Negli ultimi mesi Xbox sta continuando a sfornare tantissimi titoli validi su Game Pass, il servizio di abbonamento online che ha recentemente visto l’aumento dei suoi prezzi. Una notizia che ci aspettavamo, sia perchè Phil Spencer in persona aveva annunciato l’adeguamento dei prezzi sia perché la mole di titoli in arrivo al Day-One è davvero impressionante (complice anche il recente acquisto di Activision).
In ogni caso, tra i tanti giochi arrivati su Game Pass non potevamo non parlare di Star Wars: Fallen Order (2019) e Star Wars: Jedi Survivor (2023).
I due titoli sono stati sviluppati da Respawn Entertainment e pubblicati da Electronic Arts. Ovviamente non potevamo lasciarci l’occasione di provare questi due fantastici giochi dedicati al brand di Star Wars. Ecco a voi dunque un nuovo speciale di “Perle di Xbox Game Pass“, dedicato questa volta a Star Wars Jedi.
L’ultimo Jedi
La storia di Fallen Order racconta le vicende di Cal Kestis, uno degli ultimi Jedi in vita dopo la conquista dell’Impero Galattico di cui facciamo la conoscenza sul Pianeta Bracca. Qui il giovane Jedi svolge lavori di manutenzione e meccanica e cerca di nascondere il suo vero potere per evitare persecuzioni.
Una serie di eventi causa però la scoperta di Cal, costretto a fuggire per rimanere in vita. Durante la fuga l’uomo farà la conoscenza di BD-1, un piccolo robot che gli mostrerà una proiezione del Maestro Jedi Eno Cordova. Quest’ultimo confessa a Cal l’esistenza di un Olocron che custodisce una lista di tutti i bambini in grado di usare la forza.
Una lista molto preziosa per permettere ai Jedi sopravvissuti di creare un “Nuovo Ordine“. Durante la sua ricerca Cal farà la conoscenza di numerosi compagni, con cui si sposterà grazie all’astronave Mantis.
Cinque anni dopo le vicende del primo capitolo hanno inizio gli eventi di Jedi Survivor. Questa volta troviamo Cal intento a svolgere missioni di sabotaggio contro l’Impero. Ben presto però la sua vita prenderà una nuova piega. Ciò accadrà dopo aver liberato Dagan Gera, un Jedi passato al Lato Oscuro.
Da lui si apprende che nell’Universo esiste un pianeta chiamato Tanalorr, in cui i Jedi sopravvissuti potrebbero vivere lontano dagli occhi indiscreti dell’Impero. Anche questa volta Cal e compagni dovranno quindi rimboccarsi le maniche per trovare finalmente un luogo sicuro per vivere.
Nel complesso ci troviamo di fronte ad un’avventura molto piacevole da affrontare, anche grazie ai tanti collezionabili che spiegano ogni minimo dettaglio in merito ai pianeti che visiteremo. Ovviamente i conoscitori del mondo di Star Wars avranno modo di trovare anche citazioni e riferimenti alla controparte cinematografica.
Un Souls-Lite e molto altro
Da sola, la trama potrebbe tranquillamente giustificare l’acquisto dei titoli. Ciò nonostante i ragazzi di Respawn Entertainment sono stati molti abili anche nello sviluppo del gameplay.
I due Star Wars sono degli action adventure in terza persona in tutto e per tutto, amalgamando però meccaniche Souls-Lite, Platform e GDR.
Le missioni si svolgono in ampie zone sandbox in cui tutto funziona egregiamente. Il percorso principale risulta quasi sempre evidente da seguire, anche se sono spesso inserite strade alternative, scorciatoie e zone segrete in cui trovare oggetti unici. Insomma, il level design è stato pensato (e realizzato) molto bene dando sempre al giocatore un ampio senso di libertà.
