Era il 2011 quando Ed Boon e Netherrealm Studios decisero di rinnovare completamente il brand di Mortal Kombat. Dopo dei deludenti Mortal Kombat: Armageddon e Mortal Kombat Vs DC Universe, la software house americana tornò alle origini semplicemente con “Mortal Kombat“, titolo che tornava ai combattimenti al 2D e che, a livello di storyline, rielaborava le trame dei primi tre MK.
A distanza di dodici anni la cosa si è ripetuta. Il 2023 segna infatti l’arrivo di Mortal Kombat 1, soft reboot che rimescola tutto il background narrativo dell’intera saga. Dopo aver provato la Closed Beta finalmente possiamo mettere le mani sulla versione finale del gioco. Ecco a voi dunque la recensione dedicata a Mortal Kombat 1; vi auguriamo una buona lettura.
Nota: La versione provata è quella Xbox Series S/X
Una nuova Era
Probabilmente una recensione dedicata ad un picchiaduro dovrebbe cominciare con un approfondimento sul gameplay. Ciò nonostante la saga ha puntato molto sulla Storia che, da sempre, è riuscita a intrattenere migliaia di giocatori al pari di quello che potrebbe fare un film hollywoodiano.
Anche in questo caso Netherrealm Studios non si è smentita, riuscendo a creare una Campagna decisamente divertente da giocare. Come detto in apertura, la trama di Mortal Kombat 1 rappresenta una nuova era, dando inizio quindi ad eventi del tutto inaspettati e imprevedibili. In particolare il gioco ha inizio subito dopo il finale di Mortal Kombat 11 [SPOILER ALERT PER CHI NON AVESSE TERMINATO LA STORYLINE DI MK11].
Dopo aver sconfitto Kronica, Liu Kang è ora in grado di poter rimodellare l’intero universo a suo completo piacimento. La decisione del Dio (divenuto tale dopo la fusione con Raiden) è quella di creare una nuova era, in cui tutti possano vivere felici senza il bisogno di dover combattere per il mantenimento della pace. E’ a questo punto che facciamo la conoscenza dei personaggi di Mortal Kombat 1: Raiden, Kung Lao, Kenshi e molti altri ancora. Nomi già noti ai fan della serie che, però, sono stati completamente reimmaginati, sia a livello estetico che comportamentale. Durante le circa 7 ore che vi accompagneranno potrete infatti notare alcune differenze rispetto al passato. Una su tutte l’amicizia fraterna tra Scorpion e Sub-Zero, eterni rivali in passato e ora entrambi appartenenti al Lin Kuei.
Questa volta sembra che gli sviluppatori abbiano voluto dare maggior importanza alle origini di ogni personaggio, mostrando scene in cui i vari protagonisti devono ancora diventare i combattenti che abbiamo imparato a conoscere.
Ovviamente il clima di tranquillità viene ben presto messo a rischio, rompendo del tutto l’utopia di Liu Kang di creare un mondo libero dal male. A tal riguardo vedremo il ritorno di villain più o meno conosciuti. Ancora una volta, quindi, Liu Kang e compagni dovranno rimboccarsi le maniche per poter salvare la Terra.
Come detto la campagna scorre in maniera serrata, invogliandovi a portarla a termine. Non aspettatevi comunque un’epopea o una trama super dettagliata: il compito di Mortal Kombat 1 è quello di intrattenere e far divertire, al pari di quello che vuole fare un film d’azione. Ciò grazie anche al buon doppiaggio in italiano, piacevole da ascoltare e con grandissimi passi avanti rispetto a quello di Mortal Kombat 9. Se avete amato gli intrecci narrativi di Mortal Kombat X e Mortal Kombat 11 anche in questo caso resterete soddisfatti.
Kameo Fighters!
Il gameplay di Mortal Kombat 1 riprende le solide basi viste in Mortal Kombat X e Mortal Kombat 11 apportando però alcune modifiche. Ancora una volta il titolo si basa sul “target combo system“, sistema che si “limita” a tenere memoria della sequenza di tasti premuti senza prendere in esame il tempismo di pressione (vedasi Tekken e Street Fighter). Sebbene tale approccio possa sembrare obsoleto, a nostro avviso ci troviamo di fronte ad un gameplay che contraddistingue l’intera serie, rendendolo riconoscibile fin dai primi minuti di gioco.
