[Recensione] DIRT 5

Codemasters ha fatto molta strada con la serie DiRT. Tra le molte cose che distinguono i loro giochi dalla concorrenza, vi è un’attenzione incessante su diversi tipi di superficie, tipi di veicoli e corse rally in vecchio stile pieni di fango e sportellate. A questo proposito, DiRT 5 rimane in linea con i precedenti capitoli, ma riesce comunque a maneggiare la magia che rende questi giochi così eccezionali in alcuni modi nuovi e interessanti.

Versione provata: PlayStation 4

Prima di tutto, DiRT 5 ha una nuova selezione di modalità e approcci alle piste. Laddove DiRT 4 aveva un’enfasi sulle tracce generate proceduralmente, DiRT 5 si allontana da questo per avere solo un sacco di varietà e opzioni di personalizzazione. Con 10 diverse località in cui gareggiare, la varietà è sicuramente presente e ogni regione ha le proprie sfide geografiche che non potrebbero essere più divertenti da superare. Zone che ci hanno particolarmente colpito sono i canyon dell’Arizona e i sentieri fangosi del Brasile, ma se si predilige l’altitudine, anche le montagne della Grecia e del Nepal sono luoghi eccezionali per gareggiare. Non ci si può davvero sbagliare con le posizioni di DiRT 5, dato che sono tutte tanto seducenti da ammirare quanto esilaranti da solcare più e più volte, migliorando ogni volta col passare del tempo.

DOVE FIRMO IL CONTRATTO?

La carriera è il centro nevralgico di DIRT 5 e in tutta la sua sfarzosità mette a disposizione dei giocatori una miscela di eventi come Stampeded, Land Rush, Ice Breaker, Ultra Cross e attinge ad una lista di auto meravigliosamente varia, inclusa l’Aston Martin DBX, una VW ID elettrica, Buggy, un pick up Ford F-150 Raptor e la classica auto da rally Subaru Impreza degli anni ’90.

Si inizia attirando l’attenzione di un pilota veterano AJ, doppiato da Troy Baker, che aiuterà il proprio alter-ego digitale nel suo viaggio. Questa modalità fornisce già dal suo inizio eventi da completare, senza un percorso prestabilito da intraprendere, dato che è possibile scegliere in corso d’opera in base alle gare a cui si partecipa. La modalità Carriera inizia un po’ lentamente prima di salire davvero in marcia attraverso altre opzioni di gara e piste divertenti.

Ogni gara ha anche degli obiettivi da completare, suddivisi in obiettivi di carriera e obiettivi dell’evento. Il completamento degli obiettivi darà dei timbri che serviranno a sbloccare ulteriori eventi nella modalità carriera. Una volta raggiunta la fine di un percorso, si sbloccherà una delle gare del Main Event, che richiederà un certo numero dei suddetti timbri per accedervi. Lungo la strada si sbloccheranno anche quelli che sono noti come Throwdown, completando compiti specifici in carriera, che vi metteranno contro un altro pilota in una sfida testa a testa.

Inoltre durante lo svolgimento della carriera, vi sarà la possibilità di siglare un contratto con diversi sponsor, che differiranno in cose come il pagamento delle gare, i bonus e altro, dando quindi vantaggi diversi. Sebbene il gioco consenta di cambiare sponsor in qualsiasi momento, la modifica ripristinerà la reputazione guadagnata. Di conseguenza, questa è un’azione che vi consigliamo di non fare continuamente.

La storia, divisa in cinque capitoli, ha notevoli promesse, soprattutto considerando che Codemasters ha collaborato con il mondo reale di Donut Media per creare un podcast in-game. I conduttori di YouTube James Pumphrey e Nolan Sykes forniscono aggiornamenti durante la campagna e conducono interviste sia con AJ che con il rivale Bruno Durand (Nolan North). L’ex stella del motocross diventato pilota è il migliore del settore, ma ha anche una vena molto arrogante. Le discussioni servono come unica forza motrice della storia e sostituiscono completamente i filmati o qualsiasi altro dispositivo di narrazione.

NON SOLO CARRIERA

Se preferite gareggiare senza una storia che vi circonda, la modalità Arcade del gioco è quella che fa per voi. All’interno di Arcade, infatti, è possibile scegliere tra Free Play e Time Trial, che consentono di provare i tempi migliori attraverso i vari tracciati del gioco. Inoltre se non vi sentite abbastanza in difficoltà giocando contro l’IA, puoi anche passare agli aspetti multiplayer del gioco, che sono disponibili in due modi diversi.

Il primo di questi è giocare con altri amici in locale, poiché DIRT 5 ha reintrodotto la possibilità di giocare fino a quattro giocatori, in modalità multiplayer a schermo condiviso. Questo rende il gioco molto più allettante da giocare con un gruppo che mai. Il secondo vede la possibilità di collegarsi online per giocare con amici o altri utenti, attraverso gare regolari o “giochi di gruppo” che possono rivelarsi molto divertenti.

Una novità assoluta per il franchise di Dirt è quella di Playgrounds, che è un creator di arene da corsa, con una delle tre sfide specifiche ad essa associate. Gate Crasher Playgrounds consente al giocatore di superare tutti i checkpoint nel minor tempo possibile. I Gymkhana Playgrounds consentono al giocatore di guadagnare punti eseguendo diversi trucchi. Infine, Smash Attack Playgrounds consente al giocatore di frantumare vari oggetti punti, per raggiungere il punteggio target nel minor tempo possibile.

Il modello di guida di DIRT 5 è di puro stampo arcade: divertente e poco impegnativo, ma che comunque in ogni curva, ogni cavallo ed ogni sconnessione del terreno vi renderanno l’esperienza di gioco variegata, divertente e differente, soprattutto controllando le auto con un volante con ritorno di forza. Tutto il parco macchine in più ha i danni visibili ma che, trattandosi di un arcade, non andranno ad influenzare il gameplay.

Sul lato tecnico Codemasters è solo da elogiare, nell’attesa delle versioni next-gen che potranno avere un upgrade gratuito se già in possesso del gioco. Le piste e gli effetti di contorno di questo titolo sono realizzati veramente bene con particellari, riflessi di luce su auto, acqua, tempeste di neve, fuochi d’artificio lanciati di notte, meteo variabile, ciclo giorno notte e tantissimi altri dettagli sono piacevolissimi alla vista. La sensazione di velocità, inoltre è restituita, molto bene con l’effetto blur laterale utilizzato con intelligenza. Il frame rate resta ben saldo mentre la colonna sonora è ottima, con pezzi punk rock che vi faranno dare ancora più sportellate agli avversari.

PUNTI DI FORZA

  • Modello di guida divertente e immediato
  • A livello grafico risulta curato e sbalorditivo
  • Lo split-screen in multigiocatore è un gradito ritorno

PUNTI DEBOLI

  • La carriera può risultare abbastanza corta
  • Alcuni eventi della carriera possono risultare ripetitivi
  • E’ un titolo puramente arcade, perciò se cercate simulazioni andate altrove

In DIRT 5, Codemasters è riuscita nuovamente ad ampliare la propria esperienza e conoscenza, sfornando un titolo divertente, immediato e sfarzoso, adatto a chiunque sia interessato a mettersi al volante. La carriera è piacevole e diversificata, anche se può risultare un po’ troppo corta. Sia il comparto video che quello audio sono da applausi, già su di una PlayStation 4 normale, non osiamo immaginare come sarà su PlayStation 5 con l’upgrade a 120 FPS e 4K.

Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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