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[Recensione] Hidden Cats in Paris

Hidden Cats in Paris è un gioco a oggetti nascosti simpatico ed economico per tutti coloro che amano questo tipo di giochi e, naturalmente, anche per gli amanti dei gatti.

Come suggerisce il nome del gioco, i gatti da cercare sono nascosti nel disegno a linee in bianco e nero dello skyline di Parigi e bisogna trovare un totale di 600 gatti.

All’inizio, come spesso accade, è abbastanza facile da fare, ma meno gatti rimangono, più diventa difficile. A volte si ha come la sensazione che i gatti ricompaiano nelle aree in cui si era già cercato, anche se ovviamente non è così, e ad una prima ricerca mancheremo i nostri amici pelosi.

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

Rispetto ad altri giochi di oggetti nascosti, i gatti che rintracceremo non saranno semplicemente contrassegnati da un colore. All’inizio i mici individuati si coloreranno con tonalità intense, ma una volta trovati i gatti di un edificio tutto si colorerà e sembrerà aver preso vita. Quando la zona sarà completamente colorata sapremo che non avremo più bisogno di cercare gatti in quel punto e sarà naturale cercarli altrove.

Il menu è semplice e offre, oltre a una breve spiegazione dei comandi, che possono essere utilizzati con tastiera, mouse o controller, la possibilità di impostare il volume del gioco, degli effetti e dell’interfaccia utente, di cambiare la risoluzione e di giocare in finestra o a schermo intero. È possibile anche utilizzare una modalità scura. Esistono due possibilità di attivare la modalità di scorrimento ai bordi: si può tenere premuto e spostare l’immagine manualmente, oppure si può semplicemente spostare il cursore del mouse. È inoltre disponibile e necessaria, viste le dimensioni dell’immagine, la possibilità di zoomare. Giocando con il mouse e lasciando le impostazioni iniziali, non abbiamo potuto fare a meno di notare che lo zoom con la rotella è invertito, ma esiste la possibilità di cambiarlo dalle impostazioni.

Tutti quanti voglion fare jazz

Ci sono momenti in cui vogliamo solo rilassarci. Ascoltare musica soft. Fare qualcosa di relativamente poco impegnativo, che coinvolga qualcosa che amiamo. Hidden Cats in Paris realizza tutto questo. E ad un prezzo eccezionale. Grafica altamente dettagliata di una bella città, con i tipici tetti francesi. Una mongolfiera che si muove tranquillamente nel cielo. Rappresentazioni artistiche di monumenti come la Torre Eiffel, l’Arco di Trionfo, il Pantheon e Notre Dame. Ricordi dei caffè parigini sul marciapiede. Due bellissimi lampioni d’epoca. Tre diversi temi musicali che si adattavano perfettamente a ogni luogo: uno per un ristorante, uno per un cabaret e un più dolce sottofondo di fisarmonica classica. I personaggi hanno un aspetto delizioso. Un cameriere con i baffi, dall’aria imperiosa. Qualcuno in sella a uno scooter, con un contenitore per gatti per tenerli al sicuro sul sedile posteriore. Una vera chicca sono stati i negozi, tutti dedicati ai gatti: erbe per gatti, caffè per gatti, un negozio di volant siamesi, dolci per gatti ed il Cabaret du Chat. Il livello di difficoltà è piuttosto facile, il che rende Hidden Cats in Paris assolutamente rilassante. I gatti stessi sono di varie forme e dimensioni, non impossibili da trovare.

Unica pecca di questo adorabile gioco è la longevità: in 90 minuti avrete terminato tutte le modalità che il titolo di offre e non c’è nulla che vi incentiverà a rigiocarlo, quanto meno nel breve periodo.

 

7
Riassunto

Hidden Cats in Paris è giochino dal prezzo stracciatissimo che vi terrà compagnia un pomeriggio in cui vorrete soltanto pensare a rilassarvi ascoltando musica jazz. Se la longevità così limitata non è un problema, i nostri amici pelosi vi terranno compagnia e vi sembrerà di vivere una piccola vacanza virtuale tra le vie di Parigi.

Pro
È rilassante Lo terrete avviato solo per la colonna sonora Perfetto per gli amanti dei gatti
Contro
Longevità ridotta, nonostante l'aggiunta di livelli bonus
  • Concept & Trama6
  • Gameplay7
  • Comparto Artistico8
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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