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[Recensione] Dead Island 2: DLC Haus

Se volessimo riassumere con una sola parola Dead Island 2, questa sarebbe indubbiamente: redenzione. Dambuster Studios è stata in grado di risollevare le sorti di un franchise che da tempo aveva perso la bussola, a fronte di creazioni mediocri e dal basso appeal. Il team di Nottingham ha confezionato infatti un prodotto divertente ed appagante, capace di sprigionare ancora maggiormente il suo potenziale qualora venisse giocato insieme ad un gruppo di amici.

[Recensione] Dead Island 2

Fin dalla data di pubblicazione, gli sviluppatori hanno confermato che Dead Island 2 godrà di due espansioni che andranno a presentare missioni, armi e abilità nuove di zecca, insieme ad inedite aree da esplorare. La prima di queste, Haus, è da poco disponibile e promette di rimarcare ancora di più le qualità videoludiche del prodotto. Sarà riuscita la squadra inglese a bissare il successo del gioco base? Scopriamolo insieme.

Latex e zombi

Presentata da una peculiare busta presso la villa di Emma Jaunt, la prima espansione di Dead Island 2 catapulta (letteralmente) il giocatore in una strana villa di Malibù, all’interno della quale è possibile notare alcuni individui vestiti di Latex a cui mancano svariati pezzi di corpo. Si scopre ben presto che la magione è la sede del Kulto, una piccola setta elitaria capitanata da Konstantin, un curioso soggetto che si fa promotore di un piano articolato per garantire la salvezza dell’umanità nel mezzo dell’apocalisse zombie.

L’obiettivo del protagonista è quindi quello di entrare nelle grazie dell’eccentrico leader, così da apprendere ogni segreto custodito dal Kulto. Per fare questo sarà necessario superare ogni sfida proposta dalla congrega, la cui prima è rappresentata dal recupero delle teste dei vari capi (si, le vere teste).

Tanto stile, ma…

Che Dambuster si sia impegnata molto sull’ambientazione ed il clima interno, è chiaro fin dai primi momenti di interazione. Appena entrati infatti dentro il contenuto, si rimane affascinati ed incuriositi dal particolare universo grottesco creato dai ragazzi inglesi, che spinge fortemente a proseguire per conoscere ogni dettaglio del DLC.

Purtroppo però altrettanta attenzione non è stata garantita per la parte contenutistica. La durata di Haus si attesta infatti sulle 3 ore circa, all’interno delle quali si fanno esattamente le stesse cose del gioco principale, fatta eccezione per qualche nuova carta che riesce a diversificare un minimo l’approccio al combattimento con i non morti e la balestra, che per quanto sia soddisfacente e funzionale, non può caricarsi sulle spalle la responsabilità di tutta l’espansione. La nuova arma, pensata per un approccio più stealth agli scontri, cozza parecchio con la vera anima caciarona di Dead Island 2, che esonderà irrimediabilmente ad ogni tentativo di ingaggio silenzioso tentato.

Anche i nemici non hanno visto un grande infoltimento delle proprie fila; i ragazzi di Nottingham si sono limitati unicamente a condire esteticamente gli zombi con vestiti a tema Kitsch, ma senza rivoluzionare nulla o tantomeno creare dei nuovi avversari dedicati al contenuto.

Haus si riassume quindi in un pacchetto appena sufficiente, che non aggiunge nulla dal punto di vista narrativo a quanto visto nel controverso finale di Dead Island 2, inserendo come elemento qualitativo un’ambientazione ben caratterizzata ma che purtroppo non basta per rendere imprescindibile l’acquisto del contenuto aggiuntivo. Speriamo vivamente che con la seconda espansione prevista nel Q2 2024 riesca ad approfondire meglio le tematiche di trama del titolo principale, così da evitare l’effetto “compitino” che Haus trasuda in buona parte del suo svolgimento.

6.3
Riassunto

Haus non aggiunge pressoché nulla in più di quanto visto in Dead Island 2. L'acquisto pertanto è consigliato unicamente agli appassionati del brand e a coloro che vogliono investire qualche ora in più in compagnia degli amici.

Pro
Stile interessante ed accattivante
Contro
Pochi contenuti interessanti La trama principale non viene nemmeno sfiorata Troppo breve
  • Concept & Trama5
  • Gameplay6
  • Comparto Artistico7
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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