Versione provata: iPadOS (su iPad 10,2″ 2020, di ottava generazione)
Nell’ultimo decennio il genere dei videogiochi di strategia si è spostato progressivamente verso il mondo mobile: smartphone e tablet oggi possono vantare su un catalogo praticamente sconfinato di RTS, seppur con modalità di gioco profondamente diverse dagli originali strategici su PC. Shiro Games, sviluppatore di Northgard (di cui vi avevamo già parlato nel nostro provato su PC), ha cercato di unire le due cose: portare su mobile un RTS con le caratteristiche dei classici titoli giocabili su computer, sfruttando l’input del touchscreen per ricostruire le meccaniche di gameplay.
Grazie al publisher Playdigious abbiamo avuto modo di partecipare ad un test tecnico di Northgard su iOS: vi daremo qui di seguito le nostre impressioni. Abbiamo provato in particolare la versione iPadOS, ottimizzata per iPad allo stesso modo della controparte su iPhone.
Vichinghi, che passione
Il ritorno di Northgard avviene in un momento di particolare notorietà per la tematica dei vichinghi, già protagonisti di due titoli recenti che non hanno bisogno di presentazioni, ossia Assassin’s Creed: Valhalla e Valheim. Non ci soffermeremo troppo sulla natura del titolo, dato che in origine è uscito ufficialmente su PC nel 2018 ed è già stato ampiamente esplorato dalla stampa videoludica; sono state pubblicate versioni anche per Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch.
Si tratta di uno strategico in tempo reale con meccaniche piuttosto classiche: si parte da un piccolo villaggio composto da alcuni costruttori, in cui si devono raccogliere risorse, costruire abitazioni, caserme, centri di raccolta e quant’altro, per produrre un piccolo esercito e conquistare i territori nemici. L’ambientazione, come già detto, ricorda le fredde e selvagge terre nordiche popolate dai Vichinghi in passato e c’è una forte ispirazione anche alle tematiche della mitologia nordica.
Facciamo qualche breve cenno anche a riguardo delle meccaniche di gameplay nello specifico. Northgard si caratterizza in primis per una struttura diversa dai grandi classici (in stile Age of Empires, per intenderci). Anzitutto la mappa è suddivisa in zone conquistabili mediante la colonizzazione di determinati punti strategici: su queste stesse zone è possibile edificare solo dopo aver completato la colonizzazione o aver sconfitto determinati nemici. In secondo luogo il centro città produce cittadini automaticamente in base al tasso di felicità del clan: questi stessi cittadini, poi, possono essere assegnati ai vari centri produttivi o alla caserma, in modo da trasformarli rispettivamente in taglialegna, guerrieri, raccoglitori di cibo e così via.
Molto interessante è la permanenza del ciclo giorno-notte e l’alternanza stagionale: alle fasi soleggiate e piene di vegetazione rigogliosa si alternano fasi di gelo e neve su tutta la mappa (con le conseguenze del caso: più freddo, più bisogno di legname per riscaldare i cittadini).
Le modalità disponibili su Northgard sono sostanzialmente due: la modalità Storia, in cui si completano una serie di missioni che vertono sull’espansione di un clan vichingo verso nuove terre (chiamate Northgard, per l’appunto), e la modalità Giocatore singolo, in altre parole la classica Schermaglia dove è possibile impostare la mappa, i giocatori controllati dalla IA, le condizioni di vittoria e così via.
Un RTS adattato ai controlli touch
Il punto cruciale su cui abbiamo concentrato la nostra attenzione è rappresentato dai controlli touch. Il titolo di per sé è praticamente identico a quello già visto su PC e su console, con l’ovvia novità dei controlli adattati al contesto dei dispositivi touchscreen e in particolare di iPhone e iPad.
Gli sviluppatori hanno implementato una serie di scelte che rendono il titolo estremamente godibile (e perfetto per partite spensierate su smartphone o tablet), pur con qualche limitazione che i giocatori di RTS più “hardcore” potrebbero trovare senz’altro scomode. Ad esempio, per selezionare più truppe/cittadini bisogna fare tap su ogni singola unità che si desidera raggruppare; in alternativa, in basso a destra sono sempre disponibili le icone di tutte le unità a disposizione in quel momento e, facendo un tap prolungato sull’icona corrispettiva, si potranno selezionare tutte le unità in automatico. Niente drag&drop dunque, ma la soluzione ci è sembrata comunque comoda.
La visuale, come ci si aspetta, si può spostare o zoomare semplicemente trascinando e sfruttando il pinch-to-zoom. Se quest’ultimo è reattivo e comodo, il trascinamento ci è sembrato leggermente scabroso e non proprio fluido: probabilmente è necessario qualche update per migliorare questo aspetto.
Per quanto riguarda la costruzione di edifici, il procedimento è altrettanto semplice: è sufficiente premere sul pulsante a forma di martello, sempre in basso a destra nello schermo, selezionare la struttura, trascinarla sulla porzione di terreno finché non diventa verde e fare tap sulla spunta di conferma per avviare la costruzione. Anche in questo caso dunque tutto si svolge con grande fluidità e soprattutto intuitività.
Calandosi nel contesto strettamente riguardante il mondo iOS, gli sviluppatori hanno introdotto gli obiettivi Game Center e la condivisione dei progressi tra i vari dispositivi iOS, così da poter proseguire la propria partita su ogni device Apple in proprio possesso.
Il comparto tecnico
Passando al lato tecnico possiamo dare un parere pur sempre da prendere con le pinze: ricordiamo che l’app è appena stata lanciata sull’App Store ed è praticamente scontato che riceverà una buona dose di aggiornamenti. Su iPad il gioco dal punto di vista visivo si presenta piuttosto bene, con la medesima grafica colorata e ispirata già vista nelle controparti PC e console; chiaramente troviamo qualche piccolo limite dato dall’hardware mobile, ma nulla di così palese da far rimpiangere le altre versioni. Nelle impostazioni è possibile spuntare l’opzione Prestazioni elevate, che va a sfruttare il massimo delle risorse del dispositivo per offrire la migliore resa grafica: il cambiamento non è notevole ma si intravede.
Facendo zoom-out, dunque avendo una panoramica di tutta la mappa, abbiamo notato qualche calo di frame che però non intacca l’esperienza di gioco: è verosimile che su dispositivi più potenti (come iPad Pro) la situazione possa essere migliore. In ogni caso, anche sul nostro iPad 10,2″ di ottava generazione l’esperienza non ne risente mai.
A voler essere pignoli, nella nostra versione di test la localizzazione non è completa al 100%: è presente qualche termine in inglese qua e là, ma senz’altro si tratta di un dettaglio che verrà risolto nel tempo dal team di Shiro Games.
A conti fatti Northgard su iOS e iPadOS non è un’esperienza troppo diversa da quella su PC e su console, se non per le ovvie differenze date dall’input touch e non da periferiche hardware. Nel grande calderone degli strategici su mobile, in ogni caso, vi troverete dinanzi a qualcosa di profondamente diverso dai vari Clash of Clans, Forge of Empires e simili: non c’è alcuna componente a pagamento (eccezion fatta per l’acquisto di alcuni pacchetti aggiuntivi, che introducono nuovi clan), non è necessario attendere ore per la costruzione o la creazione di qualcosa, ed è perfetto per qualche partita spensierata, completamente offline.
Insomma, è un vero e proprio RTS “vecchia scuola” calato nel contesto dei giochi mobile, ovviamente a fronte di un prezzo iniziale di acquisto: è già disponibile sull’App Store all’attuale prezzo di 8,99€.
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