Oltre a costringere migliaia di persone a rimanere forzatamente dentro casa, l’emergenza Coronavirus ha causato notevoli rallentamenti nella produzione di beni e servizi da parte delle aziende di tutto il mondo.
Per quanto riguarda l’industria videoludica, la società che più ha risentito del rallentamento causato dal Covid-19 è stata Nintendo. Il colosso nipponico non è riuscito infatti a soddisfare la domanda da parte dei consumatori.
I motivi di tale risultato, come detto, dipendono dalla difficoltà nel reperire i pezzi hardware per costruire fisicamente la console. In realtà però, hanno influito molto anche l’aumento della domanda stessa e la presenza di un bot che acquistava le Switch, sui vari store e-commerce.
Nonostante ciò, Shuntaro Furukawa, presidente di Nintendo ha annunciato durante un evento con gli azionisti che la produzione di Nintendo Switch è tornata a pieno regime nel mese di giugno. E’ quindi probabile che nel corso dell’estate Nintendo riesca a soddisfare pienamente la domanda, lasciandosi alle spalle quanto accaduto durante il lockdown.
Tra l’altro potrebbe essere stata proprio la produzione limitata di console ad aver causato a Nintendo la perdita del primato di società più ricca del Giappone (qui il dettaglio).
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