Tra l’altro. ogni mappa avrà diversi checkpoint, che potremo usare per potenziare il nostro personaggio, farlo riposare o per attivare il viaggio rapido (questo nel secondo capitolo). Esiste anche un sistema di progressione di Cal: ogni uccisione o scoperta contribuirà ad aumentare l’esperienza del Jedi, permettendoci di sbloccare nuove abilità per migliorare attacco, difesa o forza.
Lo stesso gameplay risulta molto piacevole da giocare. La spada laser di Cal può essere utilizzata per effettuare attacchi leggeri e pesanti o per parare i proiettili e i colpi nemici. Con la progressione del gioco potremo ottenere la spada lunga, le doppie spade ed altri stili ancora. In ogni caso gli scontri si incentreranno sul tempismo della parata: più precisi saremo e più facile sarà spezzare la guardia dei nemici.
Per quanto riguarda le fasi platform Cal può arrampicarsi sui muri, eseguire doppi salto o utilizzare il rampino. Una progressione molto più lenta nel primo capitolo, tanto da accentuare molto di più la sua componente “Metroidvania“. In Fallen Order, infatti, ci troveremo molto più spesso ad effettuare sezioni di backtracking per tornare in zone che non potevamo attraversare precedentemente.
In alcuni casi, tali sezioni potevano risultare un po’ tediose. Un problema che con Jedi Survivor è stato praticamente eliminato. Il secondo capito targato Respawn Entertainment risulta un netto passo in avanti rispetto a quanto visto nel primo capitolo. Il gampelay risulta molto più piacevole e dinamico, sia per quanto riguarda i combattimenti che le fasi platform.
A inizio gioco Cal avrà già a disposizione tutte le abilità del primo capitolo, permettendo di creare fin da subito fasi platform più elaborate. Stessa cosa dicasi per gli stili di combattimento, che in Jedi Survivor vedono un ulteriore allargamento così come la possibilità di sfruttare i poteri di BD-1 o degli altri alleati.
Una decisione che abbiamo apprezzato molto, dato che in titoli del genere vediamo il personaggio perdere tutti i poteri all’inizio del capitolo successivo (la serie God of War ne è un chiaro esempio). In questo modo Respawn ha creato un seguito che non è un semplice “more of the same” ma una vera e propria evoluzione rispetto al passato.
Personalizzazione e attività secondarie
Un altro aspetto non di poco conto presente nella serie Star Wars Jedi riguarda la personalizzazione di Cal. Oltre al suo abbigliamento (pantaloni, giacca, capelli, barba etc) potremo anche personalizzare l’estetica di BD-1 o la nostra spada laser, creando delle combinazioni uniche. Tutto ciò a patto di trovare gli oggetti per la personalizzazione nascosti per le varie aree di gioco.
Un’aggiunta che incentiva il giocatore ad esplorare e che aumenta la rigiocabilità del gioco. Oltre a ciò sarà possibile compiere attività secondarie. Non stiamo parlando di missioni secondarie alla Assassin’s Creed ma ad attività che possono essere eseguite per smorzare l’avanzamento della trama.
In questo caso potremo tranquillamente decidere di non dargli peso e proseguire per la storia principale. Se però siete dei completisti o se volete godervi a pieno le possibilità offerte dai due titoli, il nostro consiglio è quello di cimentarvi anche in questi compiti.
Dal punto di vista estetico i due Star Wars hanno una grafica decisamente bella vedere, soprattutto per quanto riguarda le varie ambientazioni. Rimangono purtroppo alcuni glitch e bug grafici soprattutto durante le animazioni facciali dei personaggi. Un problema che si può tranquillamente sorvolare e che non impatta in maniera così eccessiva.
Ottimo invece il doppiaggio in italiano, una vera chicca per le nostre orecchie se consideriamo che, ultimamente, molte software house non investono più sul doppiaggio nostrano.
Si conclude qui il nostro speciale dedicato alla serie Star Wars Jedi che, probabilmente, risulta uno dei migliori adattamenti videoludici del franchise creato da George Lucas.
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