Oltre a ciò fanno il loro ritorno le Fatal Blow, esecuzioni scriptate che permettono di infliggere grossi danni all’avversario, rimettendo in gioco l’intero scontro. Presenti anche le barre di potenziamento visibili nella parte inferiore dello schermo, utili per potenziare una mossa speciale o per eseguire un combo breaker.
La vera novità di Mortal Kombat 1 è rappresentata dall’abbandono delle varianti di Mortal Kombat 11 e all’inserimento, per la prima volta nella serie, dei Kameo Fighters. In MK11 le varianti permettevano di personalizzare gli stili di combattimento di ogni personaggio, creando configurazioni completamente diverse. In Mortal Kombat 1 si torna invece ad un unico stile di combattimento, arricchito però dai personaggi Kameo, assist che potremo sfruttare durante lo scontro.
Nel particolare ogni Kameo potrà compiere due assist prima di dover attendere la ricarica della barra di utilizzo. Attivandoli nei momenti giusti, gli assist ci permetteranno di creare combo altrimenti non attivabili. Ad esempio, al termine di una combo potrete chiamare il vostro Kameo per lanciare in aria l’avversario e permettervi di attivare una nuova sequenza di colpi. Immaginate dunque le centinaia di possibilità a cui potrete accedere semplicemente mescolando i personaggi del roster con i Kameo a disposizione (ogni support ha un totale di tre mosse a disposizione). Purtroppo tutta questa varietà ha portato alla creazione di accoppiate decisamente forti, creando un po’ di problemi con il bilanciamento generale del gioco.
Oltre a ciò, ogni assist-man potrà compiere prese, combo breaker e fatality. Non si tratta di personaggi secondari ma di veri e propri combattenti che, nel corso dello scontro, si riveleranno fondamentali per raggiungere la vittoria. Per quanto riguarda la velocità di gioco, abbiamo notato un netto passo in avanti, con scontri che ora risultano più dinamici anche grazie all’inserimento delle combo aeree. Non mancano ovviamente fatality e brutality, le iconiche mosse finali con cui terminare il nemico di turno. Anche questa volta il metodo di esecuzione non cambia. Nel caso delle fatality dovremo attendere la fine del match per poi eseguire una sequenza di tasti mentre per le brutality dovremo azzerare la barra della vita del nemico con una specifica mossa.
Invasioni
Accanto alla Storia e alla classiche Torri, in cui poter sfidare una serie di combattenti fino a raggiungere l’apice e sbloccare il finale segreto di ogni personaggio, la vera novità tra le modalità single-player è rappresentata dalla modalità invasioni.
A conti fatti si tratta di una sorta di mix tra Krypta, Konquista e sfide delle Torri del Tempo. Lo scopo è infatti quello di spostare il nostro personaggio su determinate caselle in cui dover affrontare sfide, battaglie e mini-games. Ciò ci permetterà di sbloccare collezionabili, skin, fatality, brutality, concept art e altri Kameo Fighter non presenti all’inizio del gioco.
Sebbene le prime ore di gioco risultino divertenti, ben presto vi ritroverete a dover compiere le stesse identiche cose per andare avanti, causando un senso di tedio. In poche parole, vi ritroverete obbligati a portare a termine le varie sfide solo per sbloccare dei contenuti aggiuntivi e non per il piacere di giocare a questa modalità. Gli sviluppatori hanno comunque provato ad inserire una sorta di componente RPG. Ogni lottatore ha infatti determinate caratteristiche (salute, speciale, attacco, difesa, agilità) e danni elementali. Ad ogni incontro sarà quindi importante considerare il danno elementale del nostro personaggio e quello degli avversari così da iniziare lo scontro in vantaggio. Proseguendo nella modalità potremo potenziare le statistiche di ogni personaggio oltre a poter equipaggiare talismani e reliquie, utili a facilitare lo scontro.
Avanzando nella modalità incontrerete inoltre Negozio e Forgia: il primo servirà ad acquistare potenziamenti e accessori (es. vita extra, chiavi speciali etc) mentre la seconda servirà a rendere più efficienti i vostri talismani. Al contrario di quanto avveniva nella Krypta però, in Mortal Kombat 1 gran parte di skin, fatality e brutality saranno legate all’esperienza di ogni specifico combattente. In altre parole, se volete sbloccare la fatality di Scorpion dovrete necessariamente utilizzarlo per farlo salire di livello ed ottenere una ricompensa ad ogni scatto.
