Nintendo combatte come sempre contro la pirateria, e stavolta finisce nell’occhio del ciclone uno degli emulatori più famosi al mondo.
Yuzu è il più tristemente famoso emulatore open source di Switch, attivo dal 2019, cosa che ovviamente e neanche dirlo non fa piacere a Nintendo. Anche se fino ad oggi è sempre stato apparentemente ignorato dalla compagnia, che non ha attuato niente per contrastarlo, qualcosa sta cambiando.
A quanto pare Nintendo avrebbe citato in giudizio i creatori di Yuzu, affermando che la loro tecnologia elude illegalmente la crittografia del software Nintendo e facilita la pirateria, chiedendo quindi il risarcimento dei danni per le presunte violazioni e lo spegnimento dell’emulatore.
In passato già al tempo dell’uscita l’anno scorso di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom il gioco era stato scaricato più 1 milione di volte ancora prima dell’uscita, con rom apparse in rete giorni prima del D1 e soprattutto il guadagno dato dal supporto Patreon dei creatori dell’emulatore schizzato alle stelle. Questa, secondo Nintendo, è una prova del fatto che Yuzu favorisca sembra ombra di dubbio la pirateria.
A questo si aggiunge anche lo sgradevole inconveniente delle anticipazioni: Yuzu favorì gli spoiler sui social e internet ancora prima dell’uscita del gioco, danneggiando tutti gli utenti che ancora non lo avevo giocato e acquistato legalmente.
Non ci resta che vedere come si evolverà questa situazione, che sicuramente farà palare il web, tra chi dalla parte di Nintendo e chi con i creatori di Yuzu.
NEW: Nintendo is suing the creators of popular Switch emulator Yuzu, saying their tech illegally circumvents Nintendo's software encryption and facilitates piracy.
Seeks damages for alleged violations and a shutdown of the emulator. pic.twitter.com/SGZVI6Cs0x— Stephen Totilo (@stephentotilo) February 27, 2024
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