In questi ultimi giorni stanno trapelando varie informazioni sulla famigerata PS5 Pro, che dovrebbe avere come target di uscita la fine del 2024, tutte trapelate grazie al noto ed affidabilissimo leaker Tom Henderson, a cui si aggiunge un ulteriore tassello.
In questo nuovo report, si parla del sistema proprietario di upscaling di Sony (PlayStation Spectral Super Resolution) che sta sviluppando proprio per la PS5 Pro, oltre che per le sue future console in generale.
Questa tecnologia permetterà di avere risoluzioni più elevate partendo da una risoluzione nativa più bassa, che poi verrà ricostruita ad una risoluzione più alta in maniera il quanto più accurata possibile, tanto da far sembrare la risoluzione ricostruita come se fosse di fatto quella nativa. In questo modo l’hardware non sarebbe dunque appesantito eccessivamente, che di conseguenza permetterebbe performance di frame-rate migliori.
Da quanto si apprende, l’ambizione di Sony è di usare questa tecnologia per una futura implementazione per il gaming a 4K a 120 Frame e 8K a 60 frame, ma questo su future console (quindi una PS6) e non PS5 Pro, in quanto il suo hardware non lo permetterebbe.
Per questa console mid-gen, invece, la volontà di Sony sarebbe quella di raggiungere i 4K a 60 frame e 8K a 30 frame, anche se non chiaro se questi traguardi possano essere attualmente di fatto raggiunti.
Sono stati studiati 2 giochi diversi, che non sappiamo quali siano, per testare questo sistema di upscaling e vederne i risultati se implementata. Ecco i risultato diffusi.
Primo caso
Qui il gioco Y preso in esame andava su PS5 base ad una risoluzione di 1800p in Modalità Fedeltà (a 30 frame) mentre a 1080p in Modalità Performance (60 frame). Su PS5 Pro si è riuscito ad ottenere una risoluzione di 1400p a 60 frame grazie al PSSR.
Secondo caso
Qui si è preso in esame l’uso della tecnologia abbinata ad un gioco con Ray-Tracing, in cui su PS5 base andava a 30 frame con RT attivo, mentre a 60 frame su PS5 Pro con RT attivo.
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