La stagione calcistica 2019/2020 è ormai iniziata e vede tutte le squadre delle massime serie già impegnate in campionato, Champions League ed Europa League. Allo stesso modo, anche la sfida tra Fifa e Pes ha avuto inizio e questa volta, risulta più combattuta che mai. Mentre negli scorsi anni il predominio di Fifa era abbastanza evidente (anche a causa degli errori di Konami), quest’anno il gap tra i due giochi calcistici sembra essersi assottigliato. D’altro canto, EA Sports non è rimasta a guardare, ma ha a sua volta risposto proponendo nuove formule per il nuovo FIFA 20, prima su tutte la modalità Volta, ispirata all’indimenticabile Fifa Street. Mettetevi comodi quindi e preparatevi a leggere la recensione dedicata a FIFA 20; vi auguriamo una buona lettura.
Nota: La versione provata è quella PS4
IL CALCIO “VOLTA” FACCIA
Non potevamo che aprire questa recensione con la modalità Volta, una delle novità più tangibili del nuovo tiolo targato EA Sports. E’ bene fare subito attenzione su quello che questa modalità ha da offrire. Volta non è una mera modalità di contorno, ma diventa forza portante dell’intero titolo. Electronic Arts ha infatti deciso di abbandonare il Viaggio, modalità storia dedicata ad Alex Hunter e presente negli ultimi tre capitoli della serie per inserire una nuova campagna proprio all’interno di Volta. Protagonista della storia è un giovane freestayler che milita nella squadra guidata da Jayzinho, reale stella del calcio di strada. La nostra avventura comincia con l’infortunio di quest’ultimo, costringendoci a trovare nuovi compagni per partecipare al campionato mondiale. Sebbene i presupposti della trama siano abbastanza lineari e banali, Volta riuscirà comunque a divertirvi, grazie ai tanti campi e categorie disponibili. Troviamo ad esempio il 3 vs 3, il 4 vs 4, il 5 vs 5 e il futsal, meglio conosciuto in Italia con il nome di calcetto. Tra l’altro, nel costruire la squadra, dovremo porre attenzione al livello di affiatamento tra i compagni che inciderà sulla prestazione della team. Da sottolineare l’ottima personalizzazione del nostro alter-ego e dei nostri compagni di squadra. In particolare, oltre ad un editor dedicato alle fattezze fisiche, potremo sbloccare abiti di vario genere, come del resto accadeva in Fifa Street. Terminata la modalità Storia, potremo decidere se affrontare la modalità Tour, in cui affrontare i migliori campioni dello street soccer o, in alternativa, buttarci sulle modalità online di Volta che comprendono, ad esempio, divisioni o classiche partite 1 vs 1.
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Nonostante l’inserimento della modalità Volta, Electronic Arts ha deciso di mantenere tutte le modalità offline ed online che hanno contribuito al successo della serie. Se è vero che squadra che vince non si cambia, EA ha apportato notevoli migliorie alle modalità “classiche”. In particolare, la modalità Carriera, che prevede la possibilità di essere allenatori o giocatori ha subito miglioramenti a livelli manageriali. Percorrendo la strada di allenatori, dovremo ad esempio motivare i nostri giocatori, cercando di tenerne alto il morale. Dovremo rispondere alle loro richieste e alle domande dei giornalisti durante le conferenze stampa, inserite per la prima volta nella serie. Sebbene si tratti di una meccanica gradita, alla lunga si rivelerà poco incisiva, in quanto la gestione della squadra risulterà tutto sommato facile da equilibrare. Accanto alla Carriera tornano anche le modalità Calcio d’inizio, Stagioni Online, Partite Co-op, Pro Club, Tornei e Champions League, i cui diritti sono ancora nelle mani del titolo EA. Presenti anche le Regole Speciali, partite caratterizzate da determinati modificatori che rendono il tutto più arcade. Proprio in questa chiave, segnaliamo l’arrivo di “Palla Matta” e “Falla Girare“. Mentre la prima assegna potenziamenti al pallone una volta uscito dal campo di gioco, la seconda si basa sul possesso palla, assegnando punti in base al possesso balla su determinate zone di campo. Come avrete notato non abbiamo fatto riferimento a Fifa Ultimate Team, di cui parleremo approfonditamente nel prossimo paragrafo.
