Bentornati con un nuovo appuntamento dedicato alla rubrica Tu Puoi Gamepassare!, nella quale approfondiremo alcuni dei titoli più interessante del catalogo streaming offerto da Microsoft su PC e console.
In questa puntata abbiamo deciso di dedicarci alla serie Ninja Gaiden, trilogia arrivata originariamente su Xbox e Xbox 360 e presente nella sua interezza su Game Pass con la Ninja Gaiden: Master Collection. In attesa che la serie si ingrandisca con il neo annunciato Ninja Gaiden 4, analizziamo insieme la trilogia che ha segnato il genere action nel mondo videoludico.
Ryu Hayabusa, “The Dragon Ninja”
Protagonista di Ninja Gaiden è Ryu Hayabusa, ninja appartenente al Clan Hayabusa chiamato a proteggere la propria gente da demoni e fazioni nemiche.
Nel primo capitolo Ryu viene chiamato alle armi per recuperare la Spada del Drago Nero, rubata dal malvagio samurai Doku scatenando la rinascita di demoni e creature spaventose. Il ninja, aiutato dalla cacciatrice di demoni Rachel, riesce ad uccidere Doku e a distruggere una volta per tutte la spada, così da evitare che qualcun altro possa impossessarsene per scopi malvagi.
I fatti narrati in Ninja Gaiden 2 si svolgono un anno dopo a quelli del primo capitolo. Questa volta il Ninja Dragone deve vedersela con Elizèbet e i suoi demoni i quali sono intenzionati a risvegliare l’arci-demone Vazdah. Aiutata dal Clan del Ragno Nero, Elizèbet riesce ad impossessarsi della Statua del Demone, elemento essenziale per il risveglio dell’arci-demone.
Nonostante l’aiuto dell’agente della CIA Sonia, Ryu non riesce ad evitare il risveglio di Vazdah. Durante il suo inseguimento a Vazdah, il ninja viene infatti fermato dagli altri demoni che riesce comunque a sconfiggere con non pochi problemi.
Arrivato allo scontro finale Ryu riesce finalmente a sconfiggere Vazdah, dopo aver eliminato anche Elizébet e Genshin, capo del Ragno Nero.
A distanza di qualche mese si svolgono le vicende di Ninja Gaiden 3. Questa volta Ryu viene contattato dal Ministro della Difesa Giapponese per il rapimento del primo ministro britannico. Il ninja si mette subito in cammino e ben presto scoprirà che dietro al rapimento si trova una cellula terroristica che svolge esperimenti genetici.
Questa premessa darà origine ad una serie di eventi che si svolgeranno in otto diverse giornate. Inutile dire che anche in questo caso Hayabusa riuscirà ad avere la meglio e a salvare nuovamente l’umanità.
La trama della trilogia non rappresenta ovviamente il fulcro della produzione del Team Ninja ma rappresenta un buon pretesto per giustificare i tanti combattimenti e la presenza di creature mostruose e potenti. Se i primi due capitoli risultano comunque godibili, il terzo raggiunge livelli davvero esagerati, con situazioni quasi imbarazzanti.
Hard Action
Ninja Gaiden è una serie decisamente ostica in cui la morte è sempre dietro l’angolo. Ci troviamo di fronte ad un action old style in cui velocità e reattività sono alla base del gameplay.
Questo perché durante i combattimenti avremo a che fare con più nemici a schermo che ci attaccheranno simultaneamente senza darci un minimo di respiro. Lo stile di gioco prevede infatti momenti di invulnerabilità molto limitati durante l’esecuzione delle combo. Se non sfruttate a dovere e con il giusto tempismo, i ninja avversari ci uccideranno in men che non si dica.
Tutto ciò ci obbliga a rimanere vigili per schivare o parare i colpi. Seppur utile, la semplice parata non è una tattica difensiva abusabile per troppo tempo. Questo perché i nemici hanno facoltà di spezzare la nostra guardia, rendendoci vulnerabili.
Oltre alle combo semplici, Ryu può usare colpi potenziati, colpi in aria esecuzioni e smembramenti. In particolare, i colpi potenziali possono essere utilizzati solo dopo aver raccolto le “essenze“, droppate dai nemici dopo averli eliminati.
Anche se il gameplay di Ninja Gaiden 2 e Ninja Gaiden 3 è stato semplificato rispetto al primo storico capitolo, la difficoltà di fondo rimane davvero alta. Vi basti pensare che i ragazzi del Team Ninja hanno aggiunto una modalità eroe nella quale parate e schivate si attivano automaticamente quando la barra della vita è quasi al limite.
Il Kit del Ninja
Nel corso delle avventure Ryu può impugnare armi con stili di attacco diverse. Oltre alla classica spada, il ninja può disporre di spade doppie, falce, spadone, bastone lungo, artigli e molto altro ancora. Inutile dire che ogni arma ha un suo preciso set di mosse che permettono di anellare combo di diverso tipo che saranno più o meno efficaci contro determinati nemici.
In particolare, ciò che differenzia le varie lame riguarda i danni inflitti e la velocità di colpo. Oltre alle armi Ryu può anche sfruttare i suoi Ninpo, speciali tecniche elementali che consentono di eseguire danni ingenti. Si tratta di mosse di cui non potremo abusare in quanto attivabili solo possedendo Ki a sufficienza.
Ma non finisce qui perché il Ninja Dragone può equipaggiare anche armi dalla distanza, così da sconfiggere i nemici più lontani. Fortunatamente, il sistema in questione è stato migliorato notevolmente dal primo Ninja Gaiden, in cui ci trovavamo di fronte ad una mira davvero legnosa che era quasi impossibile da controllare.
A completare l’equipaggiamento di Ryu troviamo anche gli shuriken, molto utili a bloccare i nemici tenendoli lontani.
Maestro (Team) Ninja
Il fattor comune dell’intera trilogia riguarda senza dubbio l’ottimo lavoro svolto dal team Ninja sul comparto tecnico-grafico. I tre capitoli possono contare su una fluidità estrema, con movimenti e animazioni stabili e senza la minima presenza di cali di frame-rate. La Master Collection permette infatti di far girare i capitoli originali a 60 fps fissi, con una risoluzione che raggiunge i 4K.
Le ambientazioni costruite risultano variegate e piene di particolari e colori, così come il sistema di illuminazione e la realizzazione degli effetti particellari. Stessa cosa dicasi per la realizzazione dei boss e dei nemici, oltre a quella del buon Ryu.
La vera problematica dell’intera trilogia riguarda la telecamera. Nei momenti più concitati infatti, l’inquadratura si perde rendendo difficile il controllo di Ryu e la visione dei nemici a schermo. Un problema che purtroppo non è mai stato risolto, nemmeno con il recente arrivo di Ninja Gaiden 2 Black.
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