I Am Fish è un titolo di Bossa Studios rilasciato il 16 settembre scorso per Xbox One e PC. Dagli sviluppatori di I am Bread e Surgeon Simulator, nasce un altro titolo esilarante che non va preso con troppa serietà. Anche perché poi si rischia di arrabbiarsi davvero tanto. All’interno di questa recensione andremo ad analizzare i punti principali di I Am Fish, cercando di trovare un senso dove questo non sembra esserci. Però alla fine è divertente, fidatevi.
Sei un pesce che nuota, figo
Come avrete potuto ben capire, I Am Fish non è un titolo estremamente profondo e l’obiettivo è uno solo: raggiungere l’oceano per ricongiungere i quattro amici pesci e tornare a nuotare felicemente. Prima di arrivare a questo punto, tuttavia, bisognerà affrontare diverse sfide spingendo con la forza del nostro pesce (sì) dei contenitori dall’interno, oppure saltando da una fontana all’altra.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: i controlli sono volutamente difficili. Le meccaniche di gioco non sono poi così complicate, ma nel momento in cui ci si ritrova a guidare un pesce all’interno di una bottiglia, il gioco è meno semplice di quel che sembra.
Inizialmente i quattro pesci sono, sapete, dei normalissimi pesci. Nel momento in cui viene dato loro un pezzo di pane magico, che richiama I am Bread, questi diventano super intelligenti e tentano di fuggire per ritrovarsi nell’oceano. Il gioco inizia nei panni di un pesce rosso, ma dopo aver completato le missioni iniziali diventeranno disponibili altri tre personaggi:
- Il pesce palla, che può utilizzare il potere speciale di gonfiarsi e rotolare per la contea.
- Il piranha, che, come tutti i piranha, morde.
- Il pesce volante, che ha l’abilità di planare.
Ogni pesce ha tre livelli da completare, e all’interno di ciascun livello troviamo 5 pezzi di pane da trovare e collezionare. Sono presenti diversi checkpoint, che rendono l’esperienza meno sgradevole di quello che potrebbe essere. Nel momento in cui si seleziona un livello, vengono mostrati degli indizi per trovare i pezzi di pane, ma una volta in partita questi non sono più disponibili. Ciò risulta scomodo se si cerca di completare il livello al 100%, poiché bisogna trovarli “a caso” oppure ci si deve segnare prima gli indizi su un pezzo di carta.
Stile grafico e comparto tecnico
Dal punto di vista artistico I Am Fish è estremamente gradevole, con dei colori intensi e uno stile cartoon classico dei titoli Bossa Studios. Parlando invece delle prestazioni in-game, invece, va segnalato che vi sono dei continui cali di frame, brevi freeze e, a volte, persino crash del gioco. Questo è un aspetto che sicuramente va sistemato, ma nel corso dei seguenti giorni potrebbe uscire una patch per risolvere il problema.
La struttura dei livelli è ben pensata e sono tutti diversi tra loro, ma come abbiamo già detto possono portare il giocatore al limite della propria pazienza a causa di percorsi a volte estremamente elaborati e complicati da superare. La sfida di Bossa Studios era quella di realizzare un titolo a metà tra un gioco divertente e originale e un rage game per gli appassionati, e probabilmente ci sono riusciti.
I Am Fish è innovativo e simpatico, un qualcosa di diverso dal solito e che può regalare 7-8 ore di puro svago con un pizzico di frustrazione che, diciamolo, non è neanche esagerata rispetto ai titoli realizzati precedentemente. Questa è probabilmente la migliore produzione di Bossa Studios che abbiamo mai giocato, grazie alla sua unicità e completezza. Vale inoltre la pena segnalare che, acquistando I Am Fish su Steam, gli sviluppatori faranno una donazione al WDC, l’organizzazione umanitaria a livello mondiale che si occupa della protezione delle balene e dei delfini.
Punti di forza
- Originalità
- Diversità nei livelli
- Artisticamente piacevole
Punti deboli
- Continui cali di frame
- Gestione dei collezionabili migliorabile
Ricordiamo che il titolo è uscito il 16 settembre su PC e Xbox One ed è inoltre presente nel catalogo dell’Xbox Game Pass.
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