Ritornano le avventure video ludiche della famiglia Joestar su PlayStation 3 e PlayStation 4 con JoJo’s Bizarre Adventures: Eyes of Heaven, titolo sviluppato da CyberConnect2.
La software house giapponese, famosa per la serie Naruto SUN e Asura’s Wrath, è alla seconda esperienza in un gioco dedicato al manga di Hirohiko Araki, uno dei più prolifici della rivista Shonen Jump, con quasi trent’anni di attività. Il primo titolo pubblicato è stato JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle nel 2014, un classico picchiaduro ad incontri con grafica 3D.
Con Eyes of Heaven tuttavia CyberConnect2 sceglie di effettuare un cambio di rotta per quanto riguarda l’impostazione di gioco e il gameplay, vi faremo scoprire attraverso la nostra recensione quali sono stati i cambiamenti apportati e se si sono rivelati azzeccati. Oh my GOD!
Nota: la versione provata è per PlayStation 4
ALLA RICERCA DEL SOMMO!
Partiamo dalla modalità principale di JoJo’s Eyes of Heaven, ovvero la Storia. Essa è del tutto inedita ed è stata creata sotto la supervisione di Araki, cercheremo di evitare spoiler, per non rovinare la sorpresa a chi si affaccia per la prima volta alla trama delle Bizzarre Avventure di JoJo.
La Modalità Storia ha inizio dopo gli eventi finali della terza serie Stardust Crusaders, tuttavia Jotaro, Joseph Joestar e Polnareff dovranno affrontare subito una nuova minaccia incombente. Infatti, alcuni compagni e nemici morti durante la battaglia con DIO, vengo riportati misteriosamente in vita e sono alla stregua di un individuo chiamato Il Sommo. Non capendo il motivo del loro ritorno, giunge in supporto di Jotaro & Co. un giovane Robert Speedwagon tramite uno squarcio dimensionale, spiegando che grazie al potere di una reliquia è possibile viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, con inoltre la capacità di far tornare alla normalità i combattenti sotto l’influenza del Sommo.
La squadra parte per recuperare tutti i frammenti della reliquia in modo da ripristinare il suo potere originale e sventare il piano del malvagio nemico. Nel corso di questa bizzarra avventura attraverso presente, passato e futuro, sarà possibile interagire con i personaggi di tutte e otto le serie. Una scelta attuata per amalgamare la grande varietà di combattenti in un unico filone narrativo, che però si può rivelare difficoltoso da comprendere per i neofiti alla saga, oppure interessante e stimolante per i fan delle opere di Araki-san. Una trama che avrebbe percorso tutte le vicende della famiglia Joestar, da Phantom Blood a Jojolion, sarebbe stata più sensata per attirare un nuovo pubblico, ma apprezziamo la scelta della nuova storyline, essendo anche noi seguaci di JoJo.
GAMEPLAY ALTERNATIVO
Arriviamo al cuore di Eyes of Heaven, il gameplay, che in questa nuova produzione di Bandai Namco e CyberConnect2 prende una strada alternativa, rispetto al classico picchiaduro quale era All Star Battle. Di fronte a noi si presenta quindi un brawler arena 2vs2, molto simile ad un altro titolo Bandai, J-Stars Victory Vs+, all’interno di uno stage 3D in cui si daranno battaglia un personaggio principale controllato dall’utente ed uno secondario controllato dalla CPU, contro altri due guerrieri sempre utilizzati dalla CPU.
Le arene di combattimento riproporranno le location delle varie serie, con totale libertà di movimento, come accade appunto in J-Stars citato prima. Inoltre, dislocati per gli stage vi saranno delle casse con all’interno oggetti consumabili per potenziare l’attacco e la difesa.
Per quanto riguarda gli attacchi, oltre ad avere a disposizione i canonici attacchi normali e forti, premendo il tasto dorsale L1 si potranno scegliere tre differenti mosse speciali che variano in base alle abilità del combattente usato. Per cui gli utilizzatori di Stand, Onde Concentriche e Vampiri forniranno diversi tipi di move-set, a dirla tutta molto coreografici, che ripropongono la sfarzosità vista nelle pagine del manga e nelle scene dell’anime, giunto fino ad ora alla quarta saga Diamond is Unbreakable.
