Venerdì 26 maggio, riporta PCGamer, gli sviluppatori dell’emulatore Dolphin hanno ricevuto un avviso di rimozione DMCA da Nintendo, che ha inviato la comunicazione direttamente a Valve. Il team era infatti pronto a lanciare Dolphin su Steam, ma l’azienda di Kyoto non è affatto d’accordo.
Dolphin è un emulatore open source che riproduce i videogiochi di Nintendo GameCube e Wii. Lanciato nel 2003, l’emulatore è stato costantemente aggiornato. Inizialmente il software supportava infatti solamente i titoli per GameCube, e con l’arrivo di Wii è stato profondamente trasformato per aggiornarsi alla nuova console Nintendo.
Il team di sviluppo aveva lanciato una pagina Steam il 28 marzo, annunciando che Dolphin sarebbe presto stato disponibile sulla piattaforma di Valve: “Siamo lieti di poter finalmente raccontare al mondo il nostro esperimento. Questo è stato il prodotto di molti mesi di lavoro e non vediamo l’ora di mettendolo presto nelle mani degli utenti!”
Sorpresa sorpresa, la cosa non è andata giù a Nintendo, che nella giornata di ieri ha recapitato all’ufficio legale di Valve un avviso che impone il blocco della pubblicazione di Dolphin. Nel documento si legge:
Poiché l’emulatore Dolphin viola i diritti di proprietà intellettuale di Nintendo, inclusi ma non limitati ai suoi diritti ai sensi delle disposizioni anti-circumvenzione e antitratta del Digital Millennium Copyright Act (DMCA), 17 USC § 1201, ti forniamo questo avviso del tuo obbligo rimuovere l’offerta dell’emulatore Dolphin dal negozio di Steam.
Avvisi di questo tipo vengono infatti inviati ai fornitori di servizi, in questo caso Valve. Il team di Dolphin ha la possibilità di presentare una contronotifica nel caso in cui ritenga che l’emulatore non violi il DMCA, ma a quel punto Nintendo, molto probabilmente, potrebbe decidere di intraprendere una causa legale.
In tal caso, la situazione sarebbe tutt’altro che chiara. Innanzitutto, la sentenza della causa implicherebbe un futuro preciso per l’emulazione, poiché in caso di vittoria di Nintendo la stragrande maggioranza degli emulatori moderni potrebbero finire nel mirino delle grandi aziende. In caso contrario, si tratterebbe di una rivoluzione per la scena dell’emulazione.
Nintendo deve tuttavia fare attenzione a un precedente. Sony si scagliò contro Bleem e Connectix con le stesse accuse, ma entrambi gli emulatori vennero assolti in quanto non avevano violato il copyright con il loro utilizzo del BIOS e del firmware PlayStation. Quelle cause legali sono state a lungo utilizzate come precedente per sostenere l’emulazione come legale negli Stati Uniti, ma è un argomento complesso e il caso di Nintendo qui sarebbe probabilmente discusso su diversi motivi legali.
La lettera del DCMA inviata a Valve cita il linguaggio anti-elusione del DMCA e afferma specificamente che “l’emulatore Dolphin opera incorporando queste chiavi crittografiche senza l’autorizzazione di Nintendo e decrittando le ROM durante o immediatamente prima del runtime. Pertanto, l’uso illegale dell’emulatore Dolphin ‘eludere[i] una misura tecnologica che controlla efficacemente l’accesso a un’opera protetta ai sensi del’ Copyright Act.”
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