Un nuovo report di Jason Schreier, che ha da poche ore lasciato ufficialmente Kotaku e si prepara a entrare a far parte di Bloomberg News, getta un velo di incertezza sul lancio entro fine anno del prossimo capitolo della serie Call of Duty.
In un articolo pubblicato sul New York Times, Schreier analizza l’andamento dell’industria videoludica in questi mesi di forte incertezza dovuta alla pandemia globale da Coronavirus. Secondo l’esperto giornalista, molti sviluppatori stanno incontrando parecchie difficoltà ad adattare il proprio lavoro alla modalità smartworking e riuscire a ultimare i grandi kolossal in tempo per il lancio. Molti aspetti dello sviluppo devono essere rivisti e pianificati nuovamente, per cercare di adattarsi al nuovo contesto, comprese le fasi di testing. Inoltre, tra i grandi problemi ci sono le varie fasi di registrazioni, vocali e di motion capture, che sono praticamente interrotte da settimane.
Proprio per questo Schreier, che conferma il piano di Activision di lanciare Call of Duty 2020 in autunno come da tradizione, predica molta pazienza: il gioco potrebbe andare incontro ad un imprevedibile rinvio. Il giornalista suggerisce che questa sia solo un’ipotesi, ma Activision starebbe effettivamente monitorando lo sviluppo del nuovo capitolo della serie per capire se un lancio nell’abituale finestra di ottobre/novembre è ancora fattibile, ora che Treyarch (che si suppone sia la software house che ha in carico il progetto) è costretta a lavorare in remoto.
Il potenziale rinvio del prossimo COD rappresenterebbe un’ulteriore conferma dello stato di salute dell’industria dei videogiochi in questo momento: le vendite e i ricavi stanno raggiungendo picchi prima imprevisti, ma la pandemia da Coronavirus sta costando tagli, sfide per gli sviluppatori e numerosi ritardi e rinvii, come quello di The Last of Us: Part II a data da destinarsi.
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Schreier ha approfittato del suo post su Twitter per rispondere anche ad alcuni commenti degli utenti, in relazione proprio al prossimo Call of Duty 2020. Ribadendo che stando alle sue fonti il gioco sarà sviluppato da Treyarch e co-sviluppato da Sledgehammer Games e Raven Software, il giornalista conferma buona parte dei rumor che sono emersi nelle ultime settimane.
Il prossimo gioco della serie non sarà un reboot del franchise di Black Ops – cosa confermata proprio ieri da un altro grosso insider dell’industria – bensì più probabilmente uno spin-off ambientato nello stesso universo narrativo, che coprirà gli eventi della Guerra Fredda e della Guerra del Vietnam, tanto che alcuni insider già si riferiscono al gioco con il nome di Call of Duty: Vietnam. Per il momento, però, si tratta solamente di considerazioni da parte del giornalista, che ammette comunque di non avere molta familiarità con il franchise di Black Ops e di Call of Duty in generale per sapere effettivamente come si collocherà il prossimo capitolo della serie.
Activision non ha ancora fissato una data per il reveal del prossimo Call of Duty, ma qui abbiamo provato a fare qualche previsione. Concordate con noi?
https://twitter.com/jasonschreier/status/1252609874636259333?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1252609874636259333%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fcharlieintel.com%2Freport-call-of-duty-2020-still-planned-to-launch-this-fall%2F60273%2F
https://twitter.com/jasonschreier/status/1252614667941359623?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1252614667941359623%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fcharlieintel.com%2Freport-call-of-duty-2020-still-planned-to-launch-this-fall%2F60273%2F
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