Potion Permit è un RPG di simulazione dalle meccaniche originali, sviluppato dallo studio indie MassHive Media. Il personaggio protagonista è un farmacista, che arriva nel villaggio di Moonbury dopo essere stato richiamato dall’unione dei medici. Il nostro obiettivo sarà dunque quello di diagnosticare i sintomi dei pazienti e trovare una cura: nel frattempo, tuttavia, entreremo in contatto con oscuri segreti del passato.
Potion Permit sarà disponibile a partire dal 22 settembre su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC al prezzo di 19,99€.
Versione privata: Nintendo Switch.
C’è un nuovo chimico in città
La storia di Potion Permit inizia con il nostro arrivo nel tranquillo villaggio di Moonbury, dove la figlia del sindaco è stata colpita da una malattia che lo stregone locale non riesce a curare. Tuttavia, l’intera cittadina di Moonbury è diffidente nei confronti di un chimico che arriva dal mondo esterno. Questo perché in passato, un altro medico originario della capitale, proprio come il nostro protagonista, causò grossi danni alla comunità locale. L’obiettivo sarà quindi quello di guadagnare la fiducia dell’intero villaggio, così da risanare i rapporti tra Moonbury e la capitale.
Dopo aver guarito la figlia del sindaco, proprio quest’ultimo, Myer, ci chiederà di restare per curare anche gli altri abitanti. Inizierà dunque il nostro viaggio verso nuove scoperte, ingredienti, amicizie con gli abitanti di Moonbury e molto altro ancora. La storia in Potion Permit si evolve velocemente, e ci permette così di scoprire alcuni segreti tenuti nascosti per molto tempo. Diverse quest, almeno inizialmente, saranno un po’ ripetitive e monotone, ma serviranno principalmente per far abituare il giocatore allo stile e alle meccaniche del titolo.
A Moonbury ci sono circa 30 abitanti unici, ognuno con la propria storia e i propri dialoghi, pronti ad assegnare missioni al nostro giocatore. In questo modo, potremo guadagnare la loro fiducia e sbloccare nuove parti di storia e potenziamenti.
Gira, gira e mescola!
Partiamo con il dire che in Potion Permit non è presente la lingua italiana, nonostante ci siano molte altre lingue europee. Detto questo, a inizio gioco avremo la possibilità di scegliere il nome del nostro personaggio, così come del nostro fidato compagno, un cane. Quest’ultimo con il tempo sbloccherà nuove abilità e ci aiuterà nel corso della nostra avventura. Così come con gli altri personaggi, potremo migliorare il livello di amicizia anche con il nostro amico fedele, dandogli da mangiare i suoi cibi preferiti e accarezzandolo. Queste operazioni possono essere svolte solo una volta al giorno.
Il gioco permette di salvare esclusivamente nel momento in cui si dorme nella propria dimora: questo esclude la possibilità di salvare immediatamente e chiudere il gioco, in qualsiasi posizione ci si trovi, ma sarà sempre necessario recarsi presso il proprio letto. La presenza di un’opzione “Salva” all’interno del menù sarebbe stata probabilmente più comoda e funzionale.
In Potion Permit, come abbiamo visto, il nostro compito principale sarà quello di raccogliere ingredienti in giro per il mondo, combattere contro mostri come orsi e insetti corazzati, e infine creare pozioni per curare gli abitanti del villaggio. È inoltre presente una meccanica di teletrasporto, per muoversi più velocemente all’interno dell’isola. Sbloccando delle bandiere in giro per la mappa, infatti, sarà possibile raggiungere diversi luoghi in maniera immediata. Tuttavia, segnaliamo che nella versione da noi giocata c’è un bug che azzera le bandiere sbloccate sulla mappa ogni volta che si chiude il gioco.
La maggior parte delle operazioni in Potion Permit, come preparare i rimedi nel calderone o eseguire lavori part-time, richiede lo svolgimento di numerosi minigiochi in stile memory e altri puzzle. Per quanto riguarda le quest principali non esistono limiti di tempo, mentre per guarire gli abitanti sì: dopo un determinato numero di giorni, se non saremo stati in grado di curare qualcuno, questo sarà trasportato al di fuori di Moonbury.
Nel tempo libero, oltre a dedicarci ai già citati lavori part-time presso la stazione della polizia, la chiesa e l’ufficio postale, potremo anche decorare e personalizzare sia la nostra dimora che il villaggio. Dirigendoci verso il negozio “Bulk and Build” potremo acquistare mobili e accessori per la casa, oltre a migliorare gli edifici pubblici. Con l’avanzare della storia e delle missioni, inoltre, sbloccheremo nuove aree che ci permetteranno di raccogliere ulteriori ingredienti utili per realizzare pozioni sempre più potenti. Presso la taverna è anche possibile giocare a un arcade game, che tuttavia presenta ancora diversi bug che non ne garantiscono il corretto funzionamento.
Sarà possibile migliorare anche i nostri strumenti (la falce, l’ascia e il martello), andando al negozio “Hearts and Sparks” e pagando una certa quantità di monete, legno e pietra. Oltre agli strumenti, sempre nello stesso negozio, si può anche migliorare la capacità del calderone e aumentare la vita del nostro personaggio. Nelle bacheche sparse per la città potremo trovare ulteriori quest assegnate dagli abitanti, che nel momento in cui vengono completate sbloccano un nuovo livello di amicizia con quel determinato personaggio. Questo ci serve a scoprire sempre di più sulla storia degli abitanti di Moonbury.
Punti di forza:
- Storia intrigante
- Minigiochi piacevoli
- Atmosfera rilassante
Punti deboli:
- Diversi bug presenti
- Meccanica di salvataggio scomoda
- Quest iniziali lente e monotone
Le cose da fare in Potion Permit sono molte, e il titolo risulta essere intrigante ma anche rilassante. Gli sviluppatori di MassHive Media, alla presa con il loro secondo gioco, hanno svolto un buon lavoro, che garantisce a Potion Permit di ottenere un voto più che sufficiente.
Ricordiamo che Potion Permit uscirà il 22 settembre su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC al prezzo di 19,99€.
Ringraziamo PQube per il codice review.
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