Ero preso dalla noia più totale. Uncharted 4 terminato, in attesa di essere platinato definitivamente. Overwatch? No, preferisco giocare in compagnia, insieme ad altri. Una notizia mi coglie di sorpresa: Ubisoft ha reso disponibile il secondo update gratuito per Tom Clancy’s The Division, chiamato 1.2 Conflitto, ricco di novità e che doveva non solo riportare qualche giocatore che si era perso sulle sue orme, ma anche riparare i “danni” fatti da Incursioni, l’aggiornamento 1.1 del gioco pubblicato ad aprile. Una buona occasione quindi per reinserire il disco dopo un mese buono di inattività e riscoprire la New York ricreata da Ubisoft Massive. Perché sì, Conflitto è un buonissimo update che può permettervi nuove (e gratuite) ore di intrattenimento, a discapito però di una qualità tecnica generale che si è persa col passare delle patch.
L’EVOLUZIONE DI THE DIVISION
Avevamo lasciato The Division in una situazione ottimale. Inutile appellarsi alla noia che per forza di cose diventa parte integrante del gioco, inutile ricorrere alla solita frase “È una copia di Destiny!”. The Division, nella sua versione di base ed appena uscito, era un gioco di pregevole fattura, pensato ottimamente e costruito in maniera altrettanto ottimale, in modo da dare uno schiaffo morale a quel Destiny che inevitabilmente ha dato il via ad una serie di titoli che presumiamo diventeranno sempre di più col passare del tempo. E allora perché, come detto ad inizio review, ho abbandonato The Division? Per lo stesso motivo per cui abbandonai a suo tempo Destiny, prima di recuperarlo una volta uscite le varie espansioni. Il gioco di Ubisoft aveva sì molte più cose da offrire, un end game particolare ma che introduceva un PvP in maniera sensata, e una serie di numerose attività secondarie che mancavano nel gioco targato Bungie, ma la ripetitività (ed una conseguente noia) accoglie tra le sue braccia prima o poi qualsiasi giocatore, e dunque ecco la spiegazione. Fa piacere però che Ubisoft abbia deciso di supportare, in questi primi mesi, il gioco al meglio delle sue possibilità, offrendo ad esempio quei contenuti gratuiti aggiuntivi che fanno sempre piacere. Un elogio, il nostro, a Ubisoft Massive, che nonostante l’update Incursione, un mezzo disastro che ha scontentato tutti, è riuscita sia a tornare sui propri passi che a innovare e riportare utenti su The Division grazie a Conflitto.
Se avete già terminato tutte le attività secondarie del gioco di base, sappiate che gli sviluppatori hanno pensato anche a questo, oltre ad un rinnovato sistema di ranking del personaggio che era già stato esplorato con l’update 1.1 e che ha posto le basi per una nuova sfida personale nei confronti del gioco. Partiamo con ordine. Con i due update gratuiti, sono arrivati tanti nuovi espedienti inseriti dagli sviluppatori per far restare il giocatore più tempo a bordo della nave The Division. Di cosa parliamo? Degli incarichi giornalieri, di quelli settimanali, dell’introduzione delle Incursioni (di cui parleremo più tardi), dei nuovi modi per ottenere oggetti di Alta Gamma, e per cercare nuovi obiettivi VIP. Mentre i Gear Set, ovvero il nuovo sistema di progressione dell’equipaggiamento del personaggio, sono stati introdotti con l’update 1.1, con Conflitto è stata la volta delle inedite missioni Trova e Distruggi, che consistono in una serie di missioni secondarie che permettono di ottenere gli Intel (nuova valuta del gioco) che a loro volta vi serviranno per ricercare determinati target, i VIP settimanali e quelli giornalieri, che naturalmente si rinnoveranno regolarmente come tutte le altre attività e tutti gli Incarichi. Missioni poco utili, direte voi, e invece no: per spingere tutti a usufruire di tali Trova e Distruggi, Ubisoft ha pensato bene di offrire dei drop di altissimo livello, con equipaggiamenti fino a 240 GS e che permetteranno a molti che non intendono entrare nella Zona Nera e rischiare le proprie vite di entrare a far parte anche della elité della Divisione.
La Zona Nera non è stata però disdegnata, anzi. La sua evoluzione è andata di pari passo con quella delle attività del PvE, dato che è stata arricchita con l’introduzione dei Rifornimenti (grossi equipaggiamenti che diventeranno fondamentali se vorrete accrescere il vostro livello anche nel PvP) e di un’area appositamente introdotta per tutti coloro che hanno un livello di GS superiore a 200. Con le nuove introduzioni, infatti, anche i giocatori più esperti sentivano la necessità di sfide più elevate, e dunque ecco la nascita di una nuova area della ZN, nella quale potrete sperimentare tutto cià che riuscirete a raccimolare con le missioni Trova e Distruggi. E con le Incursioni, naturalmente, per partecipare alle quali dovrete necessariamente avere un livello GS di base di almeno 160.
INCURSIONE DEGNA DI NOTA
Falcon Lost ci ha delusi, e parecchio. La pigrizia con la quale gli sviluppatori hanno programmato questa Incursione si fa sentire dopo appena pochi minuti dall’inizio della missione: dopo un piccolo prologo, l’intera incursione si svolgerà all’interno di un fabbricato, con nemici che arrivano ad orde e con la Divisione che deve semplicemente barricarsi per respingerli. Ci aspettavamo qualcosa di più, di molto di più. Sappiamo naturalmente che qualcosa di simile alle splendide Incursioni di Destiny è impossibile, in quanto il tono fantascientifico si presta maggiormente per ambientazioni specifiche e compiti ardui. Difatti, Cielo Terso, la seconda incursione inserita in The Division proprio grazie all’update 1.2 non è assolutamente niente di più che una sorta di missione della storia allungata, con nemici più forti, equipaggiamenti richiesti più elevati, e ricompense molto più importanti. In definitiva, una buona missione che svolgerete in buona compagnia della vostra squadra (non azzardatevi a pensare di poter proseguire da soli in queste imprese) e che vi permetterà di aumentare il vostro punteggio anche senza usufruire della pericolosa Zona Nera, un’arma a doppio taglio per tutti i giocatori.
In definitiva, siamo decisamente soddisfatti di questo nuovo corso di The Division
In definitiva, siamo decisamente soddisfatti di questo nuovo corso di The Division. Le aggiunte, in termini di ranking rivisitato e di contenuti inediti, hanno dato quel pizzico di linfa vitale in più che poteva servire al gioco per attirare a sé nuovamente alcuni giocatori che si erano allontanati a causa dell’inevitabile noia del gioco. Cielo Terso e Falcon Lost rappresentano buone occasioni per mettersi alla prova (molto più la prima della seconda), così come anche i numerosi incarichi giornalieri e settimanali che sono stati inseriti per rivitalizzare il gioco. Non mancano all’appello fastidiosi problemi: nonostante il gioco all’inizio presentasse pochi difetti sotto questo punto di vista, non abbiamo potuto fare a meno di notare una versione quasi peggiorata di The Division, con frequenti cali di frame rate (utilizzando semplicemente la mappa di gioco, non parliamo neanche delle fasi più concitate) e un caricamento delle texture più lento di quanto ci ricordassimo. Ubisoft ha ancora da lavorare, per risolvere tutti i bug e per prepararsi al lancio di Underground, la prima delle tre espansioni previste per l’Anno Uno del gioco e che arriverà a giugno. Possibile una sua presentazione nel corso del prossimo E3?
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