Correva l’anno 1915, quando l’esercito italiano partecipò per la prima volta alla Grande Guerra. Più nello specifico, il 23 giugno fu combattuta la prima battaglia dell’Isonzo, tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Quel giorno ebbe inizio una serie di battaglie nei pressi dell’Isonzo che durò fino al 7 novembre 1917, quando l’Italia subì la più grave disfatta nella storia del suo esercito: la battaglia di Caporetto. Più di 100 anni dopo, M2H e Blackmill Games ci riportano ai momenti più importanti della Prima guerra mondiale sul fronte italiano, con un titolo storicamente accurato e dal gameplay adatto anche ai meno esperti. Isonzo, terzo capitolo della WWI Game Series, è un FPS multiplayer tattico che è stato in grado di stupirci sin dai primi istanti. Nel corso di questa recensione andremo ad analizzare gli aspetti positivi, e quelli negativi, di uno dei titoli indie più interessanti dell’anno.
Isonzo è ora disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC al prezzo di 29,99€.
Versione provata: PS5.
La storia è nelle tue mani
Isonzo permette realmente ai giocatori di toccare con mano la storia. Oltre ad un’ambientazione emozionante, tipica dell’Italia settentrionale e della quale parleremo più avanti, questo titolo dimostra un’ottima giocabilità anche nei confronti di chi non è strettamente appassionato della Prima guerra mondiale. Nonostante l’accuratezza storica sia uno degli elementi più affascinanti di Isonzo, il gioco si presenta sin da subito come un titolo altamente fruibile, divertente e adatto agli appassionati di sparatutto.
Il gameplay e lo stile, come accade con i capitoli precedenti, Verdun e Tannenberg, ricordano molto Battlefield. Bisogna tuttavia ricordare che Isonzo è un gioco indie, e come tale punta su un ottimo livello di coinvolgimento, piuttosto che gameplay puro, specialmente per chi questi luoghi li conosce e riconosce dal vivo. Con sei classi diverse e oltre 30 armi riprodotte fedelmente, potrai scegliere di fare parte dell’esercito italiano o di quello austro-ungarico. In ogni partita, ci sarà un esercito che dovrà difendere una zona e un altro che dovrà invece attaccare e conquistare il nemico.
Ogni squadra, su console, sarà composta da 20 giocatori, per un totale di 40. Su computer ci sarà invece la possibilità di vivere un’esperienza 24 vs 24. Non è disponibile una modalità campagna, ma si potrà giocare in single player con l’ausilio dei bot. Questi, tuttavia, riducono enormemente il livello delle partite e rendono meno interessante l’esperienza; Isonzo è un titolo fatto per essere giocato in multiplayer, ed è qui che mostra il suo vero (enorme) potenziale.
Il cross-play è disponibile tra console (PlayStation e Xbox), ma non tra PC e console. I giocatori Steam ed Epic potranno invece giocare insieme. Gli sviluppatori hanno compiuto questa scelta per evitare di avvantaggiare troppo i giocatori su PC, che hanno la possibilità di usare il mouse.
Ogni classe avrà il proprio compito: gli ingegneri, ad esempio, saranno fondamentali per tagliare il fino spinato e aprire una breccia nelle difese nemiche. Gli alpini, invece, daranno una grossa mano a individuare i nemici e segnalarli sulla mappa. Dalle fortezze in collina alle trincee in montagna, fino ad arrivare ai combattimenti urbani nelle strade cittadine, tutto è stato ricostruito con grande meticolosità, basandosi su ricerche e gite sul campo.
Come funziona Isonzo?
Per avere un esempio di come funziona Isonzo, ecco come si svolge una partita in modalità offensiva. La sesta battaglia dell’Isonzo fu la prima battaglia in cui gli italiani guadagnarono effettivamente terreno. Nel gioco, gli attaccanti italiani mirano a catturare la città di Gorizia e quell’assalto si svolge in un’unica mappa. Tuttavia, per proseguire bisogna prima sfondare le posizioni austroungariche al Monte Sabotino o al Monte San Michele. Ci sono tre modi in cui può evolversi la partita:
- Se i difensori riescono a tenere sia Monte Sabotino che Monte San Michele, l’offensiva fallisce e la partita si conclude.
