Nel mare dei cloni di Mario Kart, inevitabilmente, ci sono finiti anche i Puffi. Lo scorso anno, inizialmente in esclusiva Switch, Microids ha lanciato sul mercato l’arcade Puffi Kart, che già dal nome lascia intendere i suoi intenti: un titolo simpatico e leggero con i magici Puffi a bordo dei kart.
Non che il gioco avesse fatto impazzire (l’unico emulo che sia stato davvero in grado di rivaleggiare con l’idraulico resta Crash Team Racing, ormai lasciato al suo destino da Activision), ma sicuramente si trattava di una divertente iniziativa per sollazzare soprattutto i più giovani. Un anno dopo, eccoci qui, con Puffi Kart che sbarca su PlayStation e Xbox. Lo abbiamo provato e ve ne parliamo nella nostra breve ma concisa recensione.
I Puffi sanno che cos’è il motor
È chiaro sin dal primo impatto che Puffi Kart non voglia reinventare assolutamente nulla, ma prendere invece la formula vincente di Mario Kart e riprodurla nella sua interezza cambiandone l’ambientazione e gli interpreti. Eden Games, autori di Test Drive Unlimited, non si sono fortunatamente limitati al minimo sindacabile, ma hanno anche lavorato per costruire un’adeguata giocabilità per il puffoso titolo.
A livello di game design, insomma, zero sorprese: nulla della struttura di Puffi Kart può stupire, a meno che questo non sia il primo videogioco che prendete in mano. Si tratta di un gioco di corse arcade a bordo di colorati e fantasiosi kart, con protagonisti i personaggi ideati da Peyo e tante armi e abilità per gareggiare e vincere premi.
Il roster è composto da 12 Puffi, ognuno con la sua personalità e le sue abilit. Ci sono noti personaggi come Grande Puffo, Jokey e Puffetta, mentre altri sono volti più recenti e meno noti a chi ha più anni sulle spalle, come per esempio Blossom. Piccola postilla: ognuno dei Puffi ha il proprio kart, che non può essere personalizzato in alcun modo. Una scelta di design di Eden, che però a parer nostro stona guardando a cosa fece Beenox con CTR Nitro Fueled, proponendo una serie di componenti e di combinazioni praticamente infinite. Peccato, ma è un difetto che si supera agilmente.
Bene e male
Scesi in pista, il feeling è piacevole e molto tradizionale. Chi ha giocato a Mario Kart 8 Deluxe, ad esempio, si ritrova da subito immerso in un contesto e un gameplay ben noto (viene mantenuto il powersliding, e sono presenti anche due livelli di difficoltà dell’IA), e anche in Puffi Kart è possibile attivare l’opzione per facilitare l’esperienza dei giocatori più giovani. Una scelta intelligente, se pensiamo che il titolo è chiaramente votato a un pubblico molto piccolo: andare fuori pista diventa difficile, la sterzata viene aiutata, e così via. Il gameplay, sebbene appaia più semplificato rispetto a MK, garantisce un buon feeling.
Anche i power up sono ben realizzati. Le monete vengono sostituite dalle Puffette, e anche la maggior parte delle tipiche armi di Mario Kart sono presenti sotto una veste diversa. I gusci verdi sono ghiande, i gusci rossi sono api, e così via. Insomma, la sostanza è sempre quella, niente di più, niente di meno. Chiaramente Mario Kart mantiene tutto il suo fascino grazie anche al nome che porta, ma Eden Games ha confezionato un buon clone che molti altri studi non sono stati in grado di fare.
Il gioco, pad alla mano, è molto divertente, quasi una sorpresa, anche se qualche difetto evidente c’è. Gli sviluppatori si sono impegnati abbastanza bene nella realizzazione dei tracciati, ognuno dei quali ben contestualizzato in ambienti variegati (ma certo non innovativi), e in più le scorciatoie sono ottime aggiunte per spingere i giocatori a diventare sempre più abili nelle piste. Piste che, purtroppo, sono solo 12 (più le versioni specchio, ma sempre di quelle si tratta). Un numero troppo esiguo se si pensa che i suoi rivali di maggior spessore offrono ben di più: CTR Nitro Fueled aveva 44 tracciati al lancio, mentre Mario Kart 8, al termine dei suoi DLC che sono ancora in corso, arriverà a toccare quasi 100 piste.
Nessuno stupore sul fronte tecnico (si tratta di una sorta di conversione della versione Switch, che comunque fa il suo lavoro), mentre è un peccato che non sia stato implementato il multiplayer online. Resta invece, dalla versione Nintendo, la possibilità di gareggiare in compagnia di un massimo di tre amici sulla stessa console, per passare qualche minuto di relax e intrattenimento genuino.
PUNTI DI FORZA
- Un clone di Mario Kart ma con carisma
- Molto divertente da giocare
- Perfetto per un pubblico di giovanissimi
PUNTI DEBOLI
- Pochi tracciati
- Prezzo un po’ alto
Puffi Kart è chiaramente un clone di Mario Kart, ma garantisce una solida esperienza: manovrabilità soddisfacente, bei tracciati, abilità dei personaggi ben riuscite. Il vero difetto, oltre a un prezzo di lancio leggermente alto (30€, scontato attualmente a 27€ se siete abbonati a PlayStation Plus), riguarda il numero troppo basso di piste, che impallidisce di fronte ai titoli rivali di genere. Diciamo che Eden Games avrebbe potuto lavorare anche su questo problema nell’ultimo anno, poiché la versione Switch, lanciata nel 2022, presenta gli stessi problemi.
Ringraziamo Microids per il codice review del gioco.
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