Dragon Ball è una delle serie animate più famose di tutte i tempi, da oltre due decadi continua ad accompagnare i giovani (e i meno giovani) con le sue epiche battaglie. Akira Toriyama è riuscito a creare un fenomeno generazionale continuo, che è stato trasposto in forma video ludica innumerevoli volte nel corso degli anni, passando di console in console.
Con lo scorrere del tempo e l’accumularsi dei titoli dedicati alla avventure di Goku&Co, i fan sono diventati sempre più esigenti, storcendo il naso di fronte all’ennesima storia riproposta con la stessa salsa. Dimps lo scorso anno ha saputo ridare nuovo vigore al brand con il primo Dragon Ball Xenoverse, mescolando totalmente la cronologia della trama con l’alterazione delle linee temporali ed introducendo nuove meccaniche di gioco.
Con Dragon Ball Xenoverse 2, la software house giapponese insieme a Bandai Namco punta a migliorare ed elevare gli aspetti del predecessore, rivivendo i momenti storici della serie per salvare la linea temporale minacciata da nuovi nemici. Scoprite nelle nostra recensione cosa offre questo nuovo tie-in di Dragon Ball!
Nota: la versione provata è per PlayStation 4
PATTUGLIA TEMPORALE A RAPPORTO
Xenoverse 2 segue la formula del primo capitolo, ambientato due anni dopo la sconfitta di Demigra, le linee temporali sono di nuovo minacciate da un gruppo di super cattivi, alcuni provenienti dagli OVA, come Tarles e Slag. Sarà nostro compito, in quanto membri cadetti della Pattuglia Temporale, riportare ordine nell’universo.
Prima però dovremo creare il nostro alter ego scegliendo tra cinque razze: Terrestri, Saiyan, Namecciani, membri del Clan di Freezer e Majin, ognuna con caratteristiche specifiche. L’editor non è molto profondo, ma consente di creare il personaggio in maniera abbastanza variegata, l’equipaggiamento infatti potrà essere cambiato a piacimento durante il corso dell’avventura.
Quest’ultima avrà inizio a Conton City, nuova città che fungerà da HUB del gioco, sette volte più grande di Toki Toki City del primo capitolo, capace di ospitare 300 utenti connessi in contemporanea. Vi è inoltre la possibilità di trasferire i dati del precedente personaggio, facendolo diventare l’eroe simbolo della città con annessa statua olografica nella piazza centrale. Tuttavia non sarà possibile utilizzarlo come combattente giocabile, ma farà da compagno di viaggio a Trunks del futuro nel corso delle cut-scene.
TUTTI IN CITTÁ
Conton City è quindi il centro nevralgico del gioco, sarà liberamente esplorabile a piedi o a bordo di un hoverboard, fino a quando non si riceverà la licenza di volo. L’avanzamento delle missioni principali verrà scandito da Kaioshin il Sommo e dal Kaiohshin del Tempo, che ci invierà in vari punti spazio-temporali a sconfiggere i vari nemici. Le missioni sono strutturate in diversi atti, ciascuno dei quali può cambiare in base allo scenario o all’intromissione degli antagonisti.
Ma non bisognerà soffermarsi solamente sulle quest principali, infatti vista la forte componente GDR presente in Xenoverse 2 le missioni secondarie saranno fondamentali per livellare il proprio personaggio. Tra queste vi sono le quest di addestramento tramite maestri molto cari alla serie, sfide contro personaggi sparsi per la città e le faglie temporali, new entry nel titolo di Dimps, in pratica sono zone al di fuori della città raggiungibili con il teletrasporto, in cui troveremo personaggi e luoghi storici della saga di Dragon Ball, come la Navicella di Freezer o la casa di Majinbu.
Ma non scordiamoci della componente multiplayer, tradotta in missioni parallele cooperative con altri giocatori, molto simili a dei raid. Oppure ci si potrà lanciare in battaglie PvP all’interno dell’arena del torneo Tenkaichi. Inoltre vi saranno circa 60 personaggi sbloccabili, tratti dalle due serie Z e GT, dagli OVA e anche dall’ultima serie Super, in corso di svolgimento.
Completando missioni, incarichi e addestramenti riceveremo Zeni e Punti abilità, i primi sono la moneta con cui si potranno acquistare oggetti consumabili ed equipaggiamenti nei negozi in centro città. I secondi saranno utilizzabili per aumentare gli attributi del nostro alter-ego, divisi in sei sezioni.
KAMEHAMEHA!
Il combat system di Xenoverse compie un netto balzo in avanti rispetto al precedente capitolo, risultando più preciso e godibile. Gli attacchi ravvicinati e le conseguenti combo saranno eseguibili premendo il tasto Quadrato per l’attacco normale oppure Triangolo per quello potente, mentre premendo il tasto Cerchio si eseguiranno gli attacchi dalla distanza semplici o caricati. Invece con la pressione dei tasti dorsali uniti alla selezione di uno dei quattro pulsanti principali, si effettueranno gli Attacchi Speciali o Attacchi Supremi, completamente intercambiabili e personalizzabili. La risposta a tali comandi è nettamente migliorata, donando un’azione scorrevole e spettacolare, proprio come Toriyama ci ha abituato a vedere nell’anime.
Calci, pugni, mosse speciali e immagini residue si possono concatenare senza soluzione di continuità, facendo provare una sensazione di vero potere da guerriero. Grazie anche alle arene di combattimento in 3D si ha totale libertà di movimento, terrestre ed aereo. Unica pecca la telecamera, che alle volte non riesce a seguire del tutto il ritmo dell’azione, costringendo allo spostamento manuale della visuale oppure alla risistemazione del lock-on sull’avversario. Stesso discorso quando si affrontano nemici enormi come Vegeta e Nappa in forma Oozaru, data la loro dimensione il sistema di aggancio risulta poco preciso e confusionario.
A livello tecnico Xenoverse 2 rimane incollato a 60fps, anche se per consentire tale stabilità, la software house non ha curato alcuni dettagli delle arene di lotta o alcune zone periferiche di Conton City. Per quanto riguarda i personaggi, il cel shading utilizzato risulta pulito e con colori vivaci, allineandosi agli standard grafici dell’anime. L’audio è in lingua inglese o giapponese sottotitolata, con le voci originali della serie animata.
PUNTI DI FORZA
- Sistema di combattimento più preciso e fluido
- Conton City presenta tante cosa da fare
- Abilità e tecniche spettacolari in puro stile DB
- Puramente fan service
PUNTI DEBOLI
- Telecamera ballerina in alcuni frangenti
- Mancano alcuni personaggi nel roster
- Poca cura nei dettagli ambientali
Con Dragon Ball Xenoverse 2, Bandai Namco e Dimps sono andati a prelevare la formula molto apprezzata del primo capitolo, rifinendola e migliorandola a livello di gameplay. Tante missioni da portare a termine, grazie ad HUB molto più grande e una storia capace di far rivivere i combattimenti storici in maniera appagante e divertente. Non si è puntato alle grandi novità quindi ma al consolidamento di un progetto valido. Un picchiaduro frenetico che deve entrare assolutamente nella collezione degli amanti delle Sette Sfere del Drago!
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