Dopo un paio di mesi di beta, Hi-Rez e First Watch Games hanno pubblicato definitivamente Rogue Company, multiplayer tattico in terza persona scaricabile in forma free-to-play. Fin dal suo annuncio Rogue Company è sembrato un gioco valido che avrebbe potuto dire la sua nel mondo dei titoli competitivi. Non una grossa sorpresa considerando che Hi-Rez ha già pubblicato titoli del calibro di Smite, Paladins o Realm Royale. Presi dalla curiosità anche noi di Uagna abbiamo deciso di testare il gioco.
Ecco a voi dunque la recensione di Rogue Company; vi auguriamo una buona lettura.
Nota: La versione provata è quella PS4.
Uno shooter competitivo…
Iniziamo col dire che Rogue Company non vuole rivoluzionare gli shooter tattici che già abbiamo imparato a conoscere nel corso di questi anni (Valorant, Rainbow Six Siege o Counter Strike). Ogni partita viene giocata in 4 vs 4 e le modalità a disposizione sono, al momento, solamente tre. Oltre ad una sorta di Deathmath a squadre con ticket limitati (Strikeout), abbiamo la classica modalità Cerca e Distruggi (Demolition) ed Extraction, modalità in cui dovremo occupare un obiettivo neutrale. A prescindere dalla modalità selezionata, ogni partita avrà una durata media di 15 minuti. Un tempo piuttosto limitato che dipende (forse) da un matchmaking mal calibrato. In gran parte dei match ci siamo trovati a vincere o a perdere clamorosamente. Insomma, nessuna vittoria sofferta o spareggio all’ultimo respiro. Un problema che gli sviluppatori dovranno cercare di sistemare soprattutto se l’obiettivo è quello di buttarsi nel mondo degli ESports. In ogni caso, all’inizio di ogni partita dovremo selezionare un personaggio che, nel gioco, prende il nome di Rogue. Sebbene la caratterizzazione estetica sia poco incisiva e memorabile, ogni Rogue è dotato di abilità (attive e passive) ed equipaggiamenti decisamente variegati. Ad esempio, mentre Anvil può piazzare delle barricate, Dallas può rilevare i nemici che si trovano nelle vicinanze. Per quanto riguarda l’equipaggiamento, invece, i Rogue avranno due armi da fuoco principali, una secondaria, un’arma melee, due esplosivi e alcuni perk. A tal riguardo dobbiamo ammettere che il lavoro svolto da First Watch Games è decisamente buono: il roster ci è sembrato infatti piuttosto bilanciato e non abbiamo trovato Rogue con abilità che potrebbero “rompere” il gameplay. Ovviamente, affinchè tutto funzioni a dovere, sarà importante costruire squadre altrettanto bilanciate. Questo perchè ogni Rogue è stato creato per ricoprire un ruolo ben preciso: support, tank, fighter, difensore e via dicendo. Solo in questo modo sarà possibile vincere le partite e, soprattutto, sfruttare a pieno le abilità di ogni personaggio. Seguendo quanto visto in Counter Strike o in Valorant, anche Rogue Company abbraccia un sistema di potenziamento tra un match e l’altro. Tra un round e l’altro otterremo infatti del denaro da spendere. In questo modo potremo acquistare equipaggiamenti o perk extra o potenziare quelli già in nostro possesso. Ovviamente il denaro ottenuto dipenderà dall’andamento del round e dal punteggio realizzato (uccisioni, assist e via dicendo).
…accessibile a tutti!
Nonostante la natura da shooter competitivo, Rogue Company abbraccia un gameplay decisamente accessibile in cui anche i giocatori casual possono ottenere buoni risultati. Ciò grazie alla rigenerazione della vita e alle manovre evasive (rotolata) che permettono ai giocatori di fuggire nel caso le cose non si mettano molto bene. In altre parole Rogue Company non è un gioco punitivo: ogni errore fatto non causerà per forza la vostra morte ma vi darà l’opportunità di rimediare per tentare un nuovo attacco. A prova di quanto detto troviamo un time to kill piuttosto generoso e la possibilità di curare i propri compagni. In ogni caso, l’esito delle partite dipenderà in gran parte dal vostro posizionamento. Le mappe di Rogue Company sono infatti ricche di coperture, che potrete utilizzare per studiare i movimenti dei giocatori nemici. Questo perchè la terza persona permette un’ampia visuale e, rimanendo nascosti, gli avversari non potranno sapere di essere osservati. Ora potrete pensare che tale meccanica possa favorire i camper, rendendo le partite statiche e poco movimentate. Nella realtà le cose non stanno propriamente così. Ciò grazie al buon level design delle mappe, strutturate con strade comunicanti e intrecciate grazie alle quali poter aggirare la squadra nemica. In questo modo ogni giocatore è costretto a spostarsi frequentemente. Tra l’altro, premendo L1 o R1 potremo spostare la visuale da destra a sinistra così da poter controllare chi si nasconde dietro ogni angolo. Una meccanica tanto semplice quanto efficacie che ci ha salvato molte volte durante le nostre partite. Un altro aspetto positivo della produzione è rappresentato dal gunplay. Il feeling con ogni arma è decisamente buono, così come la sensazione che si prova mandando a segno ogni colpo. A tal riguardo sottolineiamo che Rogue Company abbraccia un sistema di mira con hitscan, in cui i colpi inflitti variano a seconda del punto colpito. In altre parole, un colpo alla testa infliggerà molti più danni. Nonostante un gameplay più casual quindi, il titolo vi chiederà un certa precisione.
