritava ben altro trattamento:
Se il tuo FPS non rientra nella classifica dei cinque sparatutto più giocati online, la community dice subito che è un gioco morto e ciò diventa quasi una profezia. I giocatori vengono convinti dal passaparola, la community spinge la massa a giocare allo sparatutto più giocato
Nonostante Apex Legends, lo spin-off battle royale di Titanfall, abbia raggiunto grandi traguardi, sembra che Electronic Arts non abbia in mente grandi progetti per la serie principale, evidentemente ancora scossa dalla delusione del secondo capitolo.
Alcuni giorni fa, in occasione del decimo anniversario di Respawn Entertainment, Vince Zampella svelò che la software house stava effettivamente lavorando a un Titanfall 3, cancellato però da EA lo scorso anno. Da allora, non si è più parlato di un possibile ritorno della serie.
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