Per la prima volta nella sua lunga storia, Football Manager salta un’edizione. La scorsa settimana, Sports Interactive, lo studio inglese che sviluppa la celebre serie manageriale calcistica, ha annunciato la cancellazione di Football Manager 2025 dopo una serie di rinvii. Il gioco, inizialmente previsto per novembre, non vedrà mai la luce, lasciando un vuoto inatteso tra gli appassionati. Ma cosa ha portato a una scelta così drastica?
Dal suo debutto nel 2004, Football Manager si è imposto come il più realistico e dettagliato simulatore di gestione calcistica. A differenza di altri titoli sportivi, il giocatore non controlla direttamente i calciatori in campo, ma veste i panni di un vero e proprio allenatore-dirigente: pianifica le tattiche, acquista e allena giocatori, gestisce le finanze del club, tratta i contratti e si occupa persino dei rapporti con stampa e spogliatoio.
Uno degli elementi più apprezzati è l’enorme database di giocatori e squadre, così accurato che alcuni club professionistici lo utilizzano per scovare talenti emergenti. Non a caso, negli anni Football Manager è stato citato in più occasioni come uno strumento di scouting utilizzato da veri direttori sportivi.
Dietro la cancellazione di Football Manager 2025 sembrerebbe esserci un ostacolo tecnico che ha messo in difficoltà gli sviluppatori: il passaggio a un nuovo motore grafico.
Per la prima volta nella sua storia, Sports Interactive aveva deciso di abbandonare il suo motore proprietario per adottarne uno esterno, scegliendo Unity, una delle piattaforme più diffuse nel settore videoludico. Questa mossa avrebbe dovuto migliorare l’aspetto grafico del gioco e modernizzarlo, ma si è rivelata più complessa del previsto.
In un’intervista a The Athletic, l’ex direttore della comunicazione di Sports Interactive, Ciaran Brennan, ha spiegato le difficoltà che il team ha incontrato nel trasferire decenni di dati e codice su una nuova piattaforma:
I porting da un custom engine a Unity hanno le loro sfide. Non c’è alcun pulsante magico che converte tutto il codice, le librerie e l’arte.
Esistono diverse regole, formati dei file e partizioni. Spesso, questa montagna di lavoro viene sottovalutata.
[…] Molte cose, se non tutte, devono essere ricostruite da zero. Questo lavoro sembra sempre più semplice di quella che alla fine diventa la realtà.
La migrazione a Unity ha quindi rallentato lo sviluppo a tal punto da rendere impossibile la pubblicazione nei tempi previsti. A questo si aggiunge la scarsa familiarità del team con il nuovo motore, un elemento che avrebbe potuto compromettere la qualità del prodotto finale.
Secondo The Athletic, Sports Interactive ha preferito bloccare l’uscita del gioco anziché rischiare di pubblicare un prodotto incompleto o difettoso. Una scelta dolorosa, ma necessaria per proteggere la reputazione del franchise. Un lancio problematico avrebbe potuto scatenare critiche pesanti e minare la fiducia dei giocatori, come accaduto in passato con altri titoli sportivi lanciati prematuramente sul mercato.
Naturalmente, la delusione tra gli appassionati è palpabile. In molti si stanno organizzando per continuare a giocare a Football Manager 2024, sfruttando aggiornamenti creati dalla community per adattare squadre e rose alla stagione 2024-2025.
Se da un lato la cancellazione dell’edizione 2025 rappresenta una battuta d’arresto, dall’altro fa crescere le aspettative per Football Manager 2026, che avrà il compito di ripagare l’attesa con innovazioni significative. Il team di sviluppo avrà un anno in più per perfezionare il passaggio al nuovo motore e garantire un’esperienza di gioco all’altezza della tradizione della serie.
Da appassionato, spero che questa pausa forzata serva a rendere il prossimo capitolo il miglior Football Manager di sempre. L’importante sarà non ripetere gli stessi errori.
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