Una partenza al rallenty nel dicembre 2015 non bastò a tarpare le ali a Rainbow Six: Siege, quello che con il passare dei mesi è divenuto sempre più il fenomeno in casa Ubisoft.
Il mega evento delle Six Invitational, che ieri sera abbiamo commentato in live streaming su YouTube fino a incoronare i Penta come nuovi campioni del mondo di Rainbow Six: Siege, non è stato solo l’appuntamento più importante per gli amanti degli eSports e del gioco, ma anche per scoprire i primi dettagli ufficiali di Operation Outbreak e venire a conoscenza di quelli che saranno i piani futuri di Ubisoft per il suo titolo.
Se pensate che nei prossimi mesi assisteremo ad un annuncio di un ipotetito Rainbow Six: Siege 2, non potreste sbagliarvi più di così. Gli sviluppatori, rimasti estasiati dalla straordinaria risposta del pubblico (recentemente il gioco ha raggiunto la quota di 27 milioni di giocatori nel mondo), hanno infatti dei piani grandiosi per Rainbow Six, che si tramuteranno in un supporto che promettono sarà decennale.
“Oggi abbiamo 36 operatori, Anno 3 ne porterà altri 8. Quel 100 [il numero di Operatori che Ubisoft vuole ottenere a fine ciclo vitale di R6S, ndr] rappresenta il simbolo della longevità che vogliamo dare al gioco. Non ci sono piani per un sequel. Saremo qui per i prossimi 10 anni, quindi aspettatevi molto più Rainbow Six nella vostra vita per molto tempo ancora.”
La terza stagione competitiva di Rainbow Six: Siege avrà inizio il prossimo 6 marzo, con l’arrivo di Chimera e appunto dell’evento a tempo Outbreak con tanto di inedita modalità. Voi siete già parte del grande mondo di Rainbow Six: Siege?
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