Quanto dura l’affetto dei giocatori dopo l’uscita di un titolo? L’hype online si spegne ben presto, ad eccezione di rari casi. Ormai si passa dall’uscita di un videogioco particolarmente chiacchierato al lancio del successivo con estrema facilità. Le discussioni si susseguono senza troppi indugi, con delle giornate tutte dedicate alla nuovissima uscita, della quale poi si parla sempre meno nel giro di poco tempo. Dunque, ha senso pubblicare un DLC per un titolo uscito due anni fa?
Tales of Arise era e resta un ottimo JRPG: nella nostra recensione approfondita lo avevamo definito come “il migliore del franchise”, senza troppi giri di parole. Nonostante si continui a percepire la sua origine old-gen, Tales of Arise rappresenta un titolo profondo ed emozionante dal punto di vista della scrittura dei personaggi e delle tematiche mature che affronta, senza considerare il mondo di gioco piacevole da esplorare e un combat system caotico, dinamico e divertente.
Nonostante ciò, dobbiamo considerare che sono passati oltre due anni dall’uscita dell’ultimo Tales of. Dunque, perché un DLC proprio ora, a distanza di così tanto tempo?
Gli amanti del franchise si sarebbero aspettati più che altro l’annuncio di un nuovo capitolo, invece è arrivato “Beyond the Dawn”, un’espansione di una quindicina di ore che ci catapulta nuovamente al fianco di Alphen, Shionne e compagnia, per assistere con loro a una nuova storia inedita ambientata nei mondi gemelli di Dahna e Rena. La vera domanda è, ne valeva la pena?
Tireremo le nostre conclusioni in questa recensione (priva di spoiler) di Tales of Arise – Beyond the Dawn.
Uniti, ma ancora divisi
Il DLC racconta la vita dei personaggi a un anno dalla conclusione degli eventi di Tales of Arise. Affrontare il contenuto aggiuntivo senza aver prima spolpato per bene il titolo originale è dunque sconsigliato e controproducente. Ci sentiamo di dire fin da subito infatti che si tratta di un prodotto dedicato a chi ha amato Tales of Arise, per i veri appassionati in sostanza. Per i giocatori che non sono arrivati ai titoli di coda affezionandosi ai mondi gemelli avrebbe poco senso acquistare questo DLC (anche per il suo prezzo non proprio contenuto).
Alphen e Shionne sono di nuovo in viaggio alla ricerca dei Mausolei comparsi dopo l’unione dei due mondi, ma ben presto si riuniranno con il vecchio party di amici per affrontare una nuova storia. Sul loro cammino si presenta una ragazzina emarginata, sospesa tra Rena e Dahna, non accettata né dall’una né dall’altra razza. Questo nuovo misterioso personaggio, chiamato Nazamil, rappresenta il perno della storia e incarna le profonde spaccature che ancora esistono tra le popolazioni del mondo.
Alphen stesso è in lotta con la propria identità di eroe, un’etichetta che gli è stata imposta e che il protagonista sente come una prigionia che lo costringe ad aiutare tutti, con risultati talvolta nefasti.
Come accadeva nel gioco base, la caratterizzazione dei personaggi è deliziosa. Nonostante gli anni passati, si rientra subito in sintonia con il party grazie ai dialoghi interessanti e ben scritti che interrompono le nostre scorribande. Il vero motivo per cui un appassionato di Tales of Arise non dovrebbe lasciarsi sfuggire questa espansione sta proprio nell’effetto nostalgia, nel piacere di ritornare a viaggiare con i personaggi che in passato hanno fatto breccia nel cuore dei giocatori. Riguardo al resto invece abbiamo qualche appunto da fare.
Una storia a sé
Tales of Arise – Beyond the Dawn riprende la storia originale e la porta avanti offrendo nuovi spunti e nuovi approfondimenti, tuttavia si tratta di un’avventura a sé stante, che si inizia selezionando l’opzione dedicata dal menu principale.
Ebbene sì, vi stiamo dicendo che non importerete nel DLC i progressi fatti precedentemente, inizierete una nuova partita con i parametri scelti dagli sviluppatori e pensati apposta per offrire una nuova avventura ben bilanciata. Otterrete dei bonus a inizio partita se sarete stati così bravi da raggiungere alcune milestones in precedenza, ma per il resto sappiate che potreste rimanere delusi. Sarebbe stata anche una buona occasione per sfruttare quanto ottenuto nel gioco base, invece non sarà così.
Se invece temete di non saper più che tasti premere (e dopo due anni, sarebbe lecito) non preoccupatevi troppo. A inizio DLC compariranno a schermo alcune brevi guide per riprendere familiarità con il sistema di combattimento e le sue meccaniche base. Si può procedere senza troppi indugi con la nuova storia, tornando a immergersi nel mondo pieno di conflitti di Tales of Arise.
Come vi accennavamo, la storia principale dura meno di dieci ore, ma completando anche le missioni secondarie ed esplorando ambienti e dungeon con cura si può ampliare l’esperienza di altre 5-6 ore. Non è tanto la durata il problema di questo DLC, quanto la trama tutta incentrata su Nazamil. La vicenda della ragazzina è interessante fino a un certo punto, poi si concentra su stilemi già visti e rivisti e un po’ banalotti. Il personaggio più interessante è Alphen, con i suoi conflitti interiori.
Un ritorno apprezzato, con qualche riserva
Beyond the Dawn non offre sostanziali novità in termini di gameplay e di esplorazione. I dungeon sono anonimi, il combat system funziona ma resta esattamente quello di un tempo. C’è un buon livello di sfida, non mancano i “super-boss” opzionali e alcuni combattimenti vi sfiancheranno per una bella ventina di minuti abbondante. C’è da menar le mani, insomma.
Per il resto, torniamo in luoghi che già conosciamo a menadito. Tutto quello che funzionava nel gioco principale lo ritroviamo qui ed è un bene, tuttavia da un DLC che arriva dopo due anni dall’uscita del gioco base ci saremmo aspettati qualche novità che invece non è arrivata. Manca l’epicità della lunga e sfaccettata avventura originale, fatta eccezione per una scena in particolare che ci ha trasmesso qualche brividino di emozione.
Riassunto
Tales of Arise – Beyond the Dawn è un DLC che arriva dopo due anni dall’uscita del gioco principale e che non aggiunge nulla all’esperienza in termini di gameplay. Anzi, azzerando quasi del tutto i progressi del giocatore nella storia principale, vanifica quanto fatto in precedenza. Tuttavia, se considerato come un contenuto a sé dedicato esclusivamente agli appassionati di Tales of Arise, Beyond the Dawn rappresenta l’occasione perfetta per tornare sui mondi gemelli e ritrovarsi con dei personaggi davvero amati e ben scritti: un abbraccio che sfrutta l’effetto nostalgia e ci dà l’opportunità di viaggiare ancora per un po’ con Alphen, Shionne e gli altri. Squadra che vince non si cambia… ma ci saremmo aspettati di più.
Pro
Ci sono tutti i vecchi personaggi, che gioia! Si dà un ultimo sguardo a una grande storia All’inizio ci sono delle mini guide per riprendere familiaritàContro
I progressi fatti in precedenza non contano Nessuna novità sostanziale La protagonista del DLC non ha il mordente degli altri personaggi- Concept e Trama6.5
- Gameplay7
- Comparto artistico7
- Comparto tecnico8
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