Dopo le indiscrezioni degli scorsi giorni, arrivano nuove conferme sul prossimo capitolo della serie Call of Duty, anche se gli insider non concordano sull’ambientazione del gioco.
Dopo che ModernWarzone alcuni giorni fa aveva diffuso alcuni leak del nuovo sparatutto di Activision, il cui titolo sarebbe Call of Duty: WWII Vanguard, Eurogamer ha deciso di vederci chiaro e di contattare fonti più affidabili al portale, che hanno confermato in parte le notizie ma hanno anche smentito alcuni dettagli.
Le fonti della testata, rimaste anonime, confermano che il gioco che sarà pubblicato entro la fine di quest’anno sarà sviluppato da Sledgehammer Games, già autori di Call of Duty: Advanced Warfare e Call of Duty: WWII e che in origine dovevano occuparsi dell’edizione 2020 della serie, progetto poi passato nelle mani di Treyarch per diventare Black Ops Cold War.
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Il nome attuale del progetto sarebbe Call of Duty: Vanguard, e, a differenza dell’insider che alcuni giorni fa parlava di un semplice nome in codice, l’idea di Sledgehammer secondo Eurogamer sarebbe proprio quella di intitolare così il nuovo gioco della serie. Il portale afferma però che il titolo potrebbe sempre cambiare – ricordiamoci che Black Ops Cold War è stato chiamato Call of Duty: Vietnam per molti mesi, prima di essere rinominato.
Il nuovo report smentisce però alcuni dettagli sull’ambientazione storica del gioco.
Secondo i leak precedenti, COD 2021 sarà ambientato in una sorta di linea temporale alternativa alla realtà, nella quale la Seconda Guerra Mondiale non si è conclusa nel 1945 ed è invece proseguita anche negli anni ’50 dove saranno posizionati gli eventi del gioco.
Eurogamer sembra invece smentire tali informazioni, affermando che l’ambientazione di Call of Duty: Vanguard sarà quella tradizionale della Seconda Guerra Mondiale.
Naturalmente per il momento si tratta di informazioni non ufficiali e provenienti da insider, ma le fonti si sono dimostrate più che affidabili in passato.
Se il gioco sarà effettivamente sviluppato da Sledgehammer, sarà comunque realizzato sotto una nuova guida. La software house ha infatti detto addio da tempo ai due director di Call of Duty: WWII, Glen Schofield e Michael Condrey, che sono passati rispettivamente a Striking Distance e 2K 31st Union.
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