Continua a tenere banco in queste ore la spinosa questione dei licenziamenti in casa Sony. Dopo Naughty Dog e Media Molecule, anche Bungie nella serata di ieri è stata colpita da un ridimensionamento dello staff, costringendo inoltre lo studio a rinviare i suoi prossimi progetti.
L’azienda non ha commentato la notizia e soprattutto le fughe di notizie, alle quali nelle ultime ore si è aggiunta una nuova indiscrezione che rivela una possible inversione di tendenza da parte di Sony nei confronti dei suoi numerosi game as a service.
Come sappiamo, da tempo Sony ha avviato un’aggressiva politica per la creazione di videogiochi live service per il suo catalogo. Fairgames, Concord, Marathon e lo spin-off di Horizon sono nati proprio in questa direzione, e anche The Last of Us: Factions, sul quale aleggia però il fantasma di una cancellazione.
Come vi abbiamo già riferito alcuni giorni fa, però, sembra che il malcontento regni sovrano tra gli studi first party di PlayStation, scontenti per la piega che la dirigenza ha voluto dare ai vari prodotti. In questo clima di tensione, Sony sarebbe pronta a fare un passo indietro.
Secondo quanto riferito da PSU, che ha riportato la dichirazione di un insider, Sony sta cercando di ridimensionare i suoi sforzi per i Game as a Service, gestendo diversamente il modo di lavorare dei suoi studi.
In particolare, Sony avrebbe chiesto e ottenuto la collaborazione di SEGA e Bandai per alcune nuove IP di giochi live service, liberando i propri studi dal notevole stress accumulato con i nuovi progetti. Anche le produzioni già avviate, secondo quanto riferito, riceveranno un adeguato supporto da parte di sviluppatori terzi per recuperare il tempo perduto e aiutare verso la pubblicazione.
Insomma, al momento l’ambizioso progetto di Sony di crescita dei GAAS ha creato più problemi che altro. La spinta decisiva era nata con l’acquisizione di Bungie, studio che con Destiny e Destiny 2 ha acquisito una notevole esperienza nel settore. Proprio Bungie, però, avrebbe fornito consulenza a PlayStation e ai suoi studi, evidenziando alcune importanti problematiche legate ai giochi in sviluppo.
Nel frattempo, è evidente che il reparto GAAS di Sony abbia subito un rallentamento. L’azienda mirava infatti a lanciare ben 10 giochi live service entro il 2026, e ad oggi nessuno di questi sembra previsto per la prima metà del 2024. Rispettare la scadenza, dunque, sarà molto difficile.
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