FUT 20, UN GIOCO NEL GIOCO
Ovviamente in FIFA 20 non poteva mancare Ultimate Team, rinominato FUT 20 per l’occasione. Come da tradizione, lo scopo di Ultimate Team è quello di creare una squadra cercando di raggiungere un’intesa massima tra i giocatori basandosi su ruolo, squadra di appartenenza e nazionalità. Ogni giocatore (o allenatore) sarà acquistabile partecipando alle aste o acquistando specifiche bustine virtuali con monete di gioco o soldi reali. Una volta aver creato la squadra dei nostri sogni potremo cimentarci nelle classiche Division Rivals, Squad Battles o Draft Online (in quest’ultimo caso, tuttavia, utilizzeremo una squadra formata casualmente). Se le modalità di Ultimate Team e lo scopo della modalità stessa sono rimaste pressoché invariate, in FUT 20 sono stati inseriti alcuni miglioramenti di contorno. Oltre agli obiettivi giornalieri e settimanali, ora troverete quelli stagionali, da completare nell’arco di un mese e al raggiungimento dei quali sarete ricompensati con pacchetti o premi di altro genere. Con grande piacere della community, in FUT 20 arrivano anche le Amichevoli, grazie alle quali poter sfidare un amico senza che i risultati influiscano sulle varie classifiche o statistiche di squadra. Apportati anche dei miglioramenti sull’interfaccia della gestione di squadra che rendono più intuitive le varie opzioni. Ultimo, ma non per importanza, l’inserimento delle “modalità Scambi” e “Intesa Massima“. Mentre la prima prevede lo scambio casuale di tre giocatori da una squadra all’altra, la seconda vedrà partite con squadre dall’intesa massima.
GAMEPLAY: RIVOLUZIONE O AGGIORNAMENTO?
Dopo aver presentato le modalità chiave di questo FIFA 20 possiamo finalmente parlare del gameplay. Lo diciamo subito: FIFA 20 non rivoluziona lo stile di gioco della serie, ma, piuttosto, lo aggiorna in alcune caratteristiche. Il ritmo di gioco ci è sembrato leggermente meno veloce ma ancora troppo sostenuto, rendendolo poco realistico se paragonato ad una reale partita di calcio. Ancora una volta quindi, i giocatori più veloci e più forti a livello di overall continuano ad essere di gran lunga superiore a tutti gli altri giocatori. Certo, rispetto a FIFA 19 la situazione risulta migliorata ma la paura è quella di vedere, specialmente in FUT, giocatori con squadre di velocisti per sfruttare il ritmo di gioco generale e arrivare facilmente in porta.
La fisica della palla ci ha invece convinti, con traiettorie di tiri, cross e passaggi realistiche. Specialmente palla al piede è evidente un controllo più realistico da parte dei giocatori. Ciò grazie all’introduzione dell’Active Touch, il quale inserisce nuove animazioni nel controllo e nella ricezione della sfera. Il sistema ha influito positivamente anche su dribbling e contrasti, ancora più fluidi rispetto al passato. Rimanendo in tema di animazioni non possiamo non apprezzare quelle dei portieri, ancora una volta verosimili e fluide. Nel complesso gli estremi difensori compiono un buon lavoro sia nei tiri dalla distanza che in quelli ravvicinati e nelle punizioni. Proprio quest’ultime sono state oggetto di modifica in FIFA 20. Prima di ogni calcio piazzato dovremo impostare traiettoria e rotazione del pallone utilizzando rispettivamente, una specifica croce direzionale e la levetta destra del pad. Un sistema che, tutto sommato, abbiamo apprezzato e che aumenta la cura nella preparazione delle punizioni. Migliorata anche la CPU specialmente nel mantenimento della linea di difesa. La CPU avversaria tende invece ad essere un po’ troppo aggressiva. Il problema è che questo atteggiamento viene tenuto per gran parte della partita, obbligandoci a tenere un ritmo di gioco frenetico e poco ragionato. Nonostante questo la CPU riesce a gestire bene la mentalità di ogni squadra, rispettando quanto più strategie e tattiche utilizzate nel mondo reale.
