[Recensione] Ghostrunner 2

Il 2020 ha segnato l’arrivo di Ghostrunner, titolo action platform in prima persona sviluppato da 505 Games e One More Level. Il titolo, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, riuscì a stupire gran parte del pubblico videoludico grazie ad un gameplay frenetico e adrenalinico ed ad uno stile cyberpunk decisamente ben riuscito.

Il successo ottenuto ha portato gli sviluppatori a creare un secondo capitolo prendendo quanto di buono fatto con il primo gioco e aggiungendo alcune chicche di cui vi parleremo nel corso della recensione dedicata a Ghostrunner 2.

Dove eravamo rimasti?

Le vicende di Ghostrunner 2 ripartono un anno dopo gli avvenimenti del primo capitolo. Dopo aver sconfitto la Custode della Chiave, intenzionata a convertire l’umanità in delle vere e proprie intelligenze artificiali, Jack si ritrova ancora una volta a dover intervenire a protezione della Torre Dharma.

Dopo la sconfitta della Custode, infatti, la Torre è rimasta senza un governo e la brama di potere di alcuni gruppi di cybercriminali metterà la razza umana nuovamente in pericolo. Tra questi troviamo gli Asura, gruppo composto dalla prima edizione di Ghostrunners che sembrano avere qualcosa in comune proprio con Jack. Al contrario di quanto visto con il primo titolo, in Ghostrunner 2 le vicende vengono spiegate in modo più approfondito, cercando di coinvolgere maggiormente il giocatore.

Tra un livello e l’altro, ad esempio, sarà possibile accedere ad un hub centrale in cui incontrare i nostri compagni di avventura, con i quali potremo scambiare parole per approfondire la trama di fondo. Certo, i dialoghi a disposizione sono piuttosto lineari ma ci troviamo di fronte ad una buona aggiunta. Tra l’altro, il tema delle intelligenze artificiali risulta quanto mai attuale e lascia riflettere su quello che potrebbe essere il nostro futuro.

Nonostante quanto scritto fino ad ora, la storia di Ghostunner 2 rimane di mero contorno; migliora sotto tanti aspetti ma rimane un pretesto per giustificare le azioni di Jack. Come vi abbiamo raccontato nella recensione del primo capitolo, inoltre, anche qui molti dettagli vengono raccontati durante il gameplay. Purtroppo però, il dover seguire i sottotitoli (il gioco è doppiato in inglese) non è per niente semplice. Ciò a causa della frenesia del gameplay, che ci costringerà a non abbassare mai la guardia.

Trail and error

Il gameplay di Ghostrunner 2 riprende completamente la struttura vista con il primo capitolo. Anche questa volta, infatti, gran parte delle mosse possono essere compiute con i grilletti del pad (attacco, schivata, parata) mentre con A e con X potrete, rispettivamente, saltare o usare il rampino.

L’intera struttura si basa sul fattore “Trial and error” il che comporterà decine e decine di morti prima di riuscire a portare a termine il livello di turno. Fortunatamente, i tanti checkpoint permettono di non dover ripetere lunghe sezioni di gioco, diminuendo quel senso di frustrazione che potrebbe colpirvi dopo l’ennesima morte. Morte che, come detto sarà molto frequente in quanto non abbiamo specificato un particolare piuttosto importante: un solo colpo causerà il game-over, facendovi ripartire dal checkpoint più vicino.

Purtroppo, come vi avevamo già raccontato nella recensione del primo Ghostrunner, resta un bilanciamento della difficoltà non sempre ben calibrato. Ciò nonostante, il gameplay è sì punitivo ma mai scorretto: padroneggiando sempre più le meccaniche a disposizione riusciremo a procedere, ricevendo un senso di gratificazione non da poco. Anche le boss fight hanno subito un netto restyling, risultando ora più dinamiche e memorabili.