Inoltre combattendo in coppia, vi saranno a disposizione un attacco combo, denominato Dual Heat e un attacco finisher chiamato Dual Heat Attack, in pratica la mossa più potente a disposizione che vi aiuterà a risolvere molti scontri. Segnaliamo tuttavia una telecamera alquanto ballerina, che in diverse occasioni ha messo a dura prova la nostra pazienza, obbligandoci a rimettere il target sul nemico per non perderlo o subire attacchi alle spalle.
A smorzare gli scontri nella modalità Storia, sono presenti anche sezioni di “esplorazione” dello stage, con lo scopo di trovare nuovi oggetti e personalizzazioni.
LARGO ALLA PERSONALIZZAZIONE
Eyes of Heaven, oltre ad essere un picchiaduro con elementi action, ha anche un’anima da RPG che possiamo scrutare nella personalizzazione dei personaggi sia a livello estetico, sia a livello di crescita individuale.
Infatti sarà presente per ogni personaggio un albero delle abilità, ognuna con il proprio percorso, determinate skill o aumento delle statistiche, che si sbloccheranno utilizzando i punti corrispondenti, guadagnabili salendo di livello. In aggiunta possiamo trovare i livelli Fiducia, che aumentano in base alla collaborazione tra i diversi personaggi e danno accesso a statistiche bonus e nuove frasi chiamate “Jojolity”, ognuna delle quali rappresenta lo stile di combattimento del guerriero utilizzato. A fare da grande contorno vi è il Negozio dove si possono acquistare nuovi costumi, colori, frasi, pose di vittoria, consumabili e carte potenziamento. In pratica una valanga di oggetti che vi faranno restare incollati molte ore, se volete acquistarli tutti.
Oltre alla Story Mode è presente anche una Modalità Libera, sempre in 2vs2 con l’impossibilità però di sfidare un altro giocatore in locale, il player 2 infatti si unirà al nostro team per fronteggiare il COM. L’opzione di sfida contro un altro utente è presente solo online, che abbiamo testato e ci è risultato abbastanza stabile, senza cali eccessivi o problemi di latenza.
Spediamo due parole per il comparto tecnico, purtroppo ancora vincolato dalla generazione precedente che ne limita la qualità grafica su PlayStation 4. Nel complesso il titolo vanta un buon cell shading, ma non è sicuramente paragonabile ad un Naruto SUN Storm 4. Per quanto riguarda l’audio, sono presenti i doppiatori originali dell’anime, quindi i fan della serie non rimarranno delusi.
PUNTI DI FORZA
- Modalità Storia con trama inedita
- Gameplay ben strutturato
- Tanta personalizzazione
PUNTI DEBOLI
- Telecamera ballerina
- Manca il multiplayer in locale
- Comparto grafica vincolato ancora da PS3
JoJo’s Bizarre Adventures: Eyes of Heaven è sicuramente un cambio di rotta effettuato da CyberConnect2, che ha deciso di abbandonare la strada del classico picchiaduro, optando per un brawler con elementi action e una crescita dei personaggi in stile RPG. Sicuramente una scelta azzardata, ma che alla sua base possiede un gameplay solido ed una Modalità Storia, con una trama inedita supervisionata dal maestro Hirohiko Araki, molto appetibile per i fan della serie. Purtroppo non è tutto rose e fiori, visto che è assente la modalità VS in locale e l’aspetto grafico risulta penalizzato dalla pubblicazione del gioco anche su PS3, dopo quasi tre anni dall’arrivo di PS4 ormai questi vincoli non dovrebbero più esistere. Infine possiamo consigliare questo titolo sicuramente ai seguaci delle Bizzarre Avventure di JoJo e per chi ancora non lo fosse, beh andate a vedervi l’anime o ancora meglio divorate le pagine del manga, ne vale la pena.
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