[AGGIORNAMENTO 7 MAGGIO 2020] Techland, nelle veci della senior PR Manager Ola Sondej, ha smentito categoricamente le voci emerse nelle scorse ore, affermando che lo sviluppo di Dying Light 2 va avanti e che i giocatori non devono preoccuparsi.
[NOTIZIA ORIGINALE] Secondo il sito polacco Polskigamedev.pl. lo sviluppo di Dying Light 2 sarebbe in uno stato disastroso. Questo è ciò che emerge da fonti interne a Techland che, ricorderete, ha posticipato il gioco a data da destinarsi. Inizialmente il gioco era previsto per la primavera 2020 e sarebbe già dovuto essere tra le nostre mani. Da quanto si evince dall’articolo, tradotto su ResetEra, Techland starebbe affrontando orari di lavori estremi (fino alle 21:00-22:00 di sera). A quanto pare ci sarebbe un evidente mancanza di organizzazione tra il team e il management. Ciò ha comportato un turnover di oltre il 15%: ogni sviluppatore viene cambiato di ruolo, causando maggior confusione durante il lavoro. Come conseguenza il leak rivela che oltre 50 dipendenti hanno abbandonato il progetto per l’attuale situazione.
Come se non bastasse, Dying Light 2 sarebbe ancora pieno di bug e non è certo se il team riuscirà o meno a risolverli entro l’anno. A fronte di questi problemi, sembrerebbe non esistere ancora una demo da presentare a stampa e giocatori. Sebbene si tratti di un rumor da prendere con le pinze, la notizia potrebbe essere più vera di quanto si pensi. Pochi giorni fa Techland ha infatti annunciato Hellraid, nuovo DLC dedicato a Dying Light. In effetti, l’arrivo di un’espansione ad oltre quattro anni dall’uscita sembra piuttosto sospetta (seppur gradita). Ovviamente non mancheremo di aggiornarvi qualora avessimo nuove informazioni in merito.
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