Home Videogiochi Speciali Perché Vampire Survivors è una droga che fa bene all’anima e al cervello

Perché Vampire Survivors è una droga che fa bene all’anima e al cervello

L’ho fatto ancora. Sì, ho Vampire Survivors su un’altra piattaforma, dopo Xbox, PC, Switch e mobile. Sì, ancora, anche su PlayStation. Perché? Beh, ma perché è perfetto. E all’inizio non è da tutti comprenderne l’infinito splendore, la genialità di un’idea all’apparenza stupidissima ma che invece sa catturare come poche altre cose a questo mondo in termini di intrattenimento.

Vampire Survivors è uno dei giochi più popolari in un genere noto come auto survivor, nel quale, sostanzialmente, tutto diventa automatico. O quasi. Tutto ciò che dovete fare in Vampire Survivors è selezionare un personaggio, un livello, muovervi continuamente nella mappa e selezionare progressivamente le proprie armi, potenziamenti e bonus. È tutto qui. Tutte le armi e gli oggetti che raccogliete vengono utilizzati automaticamente, all’inizio lentamente, ma presto otterrete dei potenziamenti che daranno più armi, più potere e tempi di recupero più brevi tra di loro. E tutto, ma proprio tutto, inizierà a essere sempre più grande, luminoso, spettacolare.

Leggi anche: Vampire Survivors: come sbloccare i personaggi del gioco base

C’è una quantità limitata di armi e abilità che possiamo collezionare ogni volta (è un roguelite nel quale ogni partita è storia a sé, senza però dimenticare la presenza di alcuni potenziamenti permanenti da sbloccare nel menu), ma trovando tatticamente la giusta combinazione, i nemici si scioglieranno come neve al sole. Praticamente, non si fa nulla. Eppure, per qualche ragione che ancora oggi, a due anni dalla sua prima uscita, facciamo fatica a spiegare, è infinitamente soddisfacente.

I nemici mostruosi sono infiniti e non smettono mai di generarsi, con altri che appaiono letteralmente ogni secondo. A volte i mostri si generano in uno schema per circondare i giocatori (a proposito Poncle, ma quando arriva la coop online???), oppure mostri in rapido movimento caricheranno attraverso lo schermo, come quello sciame di pipistrelli di prima. In tutto questo, c’è anche quel gustoso elemento di imprevedibilità. Elementi segreti, reliquie da recuperare, apparizioni random che possono fornire importanti bonus o anche malus alla partita. Questa è la forza di Vampire Survivors: ogni partita riesce a essere diversa, e il fatto che nel tempo siano stati pubblicati una marea di DLC aggiuntivi con mappe, personaggi e altri potenziamenti, è ulteriore manna dal cielo.

Alt però: non potrete mai sopravvivere per sempre. Una volta ottenuto il numero massimo di armi, i livelli successivi garantiranno solo soldi o salute extra, mentre il numero e la forza dei nemici che affronti non hanno lo stesso tipo di limite massimo. È una battaglia contro il tempo limite di 30 minuti (anche se…) per creare il personaggio più forte possibile prima che i nemici super-duri si presentino per rovinare la giornata dei giocatori e la loro preziosa partita. Ve lo dice uno che si è visto abbattere al minuto 29:58 nella biblioteca. Maledizione.

Ecco cosa rende Vampire Survivors così bello, anche se un po’ ingannevole. C’è l’elemento di casualità stile slot machine in tutto ciò che circonda il giocatore, al punto che il vostro primo tentativo potrebbe esaurirsi in pochi minuti o farvi conquistare il tempo limite addirittura. C’è una vera sensazione di soddisfazione nel vedere una legione di nemici spazzata via dalle abilità magiche in pochi secondi. Il senso di tutto ciò? La storia? La lore? Ma chissene frega, l’importante è lasciare acqua santa sul terreno di gioco e una bella Rebibbia che ruota intorno al personaggio e lo protegge dai colpi. Che ci importa della lore!

Altra grande intuizione legata a Vampire Survivors è che ogni cosa porta a progressi, persino le sconfitte. Non esiste un modo sbagliato di fare le cose. Si gioca e in qualche modo si va sempre avanti, che si tratti di imparare il modo migliore per evitare gli schemi nemici, di essere più fortunato con gli oggetti o semplicemente di acquistare tutti gli aggiornamenti. Vampire Survivors fa sentire realizzato. E diamine quanto è bello. Ora scusate, torno a giocare.

Vampire Survivors è disponibile ora anche su PS4 e PS5. E adesso, davvero, non avete più alcuna scusa per evitarlo. Costa poco e diverte tanto: cos’altro serve?

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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