Se c’è una software house che ha preso la narrazione come principale motivo di creazione, quella risponde sicuramente al nome di Telltale. La casa di San Rafael ha infatti saputo conquistare le vette dell’industria videoludica grazie alla realizzazione di storie approfondite ed entusiasmanti. Nonostante il cammino turbolento che ha investito l’azienda negli ultimi cinque anni, lo scorso 27 luglio il team californiano ha rilasciato il primo episodio di The Expanse: A Telltale Series.
Con l’ultimo capitolo pubblicato il 21 settembre, la nuova fatica dei ragazzi americani ha ora chiuso il proprio cerchio. Saranno riusciti nell’impresa di suggellare ulteriormente la bontà produttiva? Vediamolo nella nostra analisi.
Indietro nel futuro
The Expanse: A Telltale Series incentra le proprie vicende nel ventitreesimo secolo, quindi anni prima rispetto alla controparte televisiva. La protagonista, ossia Camina Drummer (doppiata dalla stessa Cara Gee), prestando servizio a bordo dell’astronave Artemis, si guadagna da vivere frugando tra le navi spaziali distrutte insieme a un gruppo eterogeneo di terrestri, marziani e cinturari. Come è facile dedurre, la narrazione si presta fortmente alla focalizzazione dei rapporti tra i membri della squadra, anziché alle situazioni geopolitiche dell’universo, in modo da esaltare la sceneggiatura costruita dai ragazzi di Telltale.
Camina Drummer è indubbiamente un personaggio idoneo a rivestire il ruolo principale della trama, soprattutto grazie al suo carattere cinico e aggressivo che nasconde però una personalità tenera e premurosa. La donna si presta quindi molto bene al lavoro di Telltale, rendendo fin da subito intrigante poter fare delle scelte anche azzardate, come ad esempio salvare un oggetto di valore oppure l’arto di un compagno di squadra.
Come da tradizione, The Expanse: A Telltale Series è suddiviso in cinque episodi totali, della durata di circa 1-2 ore ciascuno. Nonostante la longevità sia leggermente inferiore rispetto alle precedenti interazioni del team, a fare da contraltare vi è una migliore scrittura di fondo, che riesce ad intrattenere e coinvolgere senza troppi momenti morti o di poco interesse.
Innovazione e tradizione
Uno degli elementi inediti che The Expanse: A Telltale Series porta sugli schermi dei giocatori, è l’esplorazione. Attenzione, non siamo di certo di fronte ad un Action-Adventure, ma la software house americana ha deciso di allargare i confini rispetto ai precedenti titoli, dando la possibilità all’utilizzatore di vagare liberamente durante le sezioni a gravità zero, permettendo al contempo a Camina di esplorare ogni relitto presente all’interno dell’ambientazione, tramite intuitivi comandi di movimento (ad esempio un pratico jetpack).
Se questa introduzione spinge il titolo in una direzione di rinnovamento rispetto al passato, non si può dire lo stesso della meccanica relativa ai collezionabili. Telltale ha infatti inserito all’interno di The Expanse un’inedita feature che consente alla protagonista di raccogliere durante i vari episodi svariati oggetti da poter poi consegnare ad un determinato membro dell’equipaggio. Se sulla carta tale concezione può essere interessante, nella realtà delle cose questa si rivela assolutamente inutile, visto che non sarà dato alcun modo di consultare l’inventario o di tornare sui propri passi qualora si avanzasse troppo nella trama.
Come da tradizione, durante le fasi di combattimento o di azione, appariranno a schermo gli ormai noti quick time event, che iniziano tuttavia a diventare piuttosto anacronistici, considerata l’evoluzione tecnica apportata in questa nuova opera (di cui parleremo poco più avanti). Le sequenze di scontro mostrano quindi il fianco a parecchie perplessità, fungendo quasi da meri riempitivi o cambi di rotta per non relegare tutta l’esperienza ad un “film interattivo” (non che ci fosse nulla di male).
Maestranze spaziali
Dal punto di vista strettamente tecnico, i ragazzi di Telltale hanno compiuto un vero balzo in avanti. La componente estetica è quella che maggiormente ha beneficiato dell’esperienza conseguita dalla squadra americana che, in collaborazione con Deck Nine, ha saputo confezionare un prodotto ricco di dettagli e molto più accurato del passato. Menzione di merito alle espressioni facciali che, in un titolo che fa della narrazione il suo cuore pulsante, riescono ad esprimere in modo convincente le emozioni del personaggio, permettendo un’immersione concreta e tangibile.
Anche il comparto audio, così come il doppiaggio, sono di pregevole fattura, al pari delle inquadrature e della regia, che strizzano molto l’occhio alla controparte televisiva, dato appunto il particolare format ad episodi. Per tutti coloro che non masticano perfettamente l’inglese vi è una buona notizia: in questa opera i testi sono perfettamente tradotti in italiano, e consentono di seguire in maniera efficace e poco dispersiva le intricate vicende a schermo, senza alcun tipo di disorientamento o confusione.
Riassunto
The Expanse: A Telltale Series sancisce il ritorno in grande stile della software house americana. L'ottima scrittura e realizzazione tecnica permettono all'opera di sfoggiare una scintillante e coinvolgente esperienza. Peccato per le fasi di combattimento e le meccaniche relative ai collezionabili, che non riescono a convincere appieno.
Pro
Scrittura magistrale Una tangibile evoluzione grafica rispetto al passato Una vera e propria serie TV interattivaContro
Le fasi di combattimento (e i QTE) sono stantie Qualche inciampo tecnico nelle fasi all'aperto I collezionabili sono superflui- Concept & Trama9
- Gameplay8
- Comparto Artistico8
- Comparto Tecnico7
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