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Recensione Adventure Pop

Erano anni che non avviavo, su di un supporto che non fosse il mio telefono, un Bubble Shooter; per intenderci uno di quei classici giochini in cui si spara una pallina che se collocata vicino ad altre dello stesso colore le elimina tutte. Così con un po’ di scetticismo e un po’ di curiosità mi sono apprestato ad affrontare la colorata interpretazione del genere da parte di Adventure Pop, Free-to-Play disponibile da ieri su PlayStation 4.

Il Bubble Shooter è un genere di gioco arcade, molto famoso agli inizi degli anni ’90 che ha avuto in Bubble-Bobble di Taito il suo più grande e famoso esponente. Adventure Pop, sviluppato da 505 Games e Tic Toc Games, prova a discostarsi da quello stereotipo di giochi che tutti, chi prima e chi poi, abbiamo provato almeno una volta nella vita; ma andiamo con ordine.

Adventure Pop propone due modalità: la modalità storia in single player e il multiplayer 1vs1 sia in locale che online; se il comparto multigiocatore risulta essere un contorno tutto sommato divertente, per la possibilità di sfidare gli amici, dove il gioco vuole dare il meglio di sé, e portare innovazioni, è nella campagna in singolo. In questa modalità infatti vestiremo i panni del comandante Penelope la quale, accompagnata dall’amico Max e dai vari alleati che incontreremo man mano, dovrà affrontare la minaccia dei pirati e dei loro attacchi a suon di bolle colorate. L’idea di avere una storia che faccia da filo conduttore delle varie partite e che intramezzi le stesse con dei dialoghi, simili a quelli visti nei Musou di Tecmo Koei, è sostanzialmente un ottimo modo per alleggerire quella monotonia del gameplay che affligge tutti i Bubble Shooter; anche se di certo la narrativa proposta non è di qualità eccelsa, e non spicca per colpi di scena memorabili.

Alla luce di ciò, il titolo prova a creare dei contenuti nuovi anche nel gameplay delle partite; infatti l’obbiettivo del gioco non sarà solo quello di eliminare tutte le palline a schermo, ma con un limitato numero di lanci dovremo distruggere dei nuclei circondati dalle bolle colorate o far esplodere un determinato numero di palline di diverso colore che saranno più luminose di altre. La campagna si sviluppa su tre mondi contenenti un buon numero di livelli che arriva nel suo complesso a superare i 100, proponendo anche alcune battaglie con dei boss; il livello di difficoltà proposto da queste sfide però, non è elevato, e soltanto in alcuni frangenti propone delle partite stimolanti, rendendo il titolo nella maggior parte dei casi incapace di superare l’ostacolo della monotonia.

Il gioco inoltre, proporrebbe alcuni spunti interessanti sotto forma di tecniche speciali che si sbloccano man mano che si conoscono nuovi aiutanti nella campagna, ma anche in questo caso, è il gioco stesso a limitarsi. Infatti l’utilizzo di queste tecniche è concesso al giocatore solo per la prima volta, dopodiché, se si vuole continuare ad usarle, bisogna comprarle con delle gemme ottenibili solamente con soldi reali. Considerando che il titolo non è longevo e non propone una sfida insormontabile, per quale motivo rendere queste tecniche una sorta di “aiuti a pagamento” strizzando l’occhio al “pay for easy win” (pagare per vincere facile)?

Adventure Pop1

PUNTI DI FORZA

  • Dinamiche di gioco consolidate
  • Buoni spunti innovativi, tra cui la storia

 

PUNTI DEBOLI

  • Gameplay alla lunga monotono
  • Tecniche speciali a pagamento dopo il primo utilizzo
  • Livello di sfida troppo poco elevato

 

recensioni_discreto

In conclusione, il gioco pur avendo degli spunti interessanti, che avrebbero potuto renderlo una piccola chicca di qualità, non riesce a scrollarsi di dosso gli stereotipi del Bubble Shooter; non bastano una storia discreta e delle piccolissime modifiche al gameplay per rendere di nuovo appetibile un genere, che è intrappolato nel format dei casual games per mobile. L’impegno e la sfida provata da 505 Games e Tic Toc Games, vanno apprezzate e riconosciute e Adventure Pop pur non eccellendo, resta comunque una discreta alternativa all’interno del mondo Free-to-Play.

Scritto da
Luca "Beard" Porro

Sono un neolaureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali con la passione per i videogiochi fin da piccolo. Ho sempre cercato di coltivare la mia passione cercando di rendere gli altri partecipi delle sensazioni che provavo. Ogni piattaforma su cui ho giocato dal 1998 ad oggi ha contribuito alla mia formazione, e ha lasciato nella mia mente ricordi di emozioni donati da capolavori come Monkey island, Legacy of Kain, Suikoden 2 e Final Fantasy IX.

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