Il 2024 (e Ubisoft) ha deciso di iniziare con il piede giusto questo nuovo ciclo di rotazione. Prince of Persia: The Lost Crown è infatti riuscito a risollevare una saga ormai stantia, che sembrava aver perso completamente la propria essenza (come peraltro vi abbiamo raccontato in tempi non sospetti). Non lasciatevi ingannare dalla rinnovata formula 2D in salsa metroidvania: l’avventura di Sargon è molto più grande di quanto vi aspettereste e richiede più tempo del previsto per essere completata al 100%.
Data la complessità delle mappe e delle diverse missioni secondarie e caratteristiche presenti, abbiamo deciso di riportarvi i migliori consigli per affrontare al meglio l’ultima fatica della casa francese, così da unire l’utile al dilettevole.
Chi meno spende…meno spende
Spesso si è tentati di potenziare tutto il prima possibile, ma c’è un materiale in Prince of Persia: The Lost Crown che è molto più difficile da trovare di quasi tutto il resto: il Damasco Azzurro. Questa risorsa viene utilizzata infatti per potenziare tutte le armi, e proprio per questo richiede una certa oculatezza di spesa. Consigliamo vivamente di evitare il potenziamento dell’arco inizialmente, così da focalizzarsi meglio sulle spade, vere arme primarie per le fasi iniziali dell’avventura. Cercate di portarle quanto prima al +4, e solo dopo iniziate ad investire sugli altri strumenti offensivi, così da non trovarvi in difficoltà con i combattimenti.
La parata è la via
Sappiamo che questo sarà un punto dolente per alcuni, ma è importante che sappiate che alcuni dei combattimenti contro i boss in Prince of Persia: The Lost Crown sono molto più facili se riuscirete a padroneggiare al meglio la parata (da non confondere con la schivata). Per quanto nel gioco siano presenti attacchi che non puoi parare (contraddistinti da un alone rosso), quelli gialli possono essere parati e “rimandati” al mittente grazie al contrattacco. Alcuni boss subiranno infatti danni ingenti se riuscirete a parare i loro attacchi gialli, consentendovi poi di sferrare tutte le vostre abilità al fine di distruggerli mentre sono inermi. Prendetevi quindi del tempo per fare pratica: le parate vi renderanno il compito molto meno arduo del previsto.
Completate le sfide di Artaban
Una volta raggiunto Haven, trovererete Artaban, il maestro di spada. Oltre a nascondere un minerale di Damasco azzurro sopra di lui, il personaggio è in grado di ricompensarvi con una buona quantità di Cristalli del Tempo per ogni sfida completata. Queste avranno anche lo scopo di insegnarvi tecniche ed abilità davvero interessanti, che con molta probabilità non vi ritrovereste mai ad utilizzare in caso contrario. Andate quindi a parlargli non appena possibile, così da prendere due piccioni con una fava.
Per fare l’albero…
Può sembrare banale, ma ogni volta che passate accanto ad un albero Wak-Wak, non c’è davvero alcun motivo per non interagirvi e ripristinare salute, frecce e amuleti. Sì, i nemici si rigenereranno come nella maggior parte dei giochi di questo genere, ma se evitate il combattimento sarete sempre a corto di Cristalli del Tempo indispensabili per migliorare l’equipaggiamento. Cercate quindi ogni punto di salvataggio possibile (gli alberi Wak-Wak), che potrete notare dalla distanza grazie ad un percorso guida formato da foglie gialle. Con alcuni dei migliori amuleti dovrete inoltre anche ripristinare il loro utilizzo, quindi assicuratevi di premere sempre il tasto “su” quando passate davanti a uno di questi arbusti.
Haven è il Paradiso
Nonostante sia il vero e proprio hub del gioco, Haven è facile da dimenticare mentre sarete impegnati a saltare e combattere in giro per il mondo. Controllate quindi regolarmente la mappa per vedere se qualcuno dei venditori e dei commercianti in città ha qualcosa di nuovo da proporvi. Man mano che avanzerete infatti nella storia, il Mago otterrà nuovi potenziamenti, che vi permetteranno di portare con voi più pozioni, mentre il Fabbro vi permetterà gradualmente di ottenere armi più forti, amuleti migliori e altro ancora.
Guardare e toccare
In giochi come questo è facile distrarsi e andare a fare qualcos’altro. Ebbene, uno dei più grandi consigli per affrontare al meglio Prince of Persia: The Lost Crown è quello di non ignorare mai un interruttore o una leva. Il più delle volte, questi sbloccheranno scorciatoie, porte con grate e altro ancora e, qualora li ignoraste, potrebbero farvi perdere tempo prezioso per ritornare alla posizione precedentemente visitata, generando quindi inutile frustrazione.
Le missioni secondarie non sono secondarie
Avete letto bene, non ignorate le missioni secondarie in questo gioco. Non solo queste andranno ad aggiungere varietà ed esplorazione, ma saranno in grado di darvi uniche ed interessanti ricompense (alcune tra le più potenti presenti nel titolo). Affrontatele quindi non appena disponibili, così da tenere sempre traccia dei progressi ed entrare in possesso di oggetti che altrimenti non avreste mai avuto all’interno del vostro inventario.
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