Eidos Montreal e Square Enix hanno finalmente rilasciato Deus Ex: Mankind Divided, sequel del primo acclamato capitolo. In particolare, i ragazzi della software house inglese sono riusciti a riproporre e ad approfondire ulteriormente le tematiche affrontate in Human Revolution, che risultano essere molto attuali nel mondo in cui ci ritroviamo a vivere oggi. Nonostante ciò, Mankind Divided sarà riuscito a rispettare le aspettative di tutti i fan della serie? Bè scopritelo continuando a leggere la nostra recensione.
Nota: La versione provata è quella PS4
UN MONDO DIVISO A META’
Deus Ex: Mankind Divided si svolge dopo gli eventi di Human Revolution, che sono riassunti in un video di 12 minuti presente ad inizio gioco e che potrete decidere se saltare o meno. In particolare, il tutto si svolge in un contesto in cui l’umanità è divisa a metà tra persone normali e potenziati, ovvero persone a cui sono stati impiantati arti tecnologici. Quest’ultimi vivono in uno stato di discriminazione, dato che un incidente li aveva resi violenti, causando diverse vittime in tutto il mondo.
Tra i discriminati, naturalmente, troviamo anche il nostro Adam, che sarà costretto a sottostare alle critiche degli “umani naturali”, nonostante faccia parte della Task Force 29, composta esclusivamente da persone senza arti tecnologici. La nostra avventura inizierà a Dubai, con Adam che dovrà sventare uno scambio di armi tecnologiche e salvare un agente infiltratosi tra i terroristi. Questa prima missione servirà principalmente per prendere dimistichezza con i comandi che, almeno inizialmente, potranno sembrarvi un po’ legnosi (nonostante la possibilità di scegliere diverse impostazioni a inizio partita). Interessante anche l’inserimento di un tutorial che sarà utile per capire come usare i potenziamenti di Adam e per imparare ad aggirare in modo adeguato i nemici. Già da questa prima missione infatti, risulterà subito chiaro di come gli sviluppatori abbiano deciso di lasciare al giocatore piena libertà su come affrontare le varie sezioni di gioco, argomento di cui parleremo in modo più approfondito nel prossimo paragrafo.
FURTIVITA’ O VIOLENZA: A VOI LA SCELTA
Come detto poco sopra, in Deus Ex: Mankind Divided avremo la possibilità di svolgere le missioni nel modo che ci sembrerà più appropriato. Potremo infatti decidere se utilizzare un profilo furtivo o se, al contrario, utilizzare armi potenti e uccidere tutto ciò che passerà davanti ai nostri occhi. Tuttavia, è bene sottolineare che il sistema di mira e di shooting risulta essere un po’ legnosetto, niente che vada però ad incidere sensibilimente sull’esperienza di gioco. Paradossalmente, possiamo dire che questo “problema” nel sistema di mira incentiva il giocatore a far uso dei potenziamenti e di altri stratagemmi, senza far affidamento esclusivamente sulle armi.
Oltre alle bocche da fuoco, che potranno essere potenziate in tempo reale, avremo a disposizioni diversi potenziamenti, che potranno essere acquistati e migliorati procedendo con il gioco. Anche in questo caso i potenziamenti si divideranno a seconda dello stile di gioco che decideremo di intraprendere (stealth o violento). Scendendo ancor più nei dettagli, tali potenziamenti potranno essere utilizzati fino a quando non si esaurirà la barra di energia posta in basso a sinistra dello schermo. Nel caso finisse infatti, saremo costretti ad aspettare che si ricarichi oppure ad utilizzare delle biocelle. Questo sistema non permette quindi al giocatore di abusare dei potenziamenti, rendendo il gameplay più strategico, dato che bisognerà decidere con cura quando attivare o meno un determinato potere.
La quantità di potenziamenti sbloccabili è veramente alta e, per questo motivo, sbloccarli tutti sarà praticamente impossibile. Il nostro consiglio è quello di decidere fin da subito quale approccio utilizzare (se furtivo o meno), in modo da poter acquistare tutti quei potenziamenti relativi al vostro stile di gioco. Naturalmente, questo aspetto non fa altro che incentivare la rigiocabilità del gioco, permettendovi di rigiocare il titolo più e più volte, mutando di volta in volta, il vostro stile di gioco e i potenziamenti da scegliere. Come se non bastasse inoltre, gli sviluppatori hanno anche migliorato il sistema di coprtura, ora più intuitivo ed efficace rispetto al capitolo precedente. In particolare, una volta esserci coperti dietro ad un riparo, potremo decidere verso quale altro riparo dirigerci, grazie ad una linea che ci indicherà la nostra prossima direzione.
Da sottolineare purtroppo un’intelligenza artificiale non sempre brillantissima che, in alcuni casi, rende i nemici facilmente aggirabili.