Fortunatamente l’aumento di livello non è legato alla sola modalità Invasioni ma a tutte le modalità in cui useremo il personaggio (Torri, Online etc). In ogni caso Netherrealm Studios ha promesso che la modalità sarà suddivisa in stagioni, con un reset ogni sei settimane. In questo modo saranno implementate, di volta in volta, nuove ricompense, nuovi oggetti e nuove sfide che dovrebbero attenuare il senso di ripetitività.
Komparto Tekniko e Online
Il comparto tecnico di Mortal Kombat 1 risulta davvero solido, confermando quanto di buono fatto con il precedente capitolo. Ogni combattente è realizzato con estrema cura, così come le loro animazioni in game e durante le scene di intermezzo. Gli stessi stage sono ricchi di dettagli e particolari, rendendo ogni scontro una gioia per gli occhi.
L’Unreal Engine 4 svolge il suo sporco lavoro e durante gli scontri il gioco gira tranquillamente a 60 fps. Anche il sound design è di notevole fattura e le stesse animazioni durante fatal blow e fatality sono davvero da capogiro. A livello contenutistico Mortal Kombat 1 rimane al top, con diverse modalità da affrontare ed un roster davvero ben fornito a cui dobbiamo aggiungere i Kameo Fighters. Tra l’altro, ogni combattente può essere personalizzato con skin, accessori e molto altro ancora, aumentando ancor di più la profondità del gioco.
Come vi abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, per ottenere collezionabili e personalizzazioni aggiuntive dovremo ricorrere alla modalità invasioni e al grinding di ogni combattente. Netherrealm Studios ha previsto tuttavia la possibilità di accedere ad uno specifico store in cui acquistare ulteriori accessori. Questa volta avremo a che fare con ben tre monete virtuali: i Krediti stagionali, che serviranno per acquistare oggetti stagionali, i Kristalli del Dragone, acquistabili con moneta reale (principalmente) e utilizzabili per acquisti “Premium” e i classici Gettoni, utilizzabili nel Reliquario per sbloccare oggetti random. La paura, come sempre, è che il forzato grinding possa spingere l’utenza a ricorrere alle microtransazioni, cosa che ci auguriamo non avvenga.
Un picchiaduro non sarebbe tale senza la possibilità di potersi confrontare con altri giocatori online. Anche in Mortal Kombat 1 tornano infatti le modalità online, in cui potremo semplicemente scontrarci in un amichevole o in una partita classificata. Potremo quindi decidere di cimentarsi in un combattimento casuale o locale o di partecipare alla Kombat League. Presente anche Re della Collina, storica modalità che fa il suo ritorno anche in Mortal Kombat 1. Durante la nostra prova il netcode è risultato stabile anche se l’unica nota stonata è rappresentata dalla mancanza del cross play, meccanica ormai imprescindibile per un gioco che vuole puntare sul multiplayer. Ciò nonostante Ed Boon e compagni hanno promesso che tale feature sarà inserita con i prossimi aggiornamenti.
Ringraziamo Warner Bros Italia per il codice review fornitoci.
Review Overview
Riassunto
Mortal Kombat 1 è esattamente quello che ci aspettavamo che fosse. Un titolo che, nonostante dia inizio ad una nuova era, si fonda sulle solide basi che hanno contraddistinto Mk X prima e MK 11 dopo. Ciò nonostante, Netherrealm Studios è stata in grado di rinnovare il gameplay grazie all'aggiunta dei Kameo Fighters, i quali risultano ben più che dei semplici assist-man. La stessa modalità invasioni rappresenta una buona idea anche se la sua realizzazione sarebbe potuta essere migliore, soprattutto per quanto riguarda la ripetitività. A contorno di tutto ciò troviamo comunque un comparto tecnico da capogiro. Se questa non è una flawless victory poco ci manca.
Pro
Storia esplosiva e fuori di testa I Kameo Fighter sono una buona aggiunta... Modalità invasione interessante... Roster vario e generosoContro
...anche se il bilanciamento ne risente ...anche se alla lunga potrebbe annoiare Manca il cross-play- Concept & Trama8
- Gameplay9
- Comparto Artistico8
- Comparto Tecnico8.5
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