Le arti marziali miste negli ultimi anni si sono ritagliate uno spazio sempre più grande nel palcoscenico degli sport di combattimento, grazie alla loro spettacolarità e al coinvolgimento trasmesso al pubblico. In un certo qual modo possiamo dire che questo sport, che fonde vari stili di lotta, è riuscito a mettere in secondo piano una disciplina antica come la boxe, in termini di impatto mediatico.
Electronic Arts torna con il secondo capitolo della serie: EA Sports UFC 2, dopo aver preso il testimone nel 2014 dalla ormai defunta THQ, detentrice dei diritti videoludici delle Mixed Martials Arts.
Il primo episodio aveva brillato per la sua grafica sbalorditiva ma era molto carente sotto alcuni aspetti, scopriamo quindi insieme se gli sviluppatori hanno imparato dai propri errori o meno.
Nota: La versione provata è per PlayStation 4
DOLORE REALE
Il roster di EA Sports vanta un numero elevatissimo di lottatori, sedetevi prima di continuare la lettura… ben 250! Sì avete capito bene duecentocinquanta. Al suo interno vi sono i combattenti di tutte le categorie e pesi: piuma, mosca, massimi e via così, maschili e femminili, nonché alcune leggende del fighting tra cui Sebastiaan “Bas” Rotten, Mike Tyson e l’immortale Bruce Lee.
La riproduzione grafica e fisica degli atleti è sopraffina e maniacale, a onor del vero EA aveva già fatto un buon lavoro nel capitolo precedente, tuttavia l’asticella è stata ulteriormente alzata. Questa attenzione estetica si ripercuote anche sul gameplay e sul sistema di combattimento, vero cuore del gioco. A ogni colpo il volto del combattente verrà segnato da tagli, lividi, e ogni danno comportato dagli attacchi subiti.
Le mosse di striking a disposizione degli utenti sono molto variegate, si parte dai classici pugni e calci bassi eseguibili con la pressione di un solo tasto, per poi passare a combinazioni avanzate che oltre ad essere spettacolari a livello artistico, faranno davvero male se portate a segno. Oltretutto verrete acclamati dal pubblico eseguendo una combo con calcio rotante o pugno girato finale.
Non pensiate che basti menare un po’ le mani, o meglio i tasti del pad, per danneggiare l’avversario. Poiché sarà presente una barra a doppio filo contenente la stamina del lottatore: abusare di combo e mosse impegnative vi porterà alla stanchezza preventiva, cosa che può influire molto sull’esito dell’incontro. Però abbiamo constatato che la CPU si stanca quasi sempre meno del nostro lottatore, indipendentemente dalla classe o livello. Un fattore non da poco che può condizionare l’approccio al match.
Gli attacchi vanno quindi ragionati e studiati. Continuando a colpire una determinata parte del corpo si può puntare ad una conclusione rapida dell’incontro, tuttavia può essere una strategia con effetto boomerang, grazie alle varie azioni difensive a disposizione. Schivate veloci, guardia alta, guardia bassa e parate secche eseguibili coi tasti dorsali del pad possono mettervi o mettere l’avversario in una situazione di svantaggio e contrattacco. Non vi auguriamo mai di avere la guardia scoperta.
Ma le arti marziali miste non si fermano qui, infatti proiezioni, clinch, prese, lotta a terra e ground and pound sono parte integrante di questo sport.
COMBATTI PER LA GLORIA
Se pensate di trovarvi di fronte ad un titolo di lotta semplice, beh non vogliamo illudervi poiché il sistema di clinch e lotta a terra per gli utenti alle prime armi può rivelarsi impegnativo nelle prime ore di gioco. Ma una volta capito come e quando agire, l’ottagono sarà nelle vostre mani. Un aiuto può darlo la sezione Sfide, che metterà il giocatore di fronte a singole sezioni di gioco, con previa spiegazione dei comandi da utilizzare.
La scelta del combattente può essere fondamentale se avrete come avversario un abile grappler. Da un lato le transizioni in piedi e a terra sono più intuitive rispetto al passato, grazie all’utilizzo della levetta analogica destra che fornirà le movenze a disposizione. Dall’altro, padroneggiare questo sistema tenendo conto della stamina, dell’avversario che continuerà a far pressione (e nel peggiore dei casi avvierà una sottomissione) può rivelarsi spiazzante per i neofiti del genere.
Consigliamo quindi di passare i primi minuti a far un po’ di pratica nell’apposita modalità fornita da UFC 2.
Restando in tema di modalità, la Carriera permetterà all’utente di creare il proprio alter-ego fighter dalla testa ai piedi, grazie anche all’utilizzo del Game Face, una delle features presenti ormai da tempo nei titoli EA. Successivamente si inizierà la scalata verso la gloria, guidati da un coach e da un valanga di allenamenti, capaci a volte di annoiare per la loro ripetitività. Infatti si sente proprio che manca un filone capace di esaltare con rivalità o bivi narrativi.
La modalità Ultimate Team, invece riprende le meccaniche viste già ormai da anni in FIFA e lo adatta alle MMA con pacchetti di figurine che andranno acquistati con denaro in-game. Si potranno creare fino ad un massimo di cinque lottatori con l’editor di gioco e metter insieme la propria squadra per combattere all’ultimo sangue, contro altri utenti online oppure contro la CPU.
I crediti daranno modo di comprare pacchetti divisi per qualità e categoria di peso, che conterranno bonus per le statistiche, mosse applicabili durante l’incontro, allenamento e potenziamenti in diversi stili di lotta.
Abbiamo trovato molto interessante la Modalità Knockout, consigliata per match contro gli amici o semplicemente per picchiare senza pensieri e prese di sottomissione. Ogni lottatore avrà a disposizione determinati punti vita, che verranno tolti ogni volta che si colpirà o si verrà colpiti alla testa o al corpo. Il tutto manterrà sempre altro il ritmo regalando la giusta adrenalina, tipica di questo sport.
PUNTI DI FORZA
- Impressionante a livello grafico
- Un roster enorme
- Modalità Knockout molto divertente
PUNTI DEBOLI
- Carriera a lungo noiosa
- Impegnativo per i neofiti
- Combat System non perfetto
EA Sports ha fatto buoni progressi con UFC 2, migliorando ulteriormente il comparto grafico e il combat system. L’Ultimate Team e la Modalità Knockout portano rispettivamente longevità e divertimento ad un titolo che consigliamo vivamente gli amanti del genere. Ma lo suggeriamo anche a quegli utenti che vogliono variare dai classici picchiaduro ed addentrarsi nella simulazione dei combattimenti sportivi. Nota dolente la Modalità Carriera e qualche piccola pecca nella fisica dei danni e nella stamina dell’avversario.
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