Giusto 24 ore fa, vi informavamo della decisione per certi versi epocale di EA: l’azienda ha infatti rimosso ieri le microtransazioni da Star Wars: Battlefront II in maniera temporanea, per procedere al bilanciamento delle progressioni e soprattutto mettere un freno alle sempre crescenti critiche nei confronti dello sparatutto di DICE. Tale decisione non sembra però essere dipesa solamente dalla volontà di Electronic Arts, ma anche dalle preoccupazioni dell’altro colosso mondiale interessato dalla faccenda: Disney, proprietaria del marchio Star Wars.
Stando a quanto affermato da Ben Fritz, giornalista del Wall Street Journal, il CEO della Disney Bob Iger sarebbe rimasto molto seccato dalla situazione di Battlefront II, temendo una percezione sbagliata del pubblico verso il gioco e soprattutto il prezioso marchio delle Guerre Stellari di George Lucas. In una lettera inviata a nome di Jimmy Pitaro, leader della Consumer Products and Interactive Media, Iger avrebbe chiesto quindi la rimozione delle microtransazioni per evitare ulteriori danni collaterali, considerando inoltre che il Belgio poche ore fa ha iniziato a indagare su questo e altri videogiochi per l’accusa di gioco d’azzardo legato a lootbox e crediti in-game.
Bob Iger did not talk to EA's CEO. But he was upset about the "Star Wars: Battlefront II" microtransaction debacle and another exec, Jimmy Pitaro, expressed Disney's displeasure to EA. https://t.co/Q7L1a9fMoX
— Ben Fritz (@benfritz) November 17, 2017
Nel frattempo, il pubblico continua a scagliarsi in massa contro Star Wars: Battlefront II. Su Metacritic, nella sezione dedicata alle recensioni degli utenti, lo score del gioco è sceso a 0.8/10 per le versioni PS4 e PC, e addrittura a 0.4/10 per la versione Xbox One.
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