La serie di One Piece continua a navigare sulle pagine dei fumetti e sulle televisioni di tutto il mondo da oltre 20 anni e non mostra segni di cedimento di audience. Infatti l’adattamento anime è attualmente a 927 episodi e continua ad essere uno dei cartoni animati giapponesi più popolari in tutto il mondo. A causa di questa popolarità, nel corso degli anni il franchise ha generato numerosi videogiochi che spaziano dal picchiaduro come One Piece Burning Blood, all’open world con World Seeker, fino ad arrivare al musou con la serie Pirate Warriors.
Dopo aver rilasciato tre episodi in un arco di quattro anni, la saga ha preso una pausa di cinque anni, ma ora Bandai Namco e Omega Force, si sono uniti ancora una volta per sfornare un titolo pieno di mazzate e missioni, da intraprendere con la ciurma dei Pirati di Cappello di Paglia.
Venite a scoprire attraverso la nostra recensione One Piece: Pirate Warriors 4.
Versione provata: PlayStation 4.
DOVE SI SALPA?
Come per i precedenti capitoli della serie, One Piece: Pirates Warriors 4 ha alcune diverse modalità di gioco, con Diario Narrativo che funge da modalità principale del gioco. Quest’ultima tenta di sintetizzare la gigantesca trama di One Piece in un’unica campagna della durata di circa 15 ore. È un compito impossibile, ad essere sinceri, ma sono stati scelti dal team di sviluppo gli archi narrativi più simbolici e importanti della serie: Alabasta, Water Seven/Enies Lobby, Arcipelago Sabaody/Guerra di Marineford, Dressrosa, Whole Cake Island ed una versione originale dell’arco Wano, creata solo per dare a Pirate Warriors 4 un vero e proprio finale, visto che l’arco narrativo è di Wa è ancora in corso.
Coloro che hanno giocato a Pirate Warriors 3 potranno percepire un po’ di deja vu, in quanto gli unici archi completamente nuovi sono Whole Cake Island e Wano, ma Pirate Warriors 4 va molto più in profondità in ognuno di essi rispetto al suo predecessore. Ogni arco narrativo infatti è costituito da almeno sei missioni, trasposte in maniera più dettagliata e fedele, grazie ad un buon mix di narrazione, animazione in cell-shading e cut-scene ricreate nel motore di gioco. Senza contare che è presente l’intero cast dell’anime giapponese a fornire le voci ai protagonisti.
Oltre al Diario Narrativo e al Diario Libero, che consente di rigiocare le missioni già completate, con un personaggio del roster a piacere una volta sbloccato (in totale sono 40), Pirate Warriors 4 ha un’altra modalità presente al suo interno, denominata Diario del Tesoro, che consente di affrontare diverse missioni, con una difficoltà crescente e senza seguire una logica narrativa. Lo scopo principale sarà di spazzare via a suon di mazzate, ogni nemico nella sua area di appartenenza e conquistarla.
GOMU GOMU NO COMBO AEREA
Se non si è nuovi del genere musou si già cosa aspettarsi da Pirate Warriors 4 a livello di comandi base. Questo è un gioco fondato su semplice pressione di pulsanti che porta ad azioni impressionanti: pugni, calci, mosse speciali concatenate che faranno volar via i numerosissimi nemici a schermo, come se fossero delle foglie spazzate dal vento.
Omega Force non si è soffermata solamente a questi move set, anzi ha fatto alcune aggiunte al gameplay, tra queste le a capacità di ogni personaggio di utilizzare le combo aeree. Premendo il pulsante di salto nel mezzo di una combo, i personaggi portano in aria tutto ciò che li circonda e sbloccano una nuova serie di attacchi. Alcuni personaggi, come Sanji, sono molto avvantaggiati in aria, dove possono usare più mosse speciali per infliggere danni ingenti o utilizzare un buff che dà loro una resistenza illimitata.
Il gameplay è super veloce. Con la possibilità di collegare una combinazione di terra da tre a quattro colpi, quindi lanciare i nemici per un’altra combo, combinarla in una mossa speciale, che può quindi essere annullata in più combo aeree, in pratica una tonnellata di movimenti frenetici, che mantengono sempre l’azione fluida ed eccitante.
Nonostante ciò, l’implementazione del combattimento aereo non è perfetta. Ad alcuni personaggi viene data la possibilità di volare liberamente, ma i controlli sono disordinati. Non c’è modo di controllare l’altezza del personaggio, il che può rendere difficile ed in alcuni casi frustrante, colpire effettivamente i nemici quando si è sopra di loro. A volte i combattenti possono muoversi così velocemente che può essere difficile concentrarsi su un singolo nemico, come un comandante o un boss.
NON SOLO CALCI E PUGNI
Ci siamo soffermati accuratamente sulle combo aeree, grande novità in questo One Piece: Pirate Warrios 4, ma non è l’unica cosa che il team di sviluppo ha differenziato rispetto al precedente capitolo.
Omega Force e Koei Tecmo hanno fatto un ottimo lavoro anche con la meccanica di progressione. Non solo ogni personaggio ha i propri alberi delle abilità che si basano sul proprio arsenale di mosse e statistiche uniche, ma c’è anche un albero delle abilità universale che fornisce bonus a tutti i personaggi.
È un bel sistema di avanzamento che obbliga l’utente a prendere alcune decisioni interessanti quando si tratta di statistiche, infatti si possono spendere risorse per rendere tutti un po’ più forti o ci si può concentrare sul rendere più forte un singolo personaggio, utilizzabile solo per un livello.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, infine, One Piece: Pirate Warriors 4 è ancorato ai 30 fps, che non si abbassano neanche in situazioni di sovraffollamento di nemici. Nota negativa purtroppo è la gestione della telecamera, che in alcuni frangenti rende la battaglia molto più confusionaria del solito o fa perdere di vista l’obiettivo da prendere a mazzate.
Le ambientazioni sono molto più curate rispetto al capitolo precedente, con molti più elementi distruttibili e interagibili tramite l’abbattimento di interi edifici tramite attacchi speciali.
PUNTI DI FORZA
- Modalità molto longeve e missioni molto curate
- Nuove implementazioni al gameplay come le combo aeree
- Roster di personaggi molto corposo
PUNTI DEBOLI
- In alcuni frangenti i combattimenti aerei sono disordinati
- La telecamera è problematica
- Il genere musou non è una novità per tutti
One Piece: Pirate Warriors 4 si è rivelato un titolo molto longevo, divertente e ricco di contenuti, ma soprattutto con nuove implementazioni che hanno tolto dalla mente del sottoscritto l’idea del “già visto”. Infatti si può tranquillamente collocare come uno dei migliori musou attualmente in circolazione. Missioni ben approfondite, tanti personaggi da sbloccare e tante mosse speciali da eseguire sono i principali motivi per giocare questo titolo, che non è esente da difetti ovviamente, tra tutte la telecamera ballerina. Se avete voglia di menare le mani con i vostri personaggi preferiti di One Piece e volete mettere sotto stress il vostro controller, questo è il gioco che fa per voi!
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