Si conclude nel peggiore dei modi la permanenza di Ready at Dawn alla corte di Meta: l’azienda di Mark Zuckerberg ha chiuso definitivamente lo studio.
Uno dei più grandi studi di sviluppo della VR chiude definitivamente i battenti oggi, 7 agosto. Per Meta, Ready at Dawn aveva sviluppato e lanciato Echo VR e Lone Echo, titoli aclamati dalla critica ma che non hanno portato i frutti economici sperati. Lone Echo 2, ultimo gioco pubblicato dello studio nel 2021), è stato probabilmente un flop pesante.
Meta ha effettuato i primi tagli allo studio lo scorso febbraio, quando ha annunciato che avrebbe chiuso Echo VR nonostante avesse ancora un numero di giocatori “inferiore a 10 mila”, come notato dal CTO di Meta Andrew Bosworth all’epoca. Vale la pena notare che Meta ha appena affermato che le vendite di Quest 3 stanno “superando le loro aspettative” nell’ultima chiamata trimestrale sui guadagni della società la scorsa settimana, ma evidentemente ciò non è sufficiente a consentire a Ready at Dawn di continuare la sua esistenza.
Un portavoce di Meta ha detto ad Android Central che i tagli non venivano fatti per “risparmiare denaro”, di per sé. Piuttosto, questi tagli vengono fatti per garantire che Reality Labs rimanga entro i nuovi vincoli di bilancio e che Oculus Studios possa avere un “miglior impatto a lungo termine” nello sviluppo della VR.
Ready at Dawn, fondato nel 2003 a Irvine da Didier Malenfant, Andrea Pessino e Ru Weerasuriya, è uno studio che storicamente ha avuto un forte legame con le console PlayStation. Nel 2006 debuttarono su PSP con Daxter, spin-off della serie Jak & Daxter di Naughty Dog, e negli anni successivi realizzarono i due capitoli PSP di God of War, Chains of Olympus e Ghost of Sparta.
La grande occasione di Ready at Dawn arriva nel 2015 con The Order: 1886, la prima IP di spessore dello studio con la quale sperava di entrare nel grande circolo delle esclusive PlayStation. Sfortunatamente, il gioco fallì le aspettative di vendita e venne inoltre criticato per la brevità.
Il 22 giugno 2020 Ready at Dawn venne acquisita da Oculus VR, a sua volta acquisita da Facebook a marzo 2014. Entrando a far parte del gruppo Meta, lo studio dovette dire addio alla possibilità di realizzare un sequel di The Order: 1886, la cui proprietà è ancora oggi di Sony Interactive Entertainment.
LEGGI ANCHE: Ma solo io ho amato The Order 1886?
Meta chiude con la VR? Non proprio
Nonostante la chiusura di Ready at Dawn, Meta ha commentato la notizia spiegand che questo non è un segnale di tagli più ampi al numero di giochi proprietari su Quest, e che l’azienda è ancora impegnata nello sviluppo della realtà virtuale.
Sebbene Reality Labs abbia storicamente speso miliardi a trimestre in costi di sviluppo di hardware XR come Meta Quest 3 e Ray-Ban Meta Smart Glasses, giochi VR e funzionalità Meta AI, l’azienda sta comunque iniziando a porre un limite massimo a tale spesa ogni trimestre, probabilmente a causa della difficoltà nell’espansione del mercato.
Scrivi un commento