- Se gli attaccanti vincono una delle prime due battaglie, significa che avanzeranno e si giocherà per catturare la città di Gorizia. Il vincitore della partita si aggiudicherà in questa parte di mappa.
- Se gli attaccanti conquistano sia il Monte Sabotino che il Monte San Michele, avanzeranno verso Gorizia con riserve bonus di soldati per la battaglia finale.
Per realizzare questa modalità, sono state fatte diverse ricerche approfondite per trovare mappe storiche delle battaglie, ordini di battaglia e resoconti. Il risultato finale è di un’accuratezza meravigliosa in grado di impressionare anche i meno appassionati di storia.
Livelli, classi e armi
A fine partita si potranno ricevere tre tipi di medaglie:
- Élite: queste sono le medaglie riservate a chi ottenuto i risultati migliori in battaglia.
- Veterano: queste sono invece le medaglie che ottiene chi ha compiuto obiettivi intermedi.
- Comune: queste, infine, sono le medaglie riservate a chi ha ottenuto risultati minori.
Vi è un livello dedicato al profilo del giocatore e uno più specifico per ogni classe (condiviso tra esercito italiano e austro-ungarico). Con l’avanzare dei livelli, è possibile sbloccare abbigliamenti, equipaggiamento e attività passive che migliorano il soldato.
Tra le diverse armi disponibili, troviamo la Beretta 1915, la prima pistola semiautomatica prodotta da Beretta; oppure il Villar Perosa, usato dai cannonieri durante la Prima guerra mondiale. La Fiat-Revelli del 1914, l’arma automatica più usata durante la Grande Guerra, farà emozionare particolarmente gli appassionati per la cura con la quale è stata realizzata. Proprio per ricreare con precisione l’atmosfera delle battaglie dell’Isonzo, la Fiat-Revelli è una delle armi automatiche più presenti nelle mappe di gioco e tra le più utilizzate dai giocatori. Insomma, per quanto riguarda la cura nei dettagli, anche qui gli sviluppatori si sono superati.
Per tirare le somme sulla giocabilità e sul gameplay di Isonzo, possiamo affermare nuovamente che M2H e Blackmill Games hanno fatto un lavoro straordinario, costruendo un titolo dalla forte vena storica pur mantenendo un livello di fruibilità adatto anche a coloro che semplicemente cercano un FPS di livello.
Dove sei stato mio bell’alpino?
Prima di scrivere questa recensione, ci siamo informati e abbiamo dato un’occhiata ai pareri degli appassionati di storia e, più nello specifico, della Grande Guerra sul fronte italiano. Gli sviluppatori di Isonzo, partendo dai Paesi Bassi, hanno eseguito ricerche e creato un titolo basandosi interamente sulla storia della Prima guerra in Italia, un qualcosa che non era mai stato fatto. Le ampie valli, gli idilliaci paesaggi montani e i fiumi dell’Italia settentrionale hanno fatto il resto.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, da segnalare alcuni lievi problemi riscontrati su PlayStation 5, che consistono in brevi momenti di screen tearing e alcuni bug grafici minori per quanto riguarda le animazioni dei soldati.
Punti di forza:
- Accuratezza storica
- Gameplay di livello
- Prezzo
Punti deboli:
- Necessità di giocare sempre online (IA insufficiente)
- Bug grafici minori
Isonzo è un titolo che, per la sua ambientazione e l’accuratezza storica, è in grado di trasmettere forti emozioni al giocatore. L’autentica atmosfera che si viveva durante la Prima guerra mondiale, grazie a mappe, armi, musica e uniformi riprodotti con estrema accuratezza, rappresenta senza sorprese il punto più forte di Isonzo, che tuttavia non rimane solo bello da vedere, ma anche da giocare. Ricordiamo che Isonzo è ora disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC al prezzo di 29,99€.
Ringraziamo M2H e Blackmill Games per il codice review.
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