Home Videogiochi News PS5 Pro: Sony non richiederebbe i 60 fps per la certificazione, secondo Tom Warren

PS5 Pro: Sony non richiederebbe i 60 fps per la certificazione, secondo Tom Warren

La settimana in corso si è contraddistinta per la presentazione (con relative controversie) di PlayStation 5 Pro, la console di metà generazione di Sony. In arrivo il prossimo 7 novembre al diversamente irrilevante prezzo di 799,99 euro, la console della casa nipponica promette performance strabilianti in termini di qualità grafica e fluidità.

Ebbene, nelle ultime ore il giornalista Tom Warren ha affermato senza troppi patemi che non tutti i giochi ottimizzati per PS5 Pro raggiungeranno i 60 fps: ci saranno delle eccezioni, poiché Sony non richiederà tale livello di prestazioni come condizione necessaria per ottenere la certificazione (i titoli avranno infatti un’etichetta apposita).

Warren ha riferito lo scorso aprile una serie di informazioni, presumibilmente provenienti da fonti interne, che delineano i dettagli del processo attraverso cui gli sviluppatori possono ottenere il marchio “PS5 Pro Enhanced” per i loro prodotti. Stando a quanto emerge, questo processo non implicherebbe necessariamente il raggiungimento dei 60 fotogrammi al secondo.

Gli sviluppatori avranno la possibilità di aumentare la risoluzione mantenendo lo stesso frame rate, abilitare effetti di ray tracing senza modificare la fluidità, oppure aumentare il numero di fotogrammi da 30 a 60; tuttavia, quest’ultima opzione non sarà obbligatoria. La certificazione sarà negata solo ed unicamente se i miglioramenti apportati non saranno significativi e percepibili.

Non ci resta quindi altro da fare che attendere per capire meglio che titoli ed in che modo questi si approcceranno alla nuova console di Sony, in modo da avere un quadro nitido della sempre più divisiva questione.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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