Con un pò di tempo che abbiamo preso per l’analisi dei vari aspetti di gioco, possiamo parlare finalmente del tanto atteso DLC per Horizon II: Forbidden West, Burning Shores, il quale ci porta ad un avanzamento della storia vero e proprio rispetto a dove ci eravamo fermati nel gioco principale.
In Burning Shores, Aloy sarà chiamata ad inseguire una sinistra minaccia nelle terre selvagge di Los Angeles, ora trasformate in un infido arcipelago vulcanico. Viaggerà quindi verso una nuova pericolosa regione a sud delle terre del clan Tenakth, con una trama avvincente che prosegue direttamente da dove è finito Horizon: Forbidden West, arricchendolo di nuovi personaggi, avventure e altro ancora, il tutto rilasciato il 19 aprile solo su PS5.
OVEST PROIBITO E OLTRE
Accedendo al gioco dopo l’acquisto di Burning Shores, riceveremo una chiamata da Sylens se avremo completato l’ultima missione del gioco: “Singolarità”, per invitarci alla villa di Tilda e spiegarci un problema che dovremo risolvere (non andiamo oltre per evitare spoiler) raggiungendo le Rive Ardenti, lì dove una volta sorgeva Los Angeles.
E’ così che ha inizio un’avventura nuova e importante per i risvolti futuri della trama, che ci porterà su una porzione di mappa inedita e a contatto con una popolazione già incontrata, assieme ad Seyka, un personaggio che si adatta bene al carattere di Aloy, gli obiettivi comuni uniranno le strade e porteranno a scoprire interessanti risvolti sulla nostra protagonista.
Le isole delle Rive Ardenti sono tante e dense di macchine anche nuove, oltre a vecchie conoscenze, tra cui: Waterwing (un volatile che può immergersi in acqua), Stingspawn (piccoli esseri volanti che nascono da delle uova non appena ci si passa vicini) e Sputabile (un rospo gigante e molto resistente da abbattere); le zone sono anche piene di tesori da scoprire ed esplorare in lungo e in largo soprattutto in ottica di ricerca del nuovo materiale disponibile, la Brillite: un cristallo fondamentale per l’acquisto di armi e armature leggendarie dai mercanti Quen, ritrovabile in natura senza nemmeno troppe difficoltà.
Parlando del lato tecnico, le innovazioni non sono rilevanti e va bene così, in quanto si tratta di un’espansione che punta ad aggiungere componenti di storia fondamentali (anche troppo); tuttavia, c’è da menzionare l’esclusività next-gen del DLC, che ha portato Sony a stabilizzare e potenziare leggermente grafica e FPS, libertà concesse dalla PS5, unica console su cui è disponibile.
Le premesse per il futuro della serie ci sono tutte e la carne al fuoco è tanta, l’unica attesa che rimane ora è per l’arrivo del terzo capitolo, di cui ancora non sappiamo nulla, e che lascia domande sull’arrivo della minaccia incombente (chi ha completato la storia principale sa) che sembra possa far evolvere il titolo verso una piega inaspettata, cosa che accende la curiosità dei giocatori e fa riflettere sull’impatto che questa esclusiva PlayStation ha effettivamente.
Le novità sono state apprezzate e il limitato arricchimento del gameplay è adeguato a un DLC, anche se determinati boss avrebbero potuto offrire di più in termini di qualità dei combattimenti; rimaniamo perciò impazienti di vedere ulteriori miglioramenti tecnici nel prossimo futuro, anche se la base da cui partiamo è già un buon punto d’inizio.
PUNTI DI FORZA
- Storia scorrevole e necessaria per il futuro della saga
- Comparto visivo gestito perfettamente
- Macchine e armi varie aggiunte
PUNTI DEBOLI
- Troppo fondamentale per la trama da mettere come semplice espansione
- Alcune boss fight un pò squilibrate
Un DLC come questo è estremamente importante, e da recuperare, per il corretto proseguo della trama principale e il futuro di Horizon, forse anche troppo importante per essere un semplice extra; tuttavia, dopo averlo sviscerato, abbiamo apprezzato le particolarità aggiunte: dalle macchine alle armi nuove, oltre ad una storia che è stato il punto principale del DLC.
Ringraziamo Sony per il codice review del gioco.
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