Che sia ormai più di un anno che Ubisoft non riesce a trovare pace non è certo una novità, purtroppo. L’azienda francese, un tempo rinomata e famosa per le produzioni di qualità sia tecnica che creativa, fatica oggigiorno a trovare una sua identità, costellata quasi unicamente da flop e fallimenti commerciali (XDefiant e Skull and Bones tra gli ultimi). La multinazionale guidata dalla famiglia Guillemot è ancorata solamente al franchise di Assassin’s Creed, ma come vi abbiamo raccontato pochi minuti fa, Shadows è stato rinviato di oltre un mese, segno che anche le certezze iniziano a vacillare.
A diretta conseguenza di tale avvenimento, un comunicato proveniente dal colosso parigino ha esplicitato senza mezzi termini che Ubisoft è in vendita. Il documento, denominato Strategic Update, cita infatti testualmente:
Abbiamo incaricato dei consulenti di primo piano per valutare diverse opzioni trasformative, così da massimizzare il valore per gli stakeholder. Questo processo sarà supervisionato dai membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione. Ubisoft informerà il mercato, in conformità con le normative applicabili, nel caso in cui una transazione si concretizzasse.
L’operazione risulta però attuabile solo se la società sarà in grado di ridurre i costi. Proprio per questo l’aggiornamento riporta che Ubisoft prevede di superare i 200 milioni di euro di riduzione della base dei costi fissi entro l’anno fiscale 2025-26 rispetto all’anno fiscale 2022-23, su base annua (così da rendersi più appetibile per i potenziali acquirenti ndr).
Quello che tutti si aspettavano ha quindi trovato un fondamento concreto. L’azienda capitanata da Yves Guillemot è ora sul mercato, in attesa di un partner solido (che potrebbe essere Tencent) capace di risollevare le sorti di una realtà fin troppo falcidiata dal punto di vista imprenditoriale (anche per colpe sue, naturalmente)
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