I giocatori di piattaforme differenti possono ora sorridere: anche su PUBG è possibile giocare da oggi all’interno della stessa squadra.
Il cross-play è diventata negli ultimi anni una delle feature più richieste da parte degli utenti, e anche i grandi colossi hanno dovuto scendere a patti. Microsoft, tempo fa contraria al cross-play ma che ha cambiato politica nell’era di Xbox One, si è detta negli ultimi anni disponibile al cross-play, a patto che anche le altre piattaforme collaborassero, ovviamente. Sony, dal canto suo, non vedeva di buon occhio la cosa, ma evidentemente le numerose pressioni da parte dei giocatori hanno sortito gli effetti sperati, perché nel corso del 2018 anche il colosso giapponese ha aperto le porte al cross-play.
Il battle royale di Bluehole, PlayerUnknown’s Battlegrounds, meglio conosciuto come PUBG, aveva già implementato da alcuni mesi una forma limitata di cross-play tra console. In sostanza, i giocatori su PS4 e su Xbox One potevano incontrarsi e sfidarsi nella stessa partita, ma non era ancora possibile creare una squadra composta da piattaforme “miste”.
Con l’odierna patch 6.2 di PUBG, questa feature è finalmente arrivata, e il cross-play sul battle royale più in voga negli ultimi anni insieme a Fortnite e Apex Legends è approdato in forma definitiva. Tramite l’elenco amici su PUBG, infatti, potrete ora aggiungere anche un giocatore di un’altra piattaforma. Se giocate su PS4, ad esempio, potrete ora aggiungere un utente di Xbox One digitando il suo Xbox Live Gamer Tag, per poi invitarlo nel party. Viceversa, ai giocatori Xbox One basterà conoscere l’id PSN del compagno per aggiungerlo e creare una squadra mista.
La patch 6.2 ha portato inoltre con sé la nuova modalità Deathmatch 8v8, presentata con un trailer che potete vedere qui sotto.
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