[Recensione] Farsiders

Farsiders, il nuovo action RPG sviluppato dal team thailandese Ghost Gambit e frutto di una campagna trionfale su Kickstarter, offre un intrigante mix di ambientazioni futuristiche e leggende arturiane. Il gioco ci mette nei panni di Cassie, il membro più giovane degli Spectralon, una forza di polizia futuristica impegnata nella lotta contro il Soul Syndicate, un pericoloso gruppo terroristico. Tuttavia, durante la sua prima missione, Cassie si ritrova coinvolta in un’avventura travolgente che la porterà a viaggiare tra mondi diversi e periodi storici, passando da una cittadina dall’estetica cyberpunk fino ad arrivare alla magica Camelot.

Incantesimi e tecnologia

L’intreccio narrativo di Farsiders, sebbene affronti temi già esplorati in altri contesti, riesce a catturare l’attenzione del giocatore. La storia di Cassie, catapultata tra il futuro e l’antica Camelot, offre un amalgama affascinante di elementi sci-fi e fantasy, ampliando le prospettive della trama e stimolando la curiosità di chi prende il pad in mano.

Farsiders brilla per il suo design artistico, che combina con successo ambientazioni futuristiche e elementi delle leggende arturiane. L’estetica cartoonesca è un punto positivo, evidenziato dai dettagli curati presenti sia nelle ambientazioni cyberpunk che in quelle fantasy. L’immersione visiva nel mondo di gioco risulta coinvolgente e stimolante, offrendo una varietà di scenari che incidono significativamente sulla qualità complessiva del titolo.

Qualche intoppo di troppo

Purtroppo, il lato negativo che emerge dalla nostra prova di Farsiders riguarda il gameplay. Il sistema di combattimento, sebbene si ispiri ai classici hack ‘n slash e richiami la saga di Darksiders, mostra evidenti difetti. La lentezza dei movimenti di Cassie e dei nemici, unita alla facilità con cui gli attacchi possono essere evitati, impatta negativamente sull’esperienza di gioco. La mancanza di sfide significative durante gli scontri, compresi i combattimenti con i boss, rende il gameplay meno appagante di quanto ci si potesse aspettare.

Il ritmo del gioco è disturbato da alcune problematiche di pacing. Aree vuote e prive di scontri, insieme a caricamenti apparentemente ingiustificati, compromettono la fluidità dell’esperienza. Questo rende le fasi di transizione tra le diverse ambientazioni meno coinvolgenti di quanto dovrebbero essere, e rallenta l’azione, togliendo al giocatore quel senso di continuità e progressione desiderato.

Farsiders delude anche al punto di vista tecnico, in particolare per la mancanza di opzioni di personalizzazione basilari. L’impostazione dei controlli, settata sul modello asiatico, risulta scomoda per i giocatori occidentali, limitando la fluidità e l’intuitività del gameplay. Perdipiù, l’assenza di opzioni di personalizzazione più approfondite, come la configurazione dei tasti, rappresenta un difetto significativo che impatta sull’esperienza complessiva del giocatore. Siamo quindi obbligati ad utilizzare B per confermare le nostre scelte e A per annullarle, e non è presente alcuna possibilità per adattare i tasti al nostro gusto.

C’è ancora speranza per la magia?

Nonostante il suo affascinante mondo di gioco e il tema avvincente, Farsiders soffre di alcune carenze significative nel gameplay e nell’aspetto tecnico. Mentre il team Ghost Gambit ha sicuramente realizzato un titolo con un grande potenziale, sarebbe auspicabile vedere miglioramenti nelle future patch o aggiornamenti per garantire un’esperienza di gioco più soddisfacente.