Home Videogiochi Recensioni Night Springs di Alan Wake 2 è il “What If” del Remedy Universe | Recensione

Night Springs di Alan Wake 2 è il “What If” del Remedy Universe | Recensione

Possiamo dirlo liberamente? Sam Lake ieri sera ha salvato il Summer Game Fest. Si, davvero. Il Creative Director di Remedy Entertainment è stato infatti in grado di riesumare dal torpore migliaia e migliaia di spettatori che, desiderosi di vedere i proverbiali “botti” di Geoff Keighley e compagni, sono rimasti a bocca asciutta ed abbastanza perplessi (fatto salvo per le diverse date di uscita di prodotti già noti).

Lake, come vi abbiamo peraltro raccontato, non solo ha rivelato l’arrivo delle versioni fisiche di Alan Wake 2 (Collector’s Edition compresa), ma ha anche svelato la pubblicazione immediata del primo DLC del gioco, denominato Night Springs. Gli appassionati dell’opera di Remedy conoscono benissimo questo titolo, e proprio per tale motivo il pubblico in sala ieri è andato letteralmente in visibilio dopo aver visto lo spettacolare trailer, che per comodità vi riportiamo di seguito:

Senza voler fare troppi spoiler, Night Springs rappresenta una sorta di “What If” dell’universo Remedy, ossia degli scenari alternativi rispetto alla narrativa canonica che vedono coinvolti i maggiori esponenti delle produzioni finlandesi. Il DLC è difatti suddiviso in tre episodi (proprio come una serie TV) all’interno dei quali il giocatore impersonerà un differente protagonista, proveniente direttamente da Alan Wake, Control e Quantum Break.

In questa analisi, il più possibile spoiler free, andremo quindi ad analizzare ognuno dei tre capitoli dell’espansione, così da capire se Remedy è stata in grado di fare centro anche a questo giro, dopo il più che sorprendente titolo principale (qui la nostra recensione).

Night Springs 1

Un amore di cameriera

Il primo episodio di Night Springs, denominato “Fan Numero Uno” i panni da protagonista saranno vestiti da una stralunata cameriera del Diner Oh Deer, il locale più famoso di Bright Falls. Inutile dire che la ragazza strizza potentemente l’occhio ad una certa Rose Marigold, visto soprattutto il suo amore incondizionato verso un altrettanto noto scrittore.

In questa avventura, l’amorevole commessa viene coinvolta in una feroce lotta contro il Ragazzo Cattivo e i suoi sgherri, che hanno come obiettivo quello di uccidere il tanto desiderato autore di libri. La giovane, sentendo quindi il pericolo da uno strambo pesce parlante (si, succede davvero questo), imbraccia i propri fucili e parte alla ricerca dell’amore disperso, con l’intento di salvarlo dalla banda di cattivoni.

L’esperienza è ambientata nella foresta vicina a Bright Falls (ehm, Night Springs) e per quanto il tutto sia assolutamente divertente, complici anche le assurde frasi della cameriera e le simpatiche musiche di sottofondo presenti in ogni combattimento, la pecca più grande dell’episodio è da riscontrarsi nella linearità pressoché totale, che non dà alcuna libertà esplorativa all’utente.

Coffee Faden

La seconda puntata vede invece al centro delle scene la Sorella, ossia una donna che urla Jesse Faden da tutti i pori che, nella sua missione di ricerca del fratello, si imbatte nel luna park di Night Springs (la medesima location presente in Alan Wake 2). Dentro il parco dei divertimenti, la rossa protagonista scopre una losca agenzia che sembra voler controllare tutti gli abitanti grazie ad una strana miscela di caffè e sarà quindi chiamata ad indagare a fondo della questione, così da avere informazioni sul caro disperso.

In questo caso, a differenza del precedente episodio, l’area ed il gameplay richiamano maggiormente i tratti Remedy, con la donna armata di pistola e torcia in un’area più ampia rispetto ai corridoi alberati della rosea inserviente. In questo caso la componente horror è maggiormente presente ed i toni sono naturalmente meno scanzonati della prima esperienza, rendendola di fatto la migliore delle tre proposte dalla casa finlandese.

Il prezzo da pagare, comunque comune a tutte e tre le dinamiche, è l’eccessiva brevità. Il contenuto della protagonista di Control può infatti tranquillamente essere portato a termine in 30-45 minuti al massimo, anche volendo esplorare per bene tutte le aree presenti nel luna park.

Rompere le barriere

La terza ed ultima puntata di Night Springs mette gli utenti nei panni dello sceriffo di Bright Falls che, recitando una parte in un videogioco che vede nientemeno che Sam Lake come regista, si ritrova invischiato in un inseguimento contro il Signore di Molti Mondi, una vera e propria nemesi che ha come scopo quello di creare il caos nelle dimensioni parallele.

Anche in questo caso le ambientazioni mutevoli proposte ricalcano perfettamente quanto già di buono visto in Alan Wake 2, ma l’interesse generato dal carismatico nemico e dalla presenza del Director finlandese sono tangibili e portano a divorare il contenuto in pochissimo tempo, dato anche l’intrigante canovaccio narrativo proposto.

Anche in questo caso il tempo e l’eccessiva linearità delle ambientazioni sono il tallone d’Achille dell’esperienza. L’amaro in bocca è infatti parecchio percepibile ai titoli di coda, lasciando il giocatore voglioso di avere ancora di più, nonostante tutto.

9
Review Overview
Riassunto

Night Springs è un contenuto che calza a pennello con l'universo creato da Remedy e con Alan Wake 2. Tutti e tre gli episodi sono caratterizzati da personaggi profondi e carismatici che, nonostante la scarsa longevità, riescono a lasciare un segno positivo nell'utente, grazie anche alla superba scrittura a cui la casa finlandese ci ha ormai abituato. Considerato il prezzo budget della Deluxe Edition, non possiamo fare altro che consigliare il pacchetto a tutti coloro che hanno amato l'ultima avventura dello scrittore più famoso dei videogiochi.

Pro
Tre esperienze che vedono i protagonisti delle IP Remedy al centro della scena Prezzo budget
Contro
Longevità parecchio risicata
  • Valutazione9
Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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