Contenuti e Cross Save
A livello contenutistico Rogue Company è un gioco ancora incompleto. Lo dimostrano, come detto in apertura, le sole tre modalità presenti ed un numero di mappe non troppo vasto. Nonostante ciò il roster è composto da ben 14 Rogue di cui solo sei presenti fin dall’inizio. Per sbloccare i restanti personaggi dovrete farmare parecchio o, in alternativa, ricorrere alle microtransazioni. Niente di così invadente considerando che si tratta pur sempre di un free to play. Nonostante ciò la componente pay to win è praticamente assente. Questo perchè la moneta di gioco vi permetterà, oltre che di sbloccare nuovi Rogue, di acquistare solo componenti estetiche come costumi e skin alternative. Tra l’altro sembra che i contenuti siano destinati ad aumentare. Scott Lussier, Lead Game Design del gioco ha infatti dichiarato che Rogue Company riceverà aggiornamenti costanti, che aggiungeranno mappe, modalità, skin, battle pass, season pass e molto altro ancora. Ma non finisce qui perchè l’intenzione del gruppo è quella di inserire anche una modalità PvE, in cui i Rogue dovranno collaborare. Insomma, un programma di update che strizza l’occhio agli attuali Game as a Service (GaaS) come Fortnite, Warzone, Marvel’s Avengers, Anthem o Destiny. In aggiunta a quanto detto dobbiamo sottolineare la presenza del Cross Play e del Cross Save o, in altri termini, della progressione condivisa a prescidenre dall’hardware utilizzato. Ciò significa che potremo salvare i dati su PS4 per poi riprenderli su PC, Switch o Xbox One senza dover ricominciare da capo. Una meccanica decisamente vincente che rappresenterà probabilmente il futuro del gaming. A livello tecnico grafico segnaliamo il buon lavoro svolto da First Watch Games con l’Unreal Engine 4. Lo stile cartoonesco è caratterizzato da colori accesi che ricordano molto da vicino quelli di Fortnite. Il tutto gira a 60 fps stabili con un netcode solido che ci ha permesso di giocare partite senza rallentamenti o cali di connessione.
Punti di Forza
- Rogue ben bilanciati…
- Cross-save and cross-play;
- Gunplay accessibile…
Punti di Debolezza
- …ma poco memorabili esteticamente;
- Povero di contenuti (per ora);
- …che gli hardcore gamers potrebbero non apprezzare.
Rogue Company è uno shooter competitivo in terza persona che cerca di diversificarsi dai classici titoli del genere. Ciò grazie ad un gameplay accessibile e ben strutturato in cui ogni giocatore potrà dare il meglio di sè. Questo non significa che il titolo sia privo di una componente strategica. Il posizionamento, la capacità di aggirare il team nemico e la coordinazione rimangono ancora alla base ma la sensazione (positiva) è quella di trovarsi di fronte ad un gioco meno punitivo. Se a quanto detto aggiungiamo il buon bilanciamento dei Rogue e l’ottima stabilità del frame rate e del netcode, ecco che Rogue Company potrebbe essere uno dei free to play di punta dei prossimi mesi. Da non dimenticare infine la presenza del Cross Save e di un sistema di microtransazioni poco invadente.
Gioco fallito per fare delle rank devi o usare tutta la carta di patrizio oppure buttare sangue come Pietro er paghistano.Poi il gioco fallito in una partita competitiva dopo aver speso tutta la carta di credito di patrizio per giocarci, un bag del sistema non mi faceva né sparare e ne mirare detto ciò voglio il rimborso della carta di credito di patrizio.