Ovviamente, per quanto riguarda la modalità Volta dobbiare fare un discorso a parte. Di fatto, parte del gameplay e dell’intelligenza artificiale del calcio a 11 è stato trasferito in Volta, causando alcune imperfezioni. Trovandoci in un ambiento più stretto, è ancora più evidente un ritmo frenetico e veloce in cui gioco di squadra e strategia sono di poca utilità. Tra l’altro la velocità di gioco aumenta con l’aumentare dell’abilità dei giocatori (vedi Ronaldo e compagni). Se ciò è pienamente visibile nelle modalità 3 vs 3 e 4 vs 4 nel 5 vs 5 e nel futsal il gameplay assume un sapore più equilibrato e bilanciato. Per quanto riguarda l’esecuzione delle skill invece, nulla da dire. Per ovvi motivi i trick sono stati semplificati, così da aumentare la spettacolarità complessiva della modalità. In ogni caso tutti i trick saranno attivabili tenendo premuto L2 e combinando la levetta destra del pad, eccezion fatta per alcune skill che saranno eseguite automaticamente dai giocatori più abili.
THE CHAMPIOOONS
Anche a livello tecnico-grafico FIFA 20 si limita a limare quanto visto nel capitolo precedente della serie. Stadi, tifoserie e cori sono più dettagliati e curati, soprattutto durante le partite di Champions League, licenza che Electronic Sports ha ben sfruttato per la creazione dell’atmosfera di gioco. La cura nei dettagli è presente anche nella realizzazione nei campi della modalità Volta, con ambientazioni varie e decisamente ispirate. Buono il lavoro svolto sulle animazioni, grazie anche all’implementazione dell’Active Touch che migliora sensibilmente il controllo palla e i contrasti. I portieri continuano a rimanere fluidi ed elastici nelle parate, rispecchiando in pieno le loro controparti reali. Purtroppo non si nota la stessa cura nella creazione dei volti, soprattutto dei giocatori meno conosciuti.
Passando al sonoro, anche quest’anno la telecronaca è stata affidata alla coppia Pierluigi Pardo e Stefano Nava. Durante le partite i due si comportano realisticamente con interventi e frasi varie e adatta alla situazione (almeno nella maggior parte dei casi). Degna di nota anche la soundtrack, da sempre un fiore all’occhiello della serie, come ci viene confermato anche in FIFA 20.
PUNTI DI FORZA
- Volta è molto divertente…
- Gameplay affinato…
- Ultimate Team rimane una garanzia
PUNTI DI DEBOLEZZA
- …ma il bilanciamento lascia a desiderare;
- …ma ancora troppo frenetico;
FIFA 20 prosegue nel processo di limatura del gameplay come i capitoli precedenti hanno fatto a loro volta. Sicuramente chi si aspettava una rivoluzione nello stile di gioco rimarrà deluso. Questo non signficia che FIFA 20 non sia un gioco consigliato e valido per tutti gli amanti del calcio. Il gameplay è stato infatti aggiornato, rendendolo meno frenetico nella costruzione delle azioni. La stessa modalità Volta si è rivelata un’aggiunta molto apprezzata al netto di qualche problema di bilanciamento, facilmente correggibile tramite una patch successiva. Ovviamente chi ama la serie FIFA per la modalità Ultimate Team non rimarrà deluso. FUT 20 è stato ulteriormente migliorato ed ampliato, aggiungendo nuove modalità ed assicurando ore infinite di divertimento. Concludendo, FIFA 20 non rappresenta una rivoluzione all’interno della serie ma un gradito aggiornamento che va a migliorare, sotto praticamente ogni aspetto, quanto visto in FIFA 19.
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