LE BUONE MANIERE PRIMA DI TUTTO
Un aspetto molto curioso presente in Deus Ex: Mankind Divided riguarda la possibilità di fare delle scelte durante i dialoghi con i personaggi che incontreremo nel corso della nostra avventura. Fin qui, penserete, nulla di nuovo; del resto questa meccanica è già stata vista in diversi giochi, come Fallout o Mass Effect. Tuttavia è bene sottolineare che in Mankind Divided sarà possibile evitare la maggior parte delle boss fight (se non tutte) semplicemente azzeccando i dialoghi giusti. Questo ci consentirà quindi di evitare scontri e di poter avanzare nel gioco senza “inutili” spargimenti di sangue, a meno che non abbiate in mente di utilizzare un approccio violento. Insomma anche questa meccanica è un chiaro segno che dimostra di come gli sviluppatori abbiano deciso di lasciare piena libertà al giocatore, che si sentirà davvero in grado di poter decidere le sorti dell’intero gioco.
Nonostante ciò, se deciderete di affrontare comunque le boss-fight, avrete anche in questo caso la possibilità di scegliere se affrontare il nemico in modo furtivo o meno, rendendo il tutto molto più suggestivo e strategico. Potrete ad esempio affidarvi alle vostre abilità da hacker per sabotare torrette e altri dispositivi elettronici.
DIREZIONE PRAGA
La maggior parte del gioco si svolgerà nella città di Praga, nella quale potremo dare il via a diverse missioni, primarie o secondarie. In particolare, il motore grafico Dawn Engine svolge in pieno il suo compito (o quasi), riuscendo a realizzare una città veramente suggestiva che si suddivide in zone futuristiche e zone storiche, o comunque contemporanee ai nostri tempi.
Tuttavia sono da sottolineare alcuni bug grafici e cali di frame-rate, che si verificano soprattutto negli spazi aperti, portando all’estremo la console di casa Sony, su cui abbiamo provato il gioco. Naturalmente abbiamo riportato questi piccoli problemi per dover di cronaca, ma non si tratta di niente che possa rovinare l’esperienza di gioco e l’aspetto grafico del gioco, che è riuscito a ricreare una città ben fatta e con un level-design ragionato e ben strutturato.
BRECCIA
Una volta aver terminato la storia principale del gioco, della durata di circa 20 ore, il team inglese ha ben pensato di inserire la modalità Breach, che vi consigliamo di giocare solo in dopo aver terminato la storia principale del gioco. In particolare, questa modalità vi metterà nei panni di una sorta di hacker che sarà catapultato in un mondo virtuale. Lo scopo di Breach sarà quello di attraversare le varie aree di gioco per recuperare dati sensibili, stando però attenti ai nemici e alle diverse tecnologie presenti, come torrette o laser, che ci metteranno a dura prova. Procedendo con i livelli inoltre, sarà possibile sbloccare nuovi equipaggiamenti ed armi, grazie all’ottenimento di pacchetti speciali, che varieranno a seconda della rarità. Tali pacchetti potranno anche essere acquistati con soldi reali attraverso le tanto odiate microtransazioni che, tuttavia, in questo caso, non trasformano la modalità in un pay to win.
Complessivamente ci troviamo quindi di fronte ad un’aggiunta gradita, che non fa altro che aumentare la longevità del gioco, già alta di suo, e che riesce a far divertire senza annoiare.
PUNTI DI FORZA
- Storyline profonda e matura
- Rigiocabilità alle stelle
- Diversi modi per approcciare la missione
- Gameplay curatissimo
PUNTI DI DEBOLEZZA
- L’intelligenza artificiale lascia a desiderare in alcune situazioni
- Alcuni cali di frame-rate e bug grafici
Deus Ex: Mankind Divided è un gioco che è riuscito a mantenere e a migliorare tutti gli aspetti positivi visti in Human Revolution. In particolare, i ragazzi di Eidos Montreal sono riusciti ad approfondire ancor di più la trama, rendendola più matura rispetto al passato, grazie all’aggiunta di diverse tematiche che risultano essere molto attuali nella civiltà di oggi e riuscendo a contestualizzarle in modo perfetto nel mondo futuristico in cui il gioco è ambientato.
Come se non bastasse inoltre, Mankind Divided offre un gameplay molto curato, in cui saremo noi videogiocatori a decidere l’approccio da utilizzare. Rimangono alcuni piccoli problemi legati alle fasi di shooting e all’intelligenza artificiale, ma niente che rovini nemmeno minimamente l’esperienza di gioco. Insomma, Deus Ex: Mankind Divided è un titolo che tutti dovrebbero giocare, considerando il fatto che questo si adatta perfettamente sia ai giocatori che amano i giochi stealth sia a quelli che amano gli shooter.
Scrivi un commento