Predator: Hunting Grounds | Recensione

A distanza di quattro anni e mezzo Illfonic ha deciso di dare nuova linfa vitale a Predator: Hunting Grounds, pubblicando una versione aggiornata e migliorata per Playstation 5 e Xbox Series X/S.

Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, Hunting Grounds era un titolo che non convinceva a pieno, nonostante l’ottima idea di creare un multiplayer asimmetrico ambientato nel mondo di Predator. Con questo upgrade, gli sviluppatori hanno promesso di aver apportato diversi miglioramenti che dovrebbero rendere più godibile l’intero gioco.

Ecco a voi dunque la recensione dedicata alla versione PS5 e Xbox Series X/S di Predator: Hunting Grounds.

Nota: la versione provata è quella Xbox Series X/S

Preda o Cacciatore?

Anche se ampiamente spiegato nella recensione della versione originale crediamo sia giusto descrivere, seppur brevemente, il gameplay di Predator: Hunting Grounds. Il titolo è un multiplayer asimmetrico 4 (Marines) Vs 1 (Predator). Durante il matchmaking starà a noi decidere quindi il ruolo da impersonare.

Nei panni dei Marines, il nostro scopo sarà quello di raggiungere il punto di estrazione mentre in quelli del Predator dovremo cercare di uccidere la squadra di soldati prima che riescano a fuggire. Nel caso optassimo per la prima scelta, durante la partita avremo a che fare con compiti secondari, utili a dare un po’ di varietà al gameplay. Ad intralciarci ci saranno anche altri soldati nemici gestiti da bot.

Come nella versione originale, anche in questo caso la formula non ci ha convinti, in quanto troppo ripetitiva e confusionaria. I bot sono inoltre molto facili da abbattere, a causa di un’IA davvero poco sfidante. Ovviamente giocando in squadra sarà fondamentale la coordinazione tra i giocatori, soprattutto per quanto riguarda la selezione delle classi di appartenenza (Ricognitore, Esploratore, Supporto).

Ogni classe è infatti dotata di accessori e perk specifici che, se ben combinati, saranno di grande aiuto durante il match. Presente anche un sistema di potenziamento delle armi, che potremo personalizzare con vari accessori.

Nei panni del Predator il gameplay sarà completamente diverso. Oltre ad avere una visuale in terza persona, l’alieno dovrà muoversi furtivamente tra la vegetazione per colpire di sorpresa gli altri giocatori. I movimenti saranno più goffi e legnosi rispetto ai marines ma avremo a nostro vantaggio l’opportunità di usare il sistema di occultamento. Oltre a ciò, come ultima chance, potremo attivare l’autodistruzione, con cui uccidere i soldati, a patto che si trovino nell’area designata. Anche in questo caso avremo accesso a diverse classi, accessori e armi.

Un vero miglioramento?

Con la versione aggiornata di Predator: Hunting Grounds, Illfonic ha deciso di inserire un cross-play esteso, meccanica imprescindibile per un gioco multiplayer.

Sfruttando il potenziale di PS5 e Xbox Series X/S gli sviluppatori sono riusciti a migliorare la risoluzione del gioco con una visuale ora più dettagliata e ad un sistema di illuminazione completamente rivisto.

Tutto ciò va a risolvere i cali di frame rate e le texture sgranate che affliggevano la versione originale. Miglioramenti apportati anche sulla componente audio, rendendo più realistici gli spari delle armi e l’atmosfera di gioco generale.

Per quanto riguarda il gameplay, invece, il team ha apportato una pulizia generale, migliorando bilanciamento, animazioni e gunplay. Nessuna modifica invece sulle modalità disponibili che rimangono le stesse del lancio del 2020. Stesso dicasi per il sistema di personalizzazione e di lootbox, entrambi utili a sbloccare elementi estetici per soldati e Predator che già avevamo apprezzato durante la nostra prima prova.

A livello di contenuti è stato inserito il Feral Predator, apparso in “Prey” e armato di pistola Crossbolt, Combistick e Scudo. In occasione dell’uscita sono state aggiunte inoltre due edizioni speciali:

• Jungle Edition (34,99 euro): oltre al Feral Predator aggiunge i Predator City Hunter (’97), Samurai, Valkyrie e Viking;
• Yautja Edition (69,99 euro): versione definitiva che inserisce praticamente tutti i Predator rilasciati con i vari DLC rilasciati nel tempo.

L’edizione normale è invece acquistabile a 19,99 euro, un prezzo decisamente abbordabile che potrebbe fare gola a diversi utenti.

In ogni caso questo upgrade rappresenta una semplice rifinitura di quello che era il titolo uscito originariamente su old gen. Si tratta a tutti gli effetti di una semplice “remastered“, con uno stile grafico più performante.