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No Rest For The Wicked | Anteprima

Dai creatori di Ori and the Blind Forest e Ori and the Will of the Wisp arriva un action-RPG con l’ambizioso obbiettivo di rivoluzionare il genere. In questa anteprima abbiamo preso in esame i contenuti disponibili per PC nell’early access per scoprire se il nuovo progetto dei Moon Studios risponde positivamente alle alte aspettative.

Quadri in movimento. Le cinematiche di No Rest For The Wicked rappresentano già un apice dell’industria.

Nessuna tregua per i malvagi

In un reame senza nome una piaga di origini antiche e mitologiche si sta riversando sulle province del regno, mentre il governo centrale si trova in un momento critico a causa della successione del trono dovuta in seguito alla morte del monarca. Il legittimo erede del sovrano appena deceduto cerca di consolidare il suo potere, mentre figure chiave dell’Inquisizione e dei poteri politici complottano nella caotica capitale. La vicenda prende luogo nell’isola di Sacra, regione chiave del regno e culla di poteri ancestrali dove la misteriosa malattia sta imperversando indisturbata.

Prenderemo quindi i panni di un silenzioso combattente appartenente al leggendario popolo dei Cerim, chiamato in soccorso dai reggenti della città di Sacrament, ultimo baluardo dell’isola nella lotta alla peste che sta trasformando i residenti in mostri putrescenti.

La premessa narrativa, pur non essendo delle più originali, si presenta subito con una produzione di alto valore, mostrando una notevole qualità nel doppiaggio e nelle animazioni facciali dei numerosi personaggi coinvolti nelle vicende di Sacra. La narrazione combina scene animate dal taglio cinematografico per le sequenze più importanti a classiche finestre di dialogo con ritratti dei PNG nell’esplorazione del mondo, con ogni paesano, guardia o commerciante curato da molteplici dialoghi unici. La ricerca del dettaglio è un pregio su cui torneremo più volte nel corso di quest’anteprima.

Non una favola per bambini. Lo stile fiabesco deve subito lasciar spazio a un mondo brutale pregno di tematiche oscure.

Hai la mia spada (e la mia canna da pesca)

Il nostro Cerim si troverà spiaggiato (letteralmente) nel mondo di gioco con l’obbiettivo di raggiungere Sacrament, hub centrale nel quale si svolgerà maggior parte della storia. L’esplorazione, così come la visuale isometrica può suggerire, ricorda classici di genere quali Diablo e Path of Exile, con l’importante aggiunta di un elemento di verticalità che ci vedrà ad arrampicarci, saltare su piattaforme e percorrere sentieri stretti e impervi in equilibrio al fine di sbloccare scorciatoie in una mappa interconnessa, in modo simile alla scuola dei titoli From Software.

Benché il termine soulslike sia stato un po’ abusato per descrivere i giochi di ruolo d’azione degli ultimi 10 anni, anche in questo caso le influenze della saga di Dark Souls sono evidenti e lo si riscontra soprattutto nel sistema di combattimento ed esplorazione. Il tempismo delle schivate, lo studio dei pattern di attacco nemici, la gestione della stamina e dell’energia, così come la precisione delle parate e la gestione strategica dello scherma sono gli elementi centrali del combat system, che si contraddistingue per l’ottimo feeling e una piacevole sensazione di pesantezza. L’impatto di armi e collisioni salta subito all’occhio e contribuisce insieme alla qualità eccelsa delle animazioni a costituire le solide fondamenta su cui si basa il gameplay di questa versione anticipata.

Ma non di sola spada vivrà l’uomo, e No Rest For The Wicked pesca da diversi generi per costruire il loop delle attività. Appena arrivati a Sacrament verremo introdotti alle meccaniche secondarie che ci accompagneranno intorno allo svolgersi della storia. Dall’acquisizione di risorse secondo tradizione survival, che prevederà il tagliare alberi, raccogliere frutta e verdura e scavare risorse minerarie per poter da un lato craftare risorse consumabili per garantire la sopravvivenza del nostro Cerim, dall’altro aiutare la città di Sacrament a ristabilire i fasti di un tempo, costruendo nuove strutture e potenziando quelle esistenti nel mercato cittadino, quali le botteghe del fabbro e del sarto o l’emporio dell’alchimista, tutte cose che nel concreto serviranno per potenziare il nostro equipaggiamento o produrre nuove risorse consumabili come bombe e pozioni.

Grazie alla combinazione di tutti questi sistemi è già presente una notevole varietà di build e strategie per diversificare il nostro guerriero (o perché no, mago, ladro o chierico), utilizzando armi dalle movenze uniche e abilità personalizzabili tramite l’utilizzo di rune, gemme e incantamenti. L’equipaggiamento gioca un ruolo fondamentale e si rifà allo stile dei looter-slasher, con 4 livelli di rarità per armi e armature in grado di conferire bonus (ma anche malus) alle statistiche del personaggio.

Al termine delle 2 quest principali disponibili in questo early access si verrà infine introdotti a uno dei contenuti che, a detta degli sviluppatori, rappresenterà il secondo centro nevralgico del gioco, ovvero una modalità roguelite endgame consistente in un dungeon semi-procedurale dalla difficoltà molto elevata, dove potremo ricevere equipaggiamenti e ed esperienza per finalizzare le nostre build.

Esistono 4 livelli di rarità per gli equipaggiamenti, contraddistinti dal colore e determinati dal caso. Il farming per il roll perfetto sarà una delle attività principali di fine gioco.

Che fatica essere belli!

Il salto in avanti rispetto ai precedenti lavori dello studio è rimarchevole, con una produzione che spicca sia per ricercatezza di nuove tecnologie di rendering visivo quanto nella qualità degli asset grafici e sonori. Ne sono un esempio la curvatura del piano di gioco che consente di restituire un’ampiezza degli ambienti altrimenti difficile da raggiungere con una telecamera isometrica, o i nuovi effetti utilizzati dal motore di gioco (ribatezzato Moonity dal nome dello studio più Unity) per renderizzare fumo, pioggia e fango.

Tuttavia, data anche la situazione di accesso anticipato, lo stesso non si può dire lato prestazioni, che in certe situazioni arrancano a tenere i 60 frame per secondo anche a risoluzione 1080p e settaggi bassi (testato su una configurazione con RTX 3070 e Ryzen 5 3600). Da segnalare comunque che i miglioramenti da parte del team sono stati palpabili e costanti nell’arco del periodo prova, con già 3 patch rilasciate al momento della stesura di quest’anteprima.

Nessuna tregua per Moon Studios

No Rest For The Wicked conferma di avere un enorme potenziale e posiziona la barra delle aspettative molto in alto. Se dovesse mantenere questo livello di qualità e di frequenza degli aggiornamenti in futuro (tra i quali arriveranno una modalità cooperativa per 4 giocatori, PVP, nuovi capitoli della storia, nuove mappe e una meccanica di farming) ci troveremo di fronte senza dubbio a uno dei titoli migliori dell’anno, a patto che riesca limare il problema delle performance che al momento risulta essere la criticità più impellente.

Sacrament sarà nostro domicilio e fulcro di gran parte delle attività quotidiane. La città avrà bisogno del nostro aiuto per essere ricostruita.

Ringraziamo Cidiverte per il codice Early Access fornitoci.

Scritto da
Matteo Filigheddu

Giocatore PC di vecchia data, appassionato di avventure grafiche ed RPG. Tra un gioco e l'altro mi interesso di cinema, fitness, calcio e letteratura.

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