Di contorno alla componente più propriamente action troviamo anche sezioni più dedite al platform puro, riuscite in tutto e per tutto. Quanto scritto fino a ora potrebbe fare di Ghostrunner 2 un semplice “more of the same” del predecessore ma è a circa metà del gioco che il gameplay assume una sfumatura del tutto nuovo.

Gli sviluppatori hanno infatti deciso di inserire sezioni da svolgere in sella ad una moto, con cui dovremo sfrecciare per lunghi percorsi lineari evitando ostacoli, uccidendo nemici o correndo sui muri. Insomma, un’aggiunta piacevole che porta un po’ di differenziazione rispetto al primo capitolo. Anche i nemici e i loro attacchi aumentano di quantità rispetto al predecessore, facendo del gameplay di Ghostrunner 2 un qualcosa di più completo, seppur ancora migliorabile in tanti aspetti.

Più ram..più forza!

Procedendo con l’avventura, il gameplay diverrà sempre più elaborato grazie ad un sistema di potenziamento che permetterà a Jack di sbloccare nuove abilità. Nel particolare avremo a che fare con skill di diverso tipo (spada, sistema, traversata, continuità, shuriken, tempesta, ombra e rootkit) con le quali potremo compiere azioni aggiuntive che faciliteranno l’avanzamento di gioco.

Tuttavia, per poter equipaggiare più abilità contemporaneamente dovremo avere memoria RAM a sufficienza. Terminata la memoria della nostra scheda madre, infatti, non potremo inserire ulteriori potenziamenti, anche se già sbloccati. Purtroppo, l’unico modo di potenziare la memoria di Jack è quello di trovare dei collezionabili nel corso dei livelli, cosa non sempre così intuitiva.

Non essendo previsto backtracking, una volta persi, non potremo più ottenere tali collezionabili, compromettendo la crescita del nostro personaggio. Una scelta che non comprendiamo a pieno considerando che la struttura di Ghostrunner 2 è abbastanza lineare e che quindi l’esplorazione non è alla base.

Ciò nonostante l’albero di abilità vi permetterà di usare vari approcci, trovando diverse soluzioni per uccidere i nemici e aumentando quindi la rigiocabilità del titolo.

Per completezza segnaliamo che sono presenti anche tre mosse finali con le quali Jack potrà fare diversi danni ma che richiederanno un tempo di ricarica decisamente lungo.

CyberArte

Ghostrunner 2 ripropone un’atmosfera Cyberpunk in cui neon, led e strutture sci-fi dominano l’intera scena. Tuttavia, chi ha giocato il primo capitolo proverà un senso di dejavù, ritrovando asset riutilizzati e fin troppo simili a quanto visto nel primo capitolo. E’ pur vero che il gioco è ambientato sostanzialmente nelle stesse aree del suo predecessore, e non c’è molto altro che gli sviluppatori avrebbero potuto fare sul level deign.

Le sezioni in moto sono invece del tutto nuove e ben si rispecchiano con l’atmosfera Cyberpunk trasmessa dal gioco. Certo, i livelli rimangono fondamentalmente lineari, ma non riteniamo si tratti di un punto negativo se consideriamo quella che è l’anima action del titolo.

Come leggero strumento di personalizzazione, gli sviluppatori hanno inoltre inserito la possibilità di cambiare l’estetica di guanti, spada e moto. A livello sonoro segnaliamo una soundtrack che ben si abbina all’atmosfera sci-fi del gioco, con canzoni elettroniche che trasmettono la giusta carica per affrontare i livelli armati della nostra Katana.

Tra l’altro, anche se ancora non conosciamo i dettagli, One More Level e 505 Games hanno già predisposto un programma di nuovi contenuti che arriveranno dal dicembre 2023 e che supporteranno il titolo fino ad ottobre 2024. Un chiaro segno che mostra tutta la volontà degli sviluppatori di supportare il gioco.

Ringraziamo 505 Games per il codice review fornitoci.