Negli ultimi anni il mondo dell’intrattenimento casalingo è cambiato radicalmente passando dall’acquisto del singolo film/videogioco alla sottoscrizione di un abbonamento tramite cui accedere ad una selezione di contenuti liberamente accessibile (fino alla scadenza dell’abbonamento ovviamente). Tuttavia, il rischio è quello di rimanere “paralizzati” a causa delle tante possibilità offerte, portandoci a navigare per la piattaforma di turno senza saper scegliere. E’ questo il motivo che ci ha spinto a creare la presente rubrica, in cui vi parleremo delle perle dell’Xbox Game Pass, così da consigliarvi quei giochi che devono assolutamente essere provati se siete abbonati al servizio Microsoft.
In particolare, il primo gioco che ci sentiamo di consigliarvi è Ghostwire: Tokyo, titolo rilasciato da Tango Gameworks arrivato nel marzo 2022 su PS5 e PC e, solo nell’aprile 2023 su Xbox Series X/S.
Una Tokyo Spettrale
Ghostwire: Tokyo è un open world in prima persona che ci mette nei panni di Akito, uno dei tanti abitanti della capitale Giapponese. Il ragazzo, dopo un incidente con la moto, viene tenuto in vita dallo spirito di KK, uomo deceduto qualche tempo prima lo svolgimento della storia.
Risvegliatosi, Akito si rende conto che Tokyo non è più la metropoli affollata che era solito vedere: la città è ora completamente deserta e abitata da spiriti maligni comandati da una strana presenza mascherata. Il nostro compito sarà quello di raggiungere e salvare nostra sorella, gravemente malata e ricoverata in ospedale.
Purtroppo le cose non saranno così semplici in quanto il ragazzo dovrà attraversare una Tokyo infestata da presenze oscure. Nel particolare, la storyline risulterà decisamente intrigante (seppur prevedibile) e i filmati presenti sapranno prendere la vostra attenzione invogliandovi a scoprire gli eventi futuri,
Tessitura Spirituale
Combattere gli spiriti maligni sarebbe impresa impossibile per ogni essere umano. Akito, tuttavia, non è più una persona comune. Grazie a KK il protagonista ha infatti appreso delle arti magiche (acqua, fuoco e vento) che potrà usare per farsi strada per le vie di Tokyo. Tramite questi poteri, Akito potrà lanciare proiettili magici con cui sconfiggere i vari nemici.
Non pensiate però che il gameplay risulti così semplice. Ghostwire: Tokyo presenta infatti un interessante sistema di potenziamento che ci permetterà di sbloccare nuove abilità che ci permetteranno, ad esempio, di velocizzare la carica dei colpi, aumentare le “munizioni” a disposizione o, ancora, poter colpire dall’alto i malcapitati.
Procedendo con l’avventura, quindi, avremo a disposizione sempre più possibilità per uccidere gli spiriti maligni. In realtà l’uccisione non sarà l’unico modo per procedere: in alcuni casi potremo approfittare delle abilità stealth di Akito per passare inosservati ed evitare inutili spargimenti di sangue. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di fluttuare per un breve periodo di tempo e la possibilità di usare determinati sigilli per infliggere status passivi ai nemici.
In ogni caso, oltre alla componente action appena descritta, Ghostwire: Tokyo offre anche una componente puramente platform che ci permetterà di scalare gli immensi grattacieli di Tokyo in cerca di collezionabili, segreti e oggetti preziosi.
Il Giappone in un videogioco
Ciò che forse rende Ghostwire: Tokyo un gioco imperdibile è il modo in cui Shinji Mikami e compagni hanno ricreato la città di Tokyo. Gran parte della trama si svolge infatti nel quartiere di Shibuya, conosciuto dai più per l’attraversamento pedonale più affollato al mondo.
La riproduzione delle strade e delle vie è pressoché identica alla controparte reale, così come le luci dei neon notturni. Tutto è realizzato con una cura dei dettagli veramente maniacale. Nulla viene lasciato al caso e, proprio come nella Tokyo reale è possibile perdersi tra i vari templi e santuari o tra gli enormi grattacieli ed edifici avveniristici.
Ma non finisce qui perchè gli sviluppatori non si sono limitati a riprodurre la città ma hanno anche inserito delle chicche di gameplay che riprendono in tutto e per tutto gli usi e costumi giapponesi. Ad esempio, per recuperare energia sarà possibile entrare nei conbini per acquistare cibi e bibite tipici (mochi, onigiri, sushi, ramen etc). Oltre a ciò troveremo tanti riferimenti a Buddismo e Shintoismo, le due religioni più praticate nel Sol Levante.
Anche durante le missioni stesse, primarie o secondarie che siano, avremo modo di approfondire ancor più la cultura giapponese. Insomma, l’impressione è che con Ghostwire: Tokyo Tango Gameworks abbia voluto elogiare il Giappone. Non un impresa semplice considerate le sfumature horror che il gioco ha.
Nonostante i pericoli che troverete nel corso dell’avventura, non potrete fare a meno di esplorare ogni singolo vicolo di Tokyo, in cerca di qualche nuova chicca che saprà sicuramente sorprendervi.
Prima di concludere vi ricordiamo che qui potrete consultare i giochi in arrivo su Game Pass nel mese di agosto 2